(Minghui.org) Il 20 novembre 2020 la Canadian Coalition on Human Rights in China, un'organizzazione composta da dieci organizzazioni civili tra cui Amnesty International e l'Associazione canadese della Falun Dafa, ha rilasciato una dichiarazione, chiedendo che il governo canadese di intraprendere delle azioni in opposizione alle continue violazioni dei diritti umani da parte di Pechino e di dare priorità alle questioni relative ai diritti umani nella loro politica estera con la Cina.
I dieci membri della Coalizione “rappresentano organizzazioni in tutto il Paese che sono profondamente preoccupate per le violazioni sistemiche e inesorabili dei diritti umani da parte del governo cinese”. Sono particolarmente turbate dal fatto che le molestie e le intimidazioni nei confronti dei difensori dei diritti umani e dei sostenitori della democrazia da parte di individui e organizzazioni con legami con il Partito Comunista Cinese si siano estese al suolo canadese.
Tra i difensori dei diritti umani e i sostenitori della democrazia che stanno affrontando molestie e intimidazioni “molto dirette” in Canada sono inclusi praticanti del Falun Gong, uiguri, tibetani e cittadini di Hong Kong e membri delle comunità cinesi. La dichiarazione recita: “Questo è intollerabile e viola le norme internazionali sui diritti umani e le leggi canadesi”.
“Accogliamo con favore la recente dichiarazione del primo ministro Trudeau che richiama l'attenzione sull'intensificazione delle intimidazioni e delle molestie, qui in Canada, da parte di agenti e delegati del governo cinese, nel tentativo di mettere a tacere e intimorire le voci sollevate contro intimidazioni indiscriminate, genocidio culturale, repressione e limitazione della libertà di coscienza e religione”.
La dichiarazione avverte che se il governo non intraprenderà azioni reali, il governo cinese e i suoi delegati intensificheranno le molestie e le intimidazioni in Canada: “Sappiamo per lunga esperienza che l'esitazione è letta dal governo cinese come debolezza e sarà sfruttata. Esortiamo il governo canadese ad agire ora e a fare tesoro delle nostre raccomandazioni”.
Di seguito sono riportate le cinque raccomandazioni che la Coalizione ha rivolto al governo canadese:
1. Istituire uno schema di trasparenza per gli agenti stranieri al fine di proteggersi da interferenze e intimidazioni in Canada effettuate da individui e organizzazioni affiliate a governi ed entità straniere.
2. Apportare modifiche al Codice penale per definire ulteriormente le attività criminali legate all'influenza e all'interferenza straniera.
3. Invocare la legge sulla giustizia per le vittime dei funzionari stranieri corrotti (legge Magnitsky) per sanzionare i funzionari del governo cinese responsabili e/o complici di gravi violazioni dei diritti umani.
4. Creare meccanismi di segnalazione e supporto per le vittime di molestie da parte di Stati stranieri, in collaborazione con le comunità diasporiche canadesi.
5. Accelerare la pratica del ricongiungimento familiare e rinunciarne ai costi per coloro che fuggono dalla persecuzione, siano essi uiguri, tibetani, attivisti per i diritti umani o dissidenti di Hong Kong o cinesi, o praticanti del Falun Gong.
I dieci membri che hanno rilasciato la dichiarazione includono: Amnesty International Canada (English & Francophone Branches), Associazione canadese della Falun Dafa, Canada-Hong Kong Link, Alliance Canada-Hong Kong, Canada Tibet Committee, Federation for a Democratic China, Uyghur Rights Advocacy Project, Toronto Association for Democracy in China, Vancouver Society in Support of Democratic Movement e Raoul Wallenberg Center for Human Rights.
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