(Minghui.org) Mentre il “virus del Partito Comunista Cinese (PCC)” si è diffuso in Cina e nel resto del mondo, il regime comunista ha dimostrato il suo totale disprezzo per la vita umana.
Le nazioni del mondo si sono affrettate ad offrire pacchetti d’emergenza ai cittadini e alle imprese in difficoltà, al contrario il PCC non ha mostrato alcuna considerazione per il benessere del popolo cinese; il suo operato si è palesato nel modo in cui ha distribuito gli aiuti umanitari, gestito le ceneri dei morti e attuato politiche rischiose per stimolare l'economia.
Gli aiuti sono andati ai funzionari del governo
È stato riferito che durante la fase iniziale del blocco nella provincia dello Hubei, le autorità della città di Ezhou hanno trattenuto un migliaio di tonnellate di verdure che la provincia del Guizhou ha donato alla città invece di distribuirle ai residenti.
Le autorità di Ezhou incaricate di gestire la donazione hanno distribuito parte delle verdure ai propri funzionari e alle forze di polizia, ne hanno vendute una parte ad alti prezzi sul mercato e poi hanno lasciato a marcire nei magazzini quanto rimaneva.
Il 18 febbraio la moglie di un agente di polizia di Ezhou ha mostrato, tramite un video pubblicato online, la frutta e la verdura che le sono state regalate dal governo. La famiglia ha ricevuto così tanti prodotti che ne ha donato tre scatole ai genitori della moglie. La moglie ha detto: “"Non abbiamo scelta, ci hanno dato tutto questo. Perché tuo marito non è un funzionario del governo?”.
Una persona ha commentato su internet: “Ciò che si trova in casa di un funzionario è cibo marcio; ciò che si trova nelle case delle persone sono cadaveri putrefatti”.
Cattiva gestione delle ceneri
A partire dal 23 marzo le imprese funebri di Wuhan hanno iniziato a distribuire alle famiglie le urne dei morti per coronavirus. In molti hanno sospettato che ciò che veniva dato loro non fossero le ceneri dei propri parenti.
Una donna ha raccontato che l'urna di sua madre conteneva la fibbia di una cintura da uomo, mentre nell'urna del padre di un uomo c'erano delle protesi dentarie in ceramica, sebbene suo padre non ne avesse mai avute. Un altro cittadino che ha ricevuto le ceneri sia di sua madre che di suo zio ha detto che il contenitore di sua madre pesava un chilo in più rispetto a quello dello zio, che era due volte più pesante.
Pacchetto d’emergenza in stile PCC
A differenza di altri governi che hanno distribuito denaro per aiutare i propri cittadini nel momento di bisogno, il PCC ha pianificato di emettere dei bond speciali per l’ammontare di circa un trilione di yuan (131 miliardi di euro circa), costringendo i cinesi ad acquistarlie fornire così del denaro liquido al governo.
Il PCC ha spinto le aziende a riprendere la produzione già a febbraio, quando l'epidemia in Cina era ancora dilagante. Quindi ha imposto alle aziende di depositare 500.000 yuan (65.500 euro circa) come fondo di contenimento per il virus, da cui il governo attingerebbe in caso di un lavoratore infettato dal virus o in quarantena.
Mentre il governo centrale ha spinto i governi locali a stimolare i consumi, alcuni comuni hanno creato un “fondo di promozione del consumo” trattenendo il denaro dagli stipendi delle persone.
Ad esempio, nella città di Huaihua, nella provincia dello Hunan, le autorità hanno dedotto 2.000 yuan dai 2.600 yuan degli stipendi degli insegnanti locali e, dopo aver trasformato i soldi prelevati in “buoni di consumo”, hanno costretto gli insegnanti a spendere i buoni prima del 5 maggio altrimenti avrebbero perso il loro denaro.
Nella città di Hangzhou, nella provincia dello Zhejiang, invece di distribuire denaro, il governo ha emesso dei buoni spesa di 20, 35 e 45 yuan per rispettivamente 100, 200 e 300 yuan di acquisti. Il residente Qi Huimin però ha detto a Radio Free Asia: “Non è proprio uno sconto, perché sei costretto ad acquistare almeno 100 yuan di merce per ricevere lo sconto”.
Un altro residente nella città di Jinan, nella provincia dello Shandong, ha detto: “Il governo ha dichiarato che stanno distribuendo 20 milioni di yuan di biglietti per varie attrazioni, ma quando sono andato in un tempio locale, il cassiere mi ha detto che non accettavano i biglietti dal governo, e alla fine ho dovuto pagare il biglietto con i soldi miei”.
Il 12 aprile, è stato riferito dai portavoce ufficiali del PCC: “Alla fine di marzo, il governo ha erogato 9,3 miliardi di yuan di indennità di disoccupazione e pagato 2 miliardi di yuan in premi di assicurazione sanitaria per 2,3 milioni di lavoratori disoccupati. Il governo ha anche versato un totale di 410 milioni di yuan di sussidi una tantum a 67.000 lavoratori migranti disoccupati”.
Alcune persone hanno commentato su Twitter: “Anche se i numeri fossero veri, considerando i 720 milioni di persone che sono state rinchiuse in casa durante l'epidemia, i 2,3 milioni di lavoratori che hanno ottenuto il beneficio rappresentano solo lo 0,32 per cento della forza lavoro. Riguardo all'altro dato, ci sono 280 milioni di lavoratori migranti in Cina e 67.000 dipendenti rappresentano solo lo 0,0239 per cento”.