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Il mio ego mi ha impedito di credere sinceramente nel Maestro e nella Fa

24 Dic. 2020 |   Di un praticante della Falun Dafa in Cina

(Minghui.org) Per molto tempo ho avuto difficoltà a memorizzare la Fa. Non appena iniziavo, emergevano tutti i tipi di pensieri umani, quindi il mio progresso è stato molto lento. Potevo memorizzare solo un paragrafo al giorno. Mi sono sentito scoraggiato e frustrato, ma non sono riuscito a cambiare la situazione e, alla fine ho rinunciato.

Mi chiedevo perché qualcosa sembrava separarmi dalla Fa e impedirmi di fondermi nella Fa. Non solo influiva sulla mia capacità di memorizzare, ma mi ha anche impedito di portare a termine i progetti della Dafa. Cos’era?

Ieri improvvisamente mi sono reso conto che, qualunque cosa facessi, pensavo continuamente: “Farò qualcosa”. “Studierò la Fa”. “Farò questo o quello.” Raramente ho chiesto l’aiuto del Maestro, pensando che fossero tribolazioni sul mio sentiero di coltivazione che avrei dovuto superare da solo, senza disturbare il Maestro.

Agli occhi della gente comune sono una persona autosufficiente che non chiede aiuto. Ho portato quindi questa nozione nella coltivazione. Ad esempio, non sono disposto a leggere la Fa con gli altri e mi piace fare le cose da solo. Se i praticanti non mi contattano, raramente li sento. Se il coordinatore non fosse rimasto in contatto con me per tutti questi anni, avrei potuto mantenere uno stato di pratica solitaria.

Ho sentito che il mio ego mi ha impedito di fondermi completamente nella Fa e di mettermi nelle mani del Maestro. Questa è in realtà una questione fondamentale per determinare se credessi o meno nel Maestro e nella Fa. Proprio come la fusione dell’oro ha sempre una qualche impurità, nel mio caso c’è sempre stata una contaminazione: il mio ego e il mio egoismo.

Credere nel Maestro e nella Dafa si riflette anche nel poter lasciare andare o meno gli attaccamenti. Ad esempio, qualcuno mi doveva alcune centinaia di yuan (1 euro = 7,96 yuan). Non riuscivo a lasciar perdere e ho insistito perché me li restituisse. Lui non voleva ripagarmi ma alla fine ha ceduto, però ha interrotto ogni contatto con me. Il mio attaccamento all’interesse personale ha creato una separazione tra noi.

Mi sono chiesto perché non mi fossi rivolto al Maestro per chiedere aiuto quando non riuscivo a lasciar andare questo attaccamento? Se avessi seguito le disposizioni del Maestro, cosa non avrei potuto lasciar andare?

Ho letto un articolo di condivisione delle esperienze di una praticante riguardo a come fosse stata picchiata al punto da perdere ogni sensazione nel suo corpo. Ha lasciato andare la vita e la morte e si è messa nelle mani del Maestro. Il Maestro ha ripristinato il suo corpo, partendo dal suo cuore.

La differenza stava nel modo in cui si crede sinceramente nel Maestro e nella Fa.

Ho trovato la causa principale dei miei anni di coltivazione in uno stato di depressione: non credevo veramente nel Maestro e nella Fa e non ero in grado di mettermi completamente nelle mani del Maestro. Così ho deciso di rafforzare la mia coscienza principale ogni giorno e di fidarmi del Maestro.

Da allora, la qualità e la quantità della mia memorizzazione della Fa è cambiata notevolmente. Posso memorizzare da 3 a 4 pagine al giorno ed è un qualcosa che non sono mai stato in grado di fare prima.

Quanto sopra deriva dalla mia comprensione personale. Vi prego gentilmente di segnalare qualsiasi cosa inappropriata.