(Minghui.org) Il 25 aprile, a Nagoya, i praticanti della Falun Dafa hanno tenuto una protesta pacifica di fronte al Consolato Cinese per celebrare il 21° anniversario del 25 Aprile. Durante il sit-in hanno invitato il Partito Comunista Cinese (PCC) a porre fine alla persecuzione.
Un praticante della Falun Dafa tiene uno striscione di fronte al consolato cinese a Nagoya
In Cina, il 25 aprile 1999, dopo l'arresto ingiusto di 45 praticanti a Tainjin, circa 10.000 praticanti della Falun Dafa sono andati a Pechino per manifestare pacificamente. I dimostranti hanno chiesto alle autorità la liberazione dei praticanti e il diritto di esercitare la propria fede.
In tutto il mondo, ogni anno a luglio i praticanti del Falun Gong organizzano eventi per sensibilizzare sulla persecuzione che continua ormai da 21 anni.
A causa della pandemia del virus del PCC (coronavirus), il governo di Aichi ha vietato ai residenti gli assembramenti e la scrupolosa osservanza delle disposizioni sanitarie.
Durante la manifestazione, un agente di polizia si è fermato per dei controlli e così un praticante ha spiegato perché ogni anno organizzano l'evento. I praticanti stavano seguendo le regole sanitarie e indossavano maschere e guanti.
Il poliziotto ha riferito che conosceva già la Falun Dafa e la sua persecuzione, in quanto aveva ricevuto le informazioni da altri praticanti e attraverso notizie online.
Nel corso del colloquio l’agente ha chiesto se la persecuzione fosse ancora in corso in Cina, un praticante ha spiegato che era ancora in corso, nonostante la pandemia.
Il poliziotto ha capito perché i praticanti avevano organizzando la protesta. La celebrazione del 25 Aprile è continuata ininterrotta e si è conclusa più di un'ora dopo.