(Minghui.org) Verso la metà di gennaio di quest’anno, è stato imprigionato un uomo di ottantacinque anni per la sua fede nel Falun Gong. Le autorità si rifiutano di rivelare alla sua famiglia dov’è detenuto.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un'antica disciplina spirituale che è perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
l'8 ottobre 2018, Xu Jingchao, residente a Yushu, nella provincia di Jilin, è stato arrestato per aver distribuito del materiale informativo sul Falun Gong. Il 16 novembre 2018 si è presentato al tribunale di Yushu ed è stato condannato il 23 gennaio dello scorso anno a due anni e mezzo di carcere oltre a tre anni di libertà vigilata.
Il verdetto non obbligava Xu di scontare la sua pena in prigione, ma la polizia ha affermato che l’uomo avrebbe violato la libertà vigilata, ed è stato nuovamente arrestato il 2 dicembre 2019 per aver distribuito materiale relativo al Falun Gong. La polizia ha saccheggiato la sua abitazione e confiscato i suoi libri del Falun Gong e tutti i materiali inerenti alla pratica.
Dopo il suo ultimo arresto, la polizia ha inizialmente rinchiuso Xu in un centro di detenzione, ed in seguito, alla fine di gennaio di quest’anno, prima del capodanno cinese, lo ha trasferito in un ospedale penitenziario. La sua famiglia si è recata più volte presso il carcere, nel tentativo di chiedere informazioni sul luogo del suo trasferimento, ma è sempre stata respinta dalle autorità. Tutte le richieste di visita da parte dei parenti sono sempre state respinte.
L’uomo ha iniziato la pratica del Falun Gong nel 1997, alla quale attribuisce il merito di aver curato la sua pressione alta e altri disturbi di salute, ma, per non aver rinunciato alla sua fede è stato perseguitato. Anche l'11 luglio 2010, era stato arrestato per la sua fede e portato in un centro di lavaggio del cervello. Nel 2018, poco prima del suo ultimo arresto, è stato molestato anche a casa dalle autorità.
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