(Minghui.org) Un'insegnante in pensione di settantadue anni di Daqing, provincia dell’Heilongjiang, è stata condannata a sei anni di prigione nel mese di maggio per via della sua fede nel Falun Gong, un'antica disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal 1999.

La sig.ra Mou Yongxia

Il 16 marzo 2018, la signora Mou Yongxia, stava per salire su un treno per far visita a sua sorella malata nella provincia dello Jilin, quando è stata fermata ed arrestata dalla polizia nella sala d'attesa della stazione ferroviaria.

Mou, il 2 luglio, dopo essere stata detenuta per tre mesi, ha sviluppato una grave patologia all’apparato digerente. Non era in grado di trattenere il cibo e aveva forti dolori allo stomaco e difficoltà a respirare. Su richiesta della sua famiglia, il tribunale di Ranghulu ha accettato di rilasciarla e di concederle gli arresti domiciliari otto giorni dopo.

La donna, successivamente, è stata costretta a vivere lontano da casa per evitare molestie da parte della polizia, ma l’11 settembre dello scorso anno è stata arrestata nel corso di una retata ad Harbin, una città a circa 100 miglia (circa 161 chilometri) da Daqing. Gli agenti hanno finto di essere dell’ufficio di direzione della proprietà e, ingannandola, si sono fatti aprire la porta sostenendo di dover controllare le sue tubature dell'acqua.

Mentre era incarcerata nel centro di detenzione n. 2 di Harbin, Mou ha tenuto uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione ed è stata sottoposta ad alimentazione forzata. È stata anche sottoposta ad altre torture ed abusi mentali.

Il 12 dicembre, è stata trasferita al centro di detenzione n. 2 di Daqing e, a maggio di quest’anno, è comparsa presso il tribunale di Ranghulu dove è stata condannata a sei anni di carcere.

Questa è la seconda volta che la praticante viene condannata per la sua fede. Precedentemente, era stata detenuta in un ospedale psichiatrico per aver difeso la sua fede e nel 2008 era stata condannata a quattro anni da scontare nella prigione femminile della provincia dell’Heilongjiang, dove è stata sottoposta a brutali torture, fino a ridurla in punto di morte.

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