(Minghui.org) Nel 21° anniversario dell'inizio della resistenza pacifica dei praticanti del Falun Gong alla persecuzione della loro fede da parte del Partito Comunista Cinese, Sam Brownback, ambasciatore statunitense itinerante per la libertà religiosa internazionale, ha registrato una dichiarazione video in cui ha espresso il suo sostegno ai praticanti.
A causa della pandemia di coronavirus i praticanti del Falun Gong non sono stati in grado di tenere il loro raduno annuale a Capitol Hill per chiedere di porre fine alla persecuzione. Molti funzionari governativi hanno invece inviato loro lettere e video di supporto.
Nella dichiarazione video, l'ambasciatore Brownback ha dichiarato: “Il 20 luglio siamo qui con voi. Riconosciamo che è il 21° anniversario di una cosa terribile e che una sofferenza indicibile è avvenuta nel mezzo. Possa il prossimo anno non essere il 22° anniversario in cui riconosciamo la persecuzione, ma il primo anno in cui riconosciamo la libertà dei praticati del Falun Gong e di tutte le persone residenti in Cina di praticare la propria fede”.
Negli ultimi ventuno anni, centinaia di migliaia di praticanti del Falun Gong sono stati arrestati, detenuti, torturati e imprigionati per la loro fede. Molti sono stati uccisi per essere sottoposti al prelievo forzato dei loro organi. Al 21 luglio 2020 sono stati confermati i decessi di 4.544 praticanti a causa delle torture, degli imprigionamenti e delle molestie subiti nel corso della persecuzione. Il numero di praticanti morti a causa del prelievo forzato di organi si presume che sia molto più alto.