(Minghui.org) Il 12 maggio del 2020 Amnesty International Canada ha pubblicato un rapporto in cui ha evidenziato le crescenti violazioni dei diritti umani dei funzionari cinesi che vivono all'estero. Il rapporto documenta i molti episodi accaduti in Canada in cui i praticanti del Falun Gong, i dissidenti o i sostenitori della democrazia, sono stati molestati.

Intitolato "Molestie e intimidazioni a individui in Canada che lavorano su questioni relative ai diritti umani legate alla Cina", il rapporto è stato uno sforzo congiunto tra la Coalizione canadese sui diritti umani in Cina e Amnesty International in Canada.

Il rapporto afferma: «I difensori dei diritti umani affrontano crescenti minacce e intimidazioni per quanto riguarda la difesa della Cina».

Un rapporto pubblicato recentemente da Amnesty International Canada e dalla Coalizione canadese sui diritti umani in Cina.

Questo è un aggiornamento di un precedente rapporto delle due organizzazioni, pubblicato nel 2017, che descrive gli attacchi organizzati contro gli attivisti che difendono le questioni relative ai diritti umani legate alla Cina.

Alex Neve, segretario generale della filiale inglese di Amnesty International in Canada ha dichiarato: «Questa tendenza seriamente preoccupante è chiaramente parte di una campagna sistematica e di lunga data, che ha lo scopo di mettere a tacere il dibattito pubblico sulle gravi questioni in materia di diritti umani in Cina, che si estendono sempre più oltre i confini di questa nazione».

Il rapporto afferma: «Il governo cinese ha perseguito a lungo una strategia di estensione dell'influenza politica e culturale all'estero, con l'obiettivo di reprimere i dissidenti e mobilitare le comunità cinesi all'estero affinché fungano da agenti che fanno gli interessi politici della Cina».

Tali attività in Canada includono il fare pressione sui funzionari eletti, sui media sino-canadesi, sui social media e sulle istituzioni accademiche.

Il rapporto ha invitato i funzionari canadesi ad agire immediatamente per affrontare questo problema. Tali attacchi organizzati hanno avuto luogo nei campus universitari e nelle scuole secondarie di tutto il Canada. Le vittime includono i sostenitori della democrazia di Hong Kong, i praticanti del Falun Gong e vari gruppi di minoranza.

Praticanti del Falun Gong presi di mira

«Dal 2017, i praticanti del Falun Gong hanno continuato a essere presi di mira in Canada attraverso episodi di molestie che sembrano essere collegati all'apparato statale cinese», ha dichiarato il rapporto; «ci sono stati un certo numero di avvenimenti a Ottawa, Calgary e Winnipeg, con minacce, atti di bullismo e di molestie nei confronti dei praticanti del Falun Gong, così come episodi di falsa corrispondenza, segno distintivo del governo cinese, che agisce spacciandosi per praticanti del Falun Gong nel tentativo di screditarli. Il gruppo del Falun Gong di Ottawa ha osservato che questi non sono casi isolati, ma piuttosto parte di un modello di persecuzione di lunga data attuato dalle autorità statali cinesi».

Dragon Boat Festival

Uno di questi episodi si è verificato il 22 giugno del 2019, durante l'annuale Dragon Boat Festival. Quando il praticante del Falun Gong Gerry Smith ha partecipato all'evento in un parco pubblico di Ottawa, il presidente del festival gli ha ordinato di togliersi la maglietta con su scritte le parole "Falun Dafa" (un altro nome con cui è conosciuto il Falun Gong) e i principi della pratica spirituale: "Verità, Compassione, Tolleranza". Il presidente dell'evento ha dichiarato che l'ambasciata cinese era uno sponsor del loro evento e che la sua maglietta era una «dichiarazione politica inappropriata». Il presidente ha anche detto che gli altri sette o otto praticanti del Falun Gong che stavano facendo gli esercizi di meditazione nello stesso parco dovevano andarsene.

«Il governo cinese ha tentato a lungo di giustificare la persecuzione del Falun Gong diffamando la pratica spirituale non politica come un “movimento politico”» ha dichiarato il rapporto; «molte foto del giorno dimostrano chiaramente che i praticanti del Falun Gong presenti nel parco non stavano praticando alcuna forma di protesta o dimostrazione politica (cioè niente striscioni o oratori), e semplicemente stavano praticando gli esercizi di meditazione».

Grace Wollensak, componente del gruppo del Falun Gong di Ottawa, ha affermato che questo non è stato un incidente isolato, ma parte di venti anni di persecuzioni contro il Falun Gong da parte dell'apparato statale cinese, anche attraverso i suoi consolati e ambasciate all'estero. Un articolo in lingua cinese che tratta di questo avvenimento è stato pubblicato sui siti web all'interno della Cina, etichettando le pratiche del Falun Gong come politiche e indesiderate in un evento in Canada. I rapporti citavano il presidente del Festival e ripetevano la propaganda anti-Falun Gong.

Episodio a Calgary

Negli ultimi tre anni, i praticanti del Falun Gong hanno continuato a subire delle molestie nelle principali città canadesi. Il rapporto afferma: «Nell'agosto del 2017, due uomini hanno disturbato i praticanti del Falun Gong che si erano radunati davanti al consolato cinese a Calgary, strappando il loro striscione e imprecando contro di loro. I testimoni hanno affermato che, dopo che lo scontro si era placato, due persone sono uscite dal consolato cinese per parlare con uno degli aggressori, destando così il sospetto che abbiano diretto loro i due disturbatori ad interrompere la manifestazione».

Jeff Yang, coordinatore del gruppo del Falun Gong a Calgary, ha anche descritto le ripetute molestie e gli insulti avvenuti negli ultimi anni (fino a giugno 2019) contro i praticanti del Falun Gong da parte di un uomo di origine cinese.

Lettere ed e-mail false

Il rapporto afferma: «L'uso di lettere ed e-mail false è stato a lungo una caratteristica della campagna d'oltremare del Partito Comunista Cinese contro i praticanti del Falun Gong, per denigrarli e minare la loro reputazione».

Questi disturbi contro i praticanti del Falun Gong sono continuati per tre anni. Il rapporto afferma: «Lettere ed e-mail bizzarre, offensive e talvolta minacciose, sono state inviate a nome dei praticanti, dirette anche a politici, tra cui Judy Sgro (deputato liberale a dicembre 2017) e Peter Julian (deputato NDP a marzo 2019), nel tentativo evidente di screditare il Falun Gong e rovinare le loro relazioni con i destinatari».

Casi correlati - Anastasia Lin

Anastasia Lin, ex Miss Mondo Canada, ha dovuto affrontare numerosi casi di molestie per aver sostenuto i diritti umani in Cina.

Oltre ad esserle stato impedito di partecipare al concorso di Miss Mondo in Cina, il rapporto afferma che Lin «ha anche affrontato intimidazioni da parte di agenti statali cinesi che agivano tramite suo padre e i nonni, minacciandoli che se lei non avesse fermato il suo lavoro sui diritti umani avrebbe rischiato di mettere la sua famiglia uno contro l’altro».

Mezzi di informazione

Sotto l'influenza del Partito Comunista Cinese (PCC), i giornali di lingua cinese in Canada hanno anche diffamato i praticanti del Falun Gong. Il rapporto afferma: «Nel luglio 2015, il Today Commercial News, un giornale cinese attivo in Canada, è stato costretto a pubblicare una ritrattazione e presentare delle scuse dopo aver ripubblicato un articolo diffamatorio sul Falun Gong, che era stato precedentemente pubblicato sul People's Daily, il giornale ufficiale del Comitato Centrale del PCC».

Nel gennaio 2020, tuttavia, il Today Commercial News ha pubblicato un secondo articolo diffamatorio contro il Falun Gong.

Richiesta di intervento del governo canadese

Il rapporto afferma che il caso di Lin è un esempio di una strategia comune utilizzata dal governo cinese contro gli aperti difensori dei diritti umani per far pressione su di loro, molestando i loro familiari che vivono in Cina. Lin ha anche segnalato l'esclusione da parte della comunità sino-canadese a causa delle pressioni dell'ambasciata o del consolato cinese.

Il rapporto ha sollecitato ulteriori azioni da parte del governo canadese per affrontare questi problemi, ad esempio:

1) Nominare un punto focale centralizzato all'interno del governo come principale contatto di prima linea per individui e gruppi che subiscono molestie e intimidazioni legate all'attivismo in materia di diritti umani in Cina;

2) Mantenere un impegno diplomatico di alto livello con la Cina sulla questione delle molestie e delle intimidazioni;

3) Rivalutare continuamente i legami economici e commerciali con la Cina e dare priorità alle questioni in materia di diritti umani, nelle loro relazioni bilaterali;

4) Collaborare con altri governi per sollevare questioni sulle violazioni dei diritti umani in Cina;

5) Affermare la propria opposizione a queste violazioni della normale pratica diplomatica;

6) Istituire un'indagine pubblica indipendente sui metodi e sugli episodi di interferenza specifici al settore dell'istruzione; e

7) Esaminare la legislazione di altre giurisdizioni che contrastano le interferenze straniere segrete e prendere in considerazione l'adozione di una legislazione simile in Canada.