(Minghui.org) Ho 24 anni, pratico la Falun Dafa. e fin da quando ero più giovane ho sempre saputo che era buona. Nel 1996 mia nonna ha iniziato la pratica e nel 2006, quando avevo 10 anni, le ho chiesto una copia dello Zhuan Falun. Ho letto il libro più volte e ho capito che avrei dovuto essere una brava persona, ma oltre a questo non riuscivo a comprenderlo profondamente.
Nel 2012, quando avevo 16 anni, ho deciso di praticare veramente la Falun Dafa. Più tardi anche mia madre mi ha seguita.
Ho incontrato molte prove di xinxing. All’inizio, quando mi imbattevo nelle tribolazioni, non sapevo come guardarmi dentro. Con l’aiuto di altri praticanti e i suggerimenti del Maestro sono diventato sempre più maturo nella pratica di coltivazione.
Un recente miglioramento nella coltivazione
Sebbene mio padre non sia un praticante, capisce che la Falun Dafa è buona e sostiene me e mia madre nella nostra coltivazione. Spesso ci aiuta a produrre materiale di chiarimento della verità della Dafa.
Qualche giorno fa sono uscito con lui per acquistare alcuni materiali per stampare. Quando siamo arrivati il negozio stava per chiudere, così mi ha detto che avrebbe fatto una corsa per prendere ciò di cui avevamo bisogno e che potevo aspettarlo in macchina.
Era una giornata calda, quindi ho aperto il finestrino dell’auto, ma quando mio padre è tornato non è riuscito a metterla in moto. Si è arrabbiato e mi ha chiesto cosa avessi combinato, così gli ho detto che avevo solo aperto il finestrino; ha però continuato a incolparmi.
Mi sono sentito trattato ingiustamente. Poi mi sono subito ricordato dell’insegnamento del Maestro che avevo studiato proprio il giorno prima.
Il Maestro ha detto:
“Per un coltivatore, tutte le frustrazioni che incontra fra la gente comune sono prove, e tutti i complimenti che riceve, sono esami”. (“Un coltivatore è naturalmente parte di Essa”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento)
“La tolleranza è la chiave per migliorare la propria xinxing. Sopportare con odio, risentimento o in lacrime è la tolleranza di una persona comune, che è attaccata alle sue preoccupazioni. Sopportare completamente senza collera o rimostranze è la tolleranza di un coltivatore. (“Che cos’è Ren (Tolleranza)?”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento)
Ho capito che era una prova per me. Mi sono calmato, non mi sentivo offeso e non mi sono lamentato.
Il Maestro ha detto:
“Sapete, quando una persona raggiunge il livello di Arhat, nulla di ciò che gli capita lo può turbare. Qualsiasi faccenda umana non lo preoccupa assolutamente più ed è sempre su di morale. Qualunque sia l’importanza della perdita subita, continuerà a rimanere su di morale e a non darci importanza. Se riuscirete a comportarvi veramente così, avrete già raggiunto la realizzazione iniziale di un Arhat”. (Nona lezione, Zhuan Falun)
Dovrei ringraziare mio padre per avermi dato l’opportunità di migliorare.
La macchina è stata riparata e ci hanno detto che non era un problema di batteria, come pensava mio padre. Tornando a casa mi ha detto: “Oggi hai migliorato la tua xinxing. Ti sei preso la colpa e tuttavia non ti sei arrabbiato. Dico davvero, non era colpa tua e non avrei dovuto prendermela con te”.
Ho capito che una volta migliorata la mia xinxing le circostanze possono cambiare.
Il Maestro ha detto:
“Quando pensano che è difficile, noi sappiamo che quella è proprio la ragione della difficoltà. Quando entrate in conflitto con gli altri, se non riuscite a ingoiare la vostra rabbia o non riuscite ad affrontare la situazione da veri praticanti, io dico che non va bene”. (Nona lezione, Zhuan Falun)
Da questa esperienza ho veramente potuto capire l’importanza di migliorare la propria xinxing. Quando qualcosa va storto, devo sempre guardarmi dentro.
Il Maestro ha detto:
“Se vi concentrate solamente sul trasformare il gong, trascurando di cambiare la vostra xinxing, non vi libererete di quel problema; solo quando migliorerete la vostra xinxing si potranno verificare dei cambiamenti radicali” (Sesta lezione, Zhuan Falun)
Per superare le difficoltà, dobbiamo guardarci dentro e correggerci.