(Minghui.org) Il 9 dicembre 2020 il Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha tenuto un discorso al Georgia Institute of Technology. Ha discusso dell'infiltrazione del Partito Comunista Cinese (PCC) nei campus universitari statunitensi e ha parlato di come il PCC si impadronisca delle proprietà intellettuali e molesti gli studenti e ricercatori cinesi. Ha invitato le Università statunitensi ad agire per salvaguardare la sicurezza nazionale e respingere le minacce del PCC.
Il segretario di Stato americano Mike Pompeo al Georgia Institute of Technology
Pompeo ha detto che il PCC si sta infiltrando negli istituti di ricerca statunitensi e che c’è bisogno di adottare misure rigorose per prevenire tale infiltrazione. Ha detto: “Abbiamo vissuto in un mondo un po’ fantastico negli ultimi 40 anni. È tempo che venga raggiunto l'equilibrio sia per mantenere il nostro vantaggio competitivo sia per proteggere il vantaggio americano dalle minacce che il Partito Comunista Cinese... intende imporci”.
Molestie a studenti e studiosi cinesi
Pompeo ha menzionato il caso di Fei-Ling Wang, professore del Georgia Institute of Technology, che, quando alcuni anni fa ha visitato la Cina, è stato tenuto in un luogo segreto per due settimane. Gli agenti speciali del PCC lo hanno interrogato e minacciato perché fornisse loro informazioni sulle sue ricerche.
Un altro esempio riguarda uno studente dell'Università della Georgia, che nel 2018 ha rivelato di essere stato preso di mira dalla polizia segreta del PCC. Ha detto: “Mi hanno molestato ripetutamente e mi hanno chiesto di fornire loro informazioni sulle attività di attivisti e dissidenti per la democrazia all'estero, particolarmente, erano interessati alle attività di Uiguri e Tibetani”.
Un terzo esempio fornito da Pompeo riguardava gli studenti di Princeton, che erano stati costretti a usare nomi in codice nei compiti in classe in materia di politica cinese, per impedire al PCC di scoprire le loro identità e perseguirli, nel caso avessero espresso le loro opinioni su Hong Kong o sul PCC, ai sensi della sua nuova legge draconiana sulla sicurezza nazionale. “Questo è avvenuto qui. È successo proprio negli Stati Uniti d'America. A Studenti americani”.
Gli studenti cinesi sono le principali vittime nelle Università
Pompeo ha anche affermato che le maggiori vittime dell'infiltrazione del PCC sono gli studenti cinesi che studiano nelle Università statunitensi. Alcuni studenti vengono sottoposti a minacce da parte del PCC per aver detto ciò che pensano, ma ci sono anche studenti che sono stati inviati negli Stati Uniti per rubarne la tecnologia o raccogliere informazioni.
“Gli studenti cinesi delle Università americane vivono anche nel timore che i loro famigliari, in Cina, vengano arrestati, interrogati e torturati, o peggio, a causa di quello che potrebbero dire in classe, in una scuola americana”. Ma il PCC non prende di mira solo i cittadini cinesi. “Vogliono influenzare anche gli studenti americani, professori e amministratori”. “Questa è una tragedia. Abbiamo la responsabilità di vigilare su questo”.
Ha sottolineato che quando ha parlato di “Cina”, si è riferito al “Partito Comunista Cinese”. Ama e apprezza la comunità cinese negli Stati Uniti e quella che vive in Cina, augura loro tutto il bene. Ma “l'apparato di propaganda del Partito non può tollerare il fatto che americani o cittadini cinesi mettano in luce il suo sistema fallimentare, o il fatto che il popolo cinese possa effettivamente prosperare quando si trova in società libere”.
L’infiltrazione nelle Università statunitensi
Ha ricordato l'importanza di parlare con il popolo americano di queste cose, “perché gli americani devono sapere come il Partito Comunista Cinese stia avvelenando l’integrità dei nostri istituti di istruzione superiore per propri fini, e come queste azioni degradino la nostra libertà e la sicurezza nazionale americana. Se non siamo informati, se non siamo onesti su ciò che sta accadendo, verremo ammaestrati da Pechino”.
“Hanno fondato gli Istituti Confucio nelle nostre Università. E sotto il presidente Trump, il nostro Dipartimento di Stato ha reso noto che questi Istituti Confucio non stanno letteralmente combinando nulla di buono. Molti se ne sono andati. Molte Università l'hanno visto e hanno deciso di chiudere questi Istituti”.
“Nelle Università ci sono ancora dei gruppi con il nome di Chinese Students e Scholars Association. Questi sono controllati e quasi sempre finanziati dall'ambasciata cinese o da un consolato cinese locale. Il loro scopi sono: tenere d'occhio gli studenti e fare pressione su cause pro-Pechino”.
“Negli ultimi anni Il Dipartimento di Istruzione degli Stati Uniti ha scoperto che, a partite dal 2013, le scuole hanno ricevuto circa 1,3 miliardi di dollari provenienti dalla Cina. Questo è quello che sappiamo. Tante scuole, - come la Columbia, - così come tante altre che non hanno fatto un resoconto dei veri importi”.
“Cos’altro, quali altre decisioni sbagliate prenderanno le scuole che dipendono dai soldi del Partito Comunista Cinese?”
“"Non possiamo permettere a questo regime tirannico di rubare le nostre cose, di costruire la loro potenza militare e fare il lavaggio del cervello alla nostra gente, o comprare le nostre istituzioni per aiutarli a coprire queste attività”.
“Ci è voluto molto tempo per questo Paese e, in effetti, per l'intero mondo libero, per comprendere la traiettoria che sta percorrendo la Cina. Per molto tempo, repubblicani, democratici, leader di tutto il mondo accademico, delle istituzioni e dello spazio commerciale, hanno pensato che commerciando e impegnandosi con la Cina, il Partito Comunista Cinese si sarebbe riformato, si sarebbe allentato, avrebbe abbracciato la libertà economica e politica, avrebbe presentato meno rischi per la libertà in tutto il mondo. Ma invece, i comunisti cinesi hanno usato la ricchezza che è stata creata da questi commercio, per rafforzare la loro presa sul potere, la loro presa sul potere sul popolo cinese e per costruire uno stato repressivo ad alta tecnologia come non si è mai visto in questo mondo”, ha detto Pompeo.
Furto di proprietà intellettuale
Pompeo ha anche sottolineato che il PCC usa gli studenti per rubare la tecnologia americana. Faranno di tutto per ottenerla, nel frattempo, fanno pressione su chi li critica per farli rimanere in silenzio.
Ha sottolineato che mentre il PCC non è in grado di fare passi avanti sulle proprie innovazioni con “imprese di proprietà statale”, “un regime autoritario” e “un’ottica incentrato sul governo”, invia comunque “400.000 studenti all'anno negli Stati Uniti d'America per istruirsi”. Dopo che questi studenti saranno stati formati, il PCC li indurrà a tornare in Cina per servire “la Patria socialista”.
Di conseguenza,: “Gran parte dell’industria di fascia alta all'interno della Cina è basata su tecnologia rubata o tecnologia acquistata da altre nazioni. Non è stata sviluppata in casa”.
Ha fornito due esempi di tali casi. Uno di questi riguardava Wang Xin, un ricercatore presso l'Università della California a San Francisco, che avrebbe mentito sul fatto di essere un ufficiale dell'Esercito popolare di liberazione, che ha raccolto informazioni sui laboratori UC-SF. L'altro esempio è stato Ji Chaoqun, che ha studiato ingegneria elettrica all'Illinois Institute of Technology di Chicago. Ha cercato di arruolarsi nell'esercito degli Stati Uniti omettendo i suoi legami con i servizi segreti cinesi, che lo avevano incaricato di reclutare ingegneri e scienziati sul posto di lavoro.
“Gli scienziati del Partito Comunista Cinese non sono pionieri nella cura del cancro. Siamo noi. E non sono i biochimici nordcoreani a produrre vaccini COVID sicuri. Siamo noi. E gli iraniani non sono così avanti nell’elaborazione dati. No. In effetti lo siamo noi. È il mondo libero e le persone libere che producono questi risultati superiori. E dovremmo essere molto orgogliosi di questo fatto. Ma abbiamo l'obbligo di proteggerlo, di preservarlo, di assicurarci che sia così tra 10, 50 e 100 anni”.
Opporsi al Partito Comunista Cinese
Pompeo ha sottolineato che gli Stati Uniti non possono permettere al PCC di schiacciare la libertà accademica nelle Università americane e chiede l’appoggio a studenti, facoltà, amministrazioni e amministratori.
“Abbiamo bisogno che gli amministratori chiudano gli Istituti Confucio e indaghino su ciò che i cosiddetti gruppi studenteschi sostenuti con il denaro del PCC stiano effettivamente facendo nelle loro Università. Abbiamo bisogno che i ricercatori siano vigili contro la frode e il furto, che la comunità accademica respinga le cantilene finanziarie del PCC. E abbiamo bisogno che gli studenti difendano veramente la libertà di parola: la libertà della propria parola, di coloro che sono cresciuti qui in America, e in particolare la libertà di parola degli studenti cinesi che sono nelle nostre Università, che sono qui per studiare e imparare, per migliorare i loro diritti, le loro vite e di godere dei frutti della libertà che noi offriamo loro qui, negli Stati Uniti d'America”.
Alla fine del suo discorso ha detto:, “Portiamo avanti una bandiera di libertà per difendere le nostre scuole, i principi base su cui sono state fondate queste istituzioni. Ciò aiuterà la nostra sicurezza nazionale e ci difenderà dalla principale minaccia del nostro tempo, il Partito Comunista Cinese”.