(Minghui.org) (Continua dalla parte 1) Dal 20 luglio, sono passati 21 anni da quando il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato la persecuzione del Falun Gong, una pratica pacifica della scuola buddista, basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Per commemorare l'anniversario, l'associazione australiana della Falun Dafa, ha tenuto un incontro online per chiedere la "Fine della persecuzione del Falun Gong".

Leader accademici e della comunità che hanno partecipato alla manifestazione online: (fila superiore, da sinistra a destra) L'ex presidente del Consiglio civico nazionale Peter Westmore, presidente e redattore capo di Tiananmen Times e presidente del Partito democratico cinese Yuan Jie, e avvocato australiano e l'esperta di diritto internazionale umanitario Sophie York (fila centrale) Membro dell'Ordine dell'Australia e studioso legale Prof.David Flint AM, Presidente del Capitolo vittoriano della comunità vietnamita in Australia Bon Nguyen, Direttore generale dell'Australian TFP (Tradizione, Famiglia, Proprietà) Paul Folley, e umano difensore dei diritti e segretario nazionale per Better Hearing Australia Andrew Bush

I leader accademici e della comunità, nei loro discorsi, hanno elogiato i praticanti del Falun Gong per aver perseverato con coraggio per 21 anni, e resistito alla brutale persecuzione del PCC. Inoltre, i relatori li hanno elogiati per essere le migliori persone della società civile e per rappresentare il ritorno della moralità sociale cinese.

Ex presidente del Consiglio Civico Nazionale: I praticanti del Falun Gong documentano coraggiosamente i crimini del PCC

Peter Westmore, ex presidente del National Civic Council

Peter Westmore, ex presidente del National Civic Council, un noto gruppo di ricerca, ha affermato che il PCC commette crimini contro l'umanità: nel genocidio di massa, nella brutale persecuzione e nel prelievo forzato di organi. Ha affermato di essere d'accordo con i praticanti dei paesi occidentali, che difendono quelli che vivono in Cina che documentano coraggiosamente questi terribili crimini.

Inoltre ha affermato: «Il 20 luglio del 1999 vivrà nella storia dell'umanità come il giorno dell’infamia. Quei pacifici cittadini cinesi, che hanno rispettato le leggi, il cui numero superava le decine di milioni, divennero ingiustamente definiti nemici dello stato. Tutte le risorse del Partito Comunista Cinese e del governo sono state impiegate per annientare questo movimento di persone che credono nella Verità, nella Compassione e nella Tolleranza. Questi sono principi che ogni società e persona civile deve sostenere e credere».

Ha aggiunto: «Il PCC uccide i praticanti del Falun Gong con pratiche brutali, tra le quali il prelievo di organi per rifornire il commercio dei trapianti. Vi dico con profondo rammarico che il regime di Pechino utilizza tutti gli strumenti a sua disposizione, incluso l'esercito, la polizia, il sistema carcerario e persino chi esercita la professione medica, per perpetrare questo orribile processo di eliminazione dei praticanti del Falun Gong».

Ha continuato: «Quando sono venuto a conoscenza dei fatti non ciò creduto subito, ma facendo delle ricerche online, digitando solo due parole “Cina e trapianti”, sono subito apparse le pagine di siti web in lingua inglese, in cui gli ospedali cinesi pubblicizzavano organi disponibili per il trapianto».

Westmore ha concluso: «Proprio in alcuni di questi siti web, addirittura, si affermava che qualora il trapianto di organi non fosse andato a buon fine, sarebbero stati in grado di fornirne altri in poche settimane. Vengo da una famiglia di medici e so che in Australia le persone che sono in attesa di trapianti spesso non devono aspettare mesi, ma di solito l’attesa si misura in anni. Quindi ho capito subito che c’era solo un modo per mantenere una scorta di organi umani, quello di uccidere nel momento in cui avviene la richiesta».

Ha raccomandato il libro Minghui Report: The 20-Year Persecution of Falun Gong in China, come prova che la persecuzione viene condotta sistematicamente.

Il caporedattore dei media cinesi consiglia le dimissioni dal PCC

Yuan Jie, presidente e redattore capo di Tiananmen Times e presidente del Partito democratico cinese

Yuan Jie è il presidente e redattore capo del Tiananmen Times e presidente del Partito democratico cinese. Ha affermato: «Questi 21 anni di persecuzione ci hanno mostrato la vera natura del PCC, e l'ideologia che sostiene è contraria ai valori universali».

Ha aggiunto: «Dobbiamo sostenere i praticanti del Falun Gong e chiedere al governo comunista cinese di fermare la persecuzione».

Ha concluso: «Il PCC danneggia la moralità e istiga l'odio in Cina, attraverso la violenza e la tirannia. Il Partito ha coperto l'epidemia da coronavirus, aiutando il virus a diffondersi in tutto il mondo. Finora, oltre mezzo milione di persone sono morte a causa dell'infezione da virus. Stiamo ancora subendo le conseguenze della pandemia».

Yuan ha detto che il PCC è pericoloso per il mondo intero. Ha invitato i membri del partito stesso a dimettersi ed ha detto che ogni paese dovrebbe interrompere le proprie relazioni con il regime comunista.

Presidente della comunità vietnamita: il regime del PCC è una minaccia per la democrazia globale

Bon Nguyen, Presidente del Capitolo Vittoriano della Comunità Vietnamita in Australia

Bon Nguyen, Presidente del Capitolo vittoriano della Comunità vietnamita in Australia, ha affermato: «Il PCC non onora mai le alleanze internazionali che firma».

Ha ribadito che la storia ha dimostrato quanto il PCC è un governante spietato, riferendosi ai numerosi studenti uccisi in piazza Tiananmen, e non ultimo all'oppressione del popolo tibetano. Il regime ha brutalmente perseguitato i praticanti del Falun Gong per 21 anni, torturandoli nei campi di lavoro forzato e nelle carceri ordinando persino il prelievo di organi da persone ancora in vita.

Sebbene il regime abbia perseguitato i cittadini cinesi per molti anni, il mondo libero non ha aiutato le vittime, con la scusa di non interferire negli affari interni di altri paesi.

Ha avvertito: «Se continuiamo a comportarci in questo modo, ciò che oggi sta accadendo ad Hong Kong, in futuro accadrà anche a noi».

Bon Nguyen ha continuato: «Il PCC uccide la sua stessa gente, mentre mostra al mondo la sua forza da superpotenza. Dobbiamo essere attenti perché sin quando esisterà questo regime comunista, la minaccia alla nostra democrazia e libertà sarà concreta. Dobbiamo muoverci coraggiosamente per sostenere i nostri valori e rafforzare l’attenzione contro il PCC».

Ha concluso: «Voglio terminare la mia condivisione con un detto di tanto tempo fa, se non capisci il Partito Comunista a 20 anni, allora non hai cuore, ma all'età di 40 anni, se non lasci il partito comunista, allora non hai un cuore [o] un cervello».

Andrew Bush, difensore dei diritti umani e segretario nazionale per Better Hearing Australia

Andrew Bush, difensore dei diritti umani e Segretario nazionale di Better Hearing Australia, ha affermato: «I vari potenti paesi della storia umana, come l'Impero Romano, sono stati distrutti a causa della persecuzione dei diritti umani».

Ha ribadito il desiderio di vedere la fine del PCC, in modo che la Cina possa diventare un paese democratico, conseguentemente anche i praticanti del Falun Gong potranno avere la libertà, come in Australia.

Studioso di diritto: l'Australia dovrebbe lavorare con altri paesi per sollecitare il PCC a fermare la persecuzione

Prof. David Flint AM, membro dell'Ordine dell'Australia, studioso di diritto e professore emerito di diritto

Il Prof. David Flint AM, membro dell'Ordine dell'Australia, ha affermato che il PCC ha condannato un gran numero di dissidenti, ignorando la realtà dei fatti, con lo scopo di incrementare la fornitura di organi umani, per gli interessi economici del Partito.

Ha aggiunto: «Sarebbe impossibile che gli organi provengano da un sistema di donazioni volontarie, ma ormai è risaputo che provengono da esseri umani ancora in vita. Molti meravigliosi giovani, praticanti del Falun Gong, vengono utilizzati per questi terribili scopi, torturandoli ed operandoli ancora da vivi. I loro organi vengono rimossi e muoiono, e questo è una cosa terribile, si tratta di un crimine contro l'umanità».

Inoltre, ha sottolineato come Taiwan, durante la pandemia da coronavirus, ha adottato le migliori pratiche di contenimento del virus, con solo sette persone morte. Sebbene sia geograficamente vicina alla Cina continentale, ha controllato con successo la situazione, non fidandosi degli annunci del perverso PCC.

Flint ha invitato tutte le persone dell'Australia e degli altri paesi occidentali a unirsi per esortare il regme a fermare la persecuzione.

Avvocato australiano: la perseveranza dei praticanti del Falun Gong è ammirevole

Sophie York, avvocato australiano ed esperta di diritto internazionale umanitario

Sophie York, avvocato australiano ed esperta di diritto internazionale umanitario, ha affermato: «Si tratta di un importante incontro online per i praticanti del Falun Gong, per ricordare i 21 anni di sofferenza».

York ha citato nel suo discorso la massima latina “Lex iniusta non est lex", che significa "Le leggi ingiuste non sono leggi".

Ha affermato: «Come può la Cina chiamarsi onestamente Repubblica popolare se il popolo viene oppresso in modo disumano? Tutti gli esseri umani hanno diritto ai loro pensieri, alle loro coscienze, alle loro convinzioni, al diritto di libertà, di associarsi liberamente, di procreare, di possedere la propria proprietà privata ed avere una fede. Questi principi sono la cosa più naturale al mondo per un essere umano».

Ha continuato: «21 anni fa, a metà del 1999, fu creato lo spaventoso Ufficio 610, con lo scopo di supervisionare il coordinamento e l'attuazione della persecuzione di Stato verso i praticanti del Falun Gong. Da quel momento molti buoni cittadini cinesi sono stati controllati in modo oppressivo, furono arrestati e condannati alla rieducazione, attraverso campi di lavoro o in carcere. Tutto questo è capitato a centinaia di migliaia di persone innocenti».

Ha ribadito: «L’'ingiustizia e l'umiliazione non finiscono qui, nel 2018 il tribunale indipendente del Regno Unito presieduto da Jeffery Nice QC, ha dichiarato, fuori da ogni ragionevole dubbio, che si sta svolgendo il prelievo disumano di organi sui praticanti del Falun Gong».

York ha invitato il mondo intero a condannare queste atrocità.

Inoltre ha dichiarato: «A causa di una pandemia da COVID-19, generata dalla cattiva gestione da parte del Partito Comunista Cinese, la salute e la sicurezza del mondo intero sono state messe a rischio. Milioni di persone si sono ammalate, e molte centinaia di migliaia sono morte e molte altre moriranno. Se le circostanze dure e fredde di questa pandemia non svegliano il mondo, da questa malvagità perpetrata a “muso duro” dal regime comunista, cosa lo fermerà?».

Ha detto che sebbene non possa partecipare di persona a manifestazioni all'aperto come negli anni precedenti, ha il dovere di ringraziare l'Associazione Falun Dafa, per la sua infinita perseveranza contro la persecuzione. Ha anche espresso il suo sostegno ai praticanti dell’Australia e Cina.

York ha concluso: «Nessuno di noi si riposerà finché non saranno finite queste atrocità, in particolare la persecuzione del Falun Gong. Un giorno tutto questo finirà e sarà grazie agli sforzi incessanti di brave persone che non si arrendono mai… Noi non ci arrenderemo mai».

Il direttore generale della TFP australiana condanna la tirannia del PCC

Paul Folley, direttore generale della TFP australiana (tradizione, famiglia, proprietà)

Paul Folley, direttore generale della TFP australiana, ha detto che diversi milioni di praticanti del Falun Gong hanno sofferto 21 anni di persecuzione, solo a causa della loro fede. Ha affermato: «Il crimine del prelievo di organi è ancora in corso ed il partito sta conducendo questo processo dietro le quinte, in modo nascosto».

Ha confermato: «Il regime del PCC è un sistema di governo basato su filosofie di vita antinaturali e antiumane, non vede gli esseri umani come persone, ma come unità di produzione. Nessuno esiste per sé o per le proprie famiglie, ma solo per lo Stato. Ogni cittadino cinese è quindi proprietà dello Stato, che in pratica significa regime comunista. Tutto questo è qualcosa che in Australia troviamo difficile da capire, è qualcosa che non ci appartiene, per questo dobbiamo conoscerlo per affrontarlo».

Ha aggiunto: «In Cina non esistono i diritti umani, fatta eccezione i dignitari del PCC. Nei 70 anni del governo autoritario più di 60 milioni di persone sono state uccise, ed i governanti ne sono molto orgogliosi».

Ha ribadito che se gli australiani accettano la condotta spregiudicata del perverso PCC, allo stesso modo toglierà i diritti delle persone in tutto il paese. Al momento, ne stanno prendendo coscienza e si stanno rendendo conto che la loro "'invasione silenziosa" sta minacciando la sovranità, la libertà e lo stile di vita.

Ha sottolineato che il PCC sembra potente, ma in realtà è un gigante con i piedi di argilla; ha bisogno del capitale e dell'assistenza occidentale per sopravvivere, quindi non può durare a lungo.

Ha concluso: «Oggi siamo qui tutti insieme, seppure con diverse convinzioni e con diverse affiliazioni politiche, ma stretti fianco a fianco per opporsi a questa famigerata tirannia totalitaria che ha causato tantissime sofferenze e morti».