(Minghui.org) In una dichiarazione rilasciata dall'organizzazione tedesca per i diritti umani “Society of Threatened People (STP)” (Società delle persone minacciate), in ricordo dello storico appello di ventuno anni fa di 10.000 praticanti del Falun Gong, Hanno Schedler ha affermato che “il governo cinese dovrebbe porre fine alla sua lotta contro il Falun Gong e rispettare il diritto alla libertà di religione, come garantito dalla costituzione”.
Schedler è uno degli esperti della STP sulla prevenzione del genocidio e della “Responsability to Protect”.
Il 25 aprile 1999 oltre 10.000 praticanti del Falun Gong si sono riuniti a Pechino, vicino all'Ufficio per i ricorsi del Consiglio di Stato, per richiedere il rilascio di 45 praticanti arrestati illegalmente a Tianjin e un ambiente in cui praticare liberamente la propria fede. I praticanti sono arrivati e se ne sono andati in silenzio, senza lasciare a terra nemmeno una minima traccia di spazzatura. Hanno persino raccolto i mozziconi delle sigarette fumate dai poliziotti.
Nonostante quel giorno l'allora primo ministro Zhu Rongji ha promesso di esaminare le questioni, tre mesi dopo Jiang Zemin, all'epoca presidente del Partito, ha ordinato la persecuzione a livello nazionale del Falun Gong. La persecuzione continua ancora oggi.
La dichiarazione della STP è stata rilasciata il 24 aprile 2020 e intitolata “Proteste di massa del Falun Gong 21 anni fa (25 aprile) – La Cina continua a criminalizzare i praticanti della disciplina meditativa”. La STP esorta il regime comunista cinese a porre fine alla persecuzione del Falun Gong, che perdura da ventuno anni, e anche il governo tedesco a proteggere i praticanti del Falun Gong dalla discriminazione in Germania.
La dichiarazione recita: “Si stima che oltre 4.300 praticanti del Falun Gong siano morti sotto la custodia della polizia, nei campi di lavoro forzato o in prigione. Molti di loro sono stati arrestati svariate volte. Le autorità si sono concentrate in particolare sulle donne anziane, spesso accusate di promuovere pubblicamente la pratica spirituale. Inoltre, i praticanti stanno diventando sempre più vittime del prelievo illegale di organi”.
Il documento ha anche denunciato la persecuzione del Falun Gong sul suolo tedesco, in quanto i diciotto Istituti Confucio (aule cinesi nelle università occidentali, sponsorizzate dal regime comunista) hanno apertamente vietato al suo personale di praticare il Falun Gong.
Ha inoltre affermato: “La politica tedesca non deve permettere che la persecuzione religiosa del governo cinese continui sul nostro territorio”.
“Il governo cinese perseguita persino le persone che hanno semplicemente osato difendere i praticanti del Falun Gong: Gao Zhisheng, uno dei più importanti avvocati cinesi per i diritti umani, ha ripetutamente sostenuto persone di fede cristiana e praticanti del Falun Gong. Nel 2017 l'attivista per i diritti umani, che è stato nominato due volte per il Premio Nobel per la pace, è scomparso senza lasciare traccia”.
La dichiarazione della Society for Threatened People (STP)