(Minghui.org) La signora Qin Yaling, residente nella città di Liaoyang, provincia dello Liaoning, è stata condannata a un anno e mezzo di prigione per aver praticato il Falun Gong, un'antica pratica di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
L'arresto e la detenzione della praticante hanno lasciato la sua famiglia in una profonda angoscia. Sua figlia frequenta attualmente il college e suo marito ha una malattia e ha bisogno delle sue cure. Suo padre, di circa ottant'anni, anche lui malato, ha perso l'appetito per via della preoccupazione.
La cinquantacinquenne Qin è stata arrestata il 7 maggio dello scorso anno, dopo essere stata denunciata per aver distribuito del materiale informativo sul Falun Gong. Il giorno dopo la polizia ha saccheggiato la sua casa e confiscato i suoi libri del Falun Gong e altri materiali.
Il 23 agosto la praticante è apparsa nel tribunale distrettuale di Wensheng, senza però essere stata informata dell'udienza in anticipo come richiesto dalla legge.
L'avvocato della praticante ha presentato una richiesta di non colpevolezza, sostenendo che nessuna legge ha mai criminalizzato il Falun Gong in Cina e che non esistevano prove per dimostrare che la donna avesse causato danni a qualcuno praticando la sua fede. Qin ha anche testimoniato a sua difesa.
Il 23 ottobre il giudice ha condannato la donna ad un anno e mezzo con una multa di 10.000 yuan (circa 1.300 euro). Il 31 ottobre la corte l'ha informata del verdetto e l'ha comunicato al suo avvocato intorno al 4 novembre.
Qin è attualmente detenuta nella prigione di Liaoyang e ha fatto appello alla sentenza.