(Minghui.org) Due residenti della città di Lanzhou, provincia del Gansu, sono detenute per la loro fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
La signora Wang Lin, professoressa quarantenne dell'università di Lanzhou Jiaotong, è stata arrestata il 23 agosto scorso a causa di una denuncia da parte di uno studente cui aveva parlato del Falun Gong. Mentre era detenuta nel centro di detenzione n. 1 di Lanzhou la polizia ha mentito alla sua famiglia dicendo che era stata trasferita a Pechino il 15 novembre per l'importanza del suo caso. La sua famiglia, credendoci, non le ha fatto visita.
Il 10 novembre scorso alla signora Cui Chengxiang è stato detto di andare alla stazione di polizia per firmare un documento ma, dopo averlo fatto, è stata arrestata e portata al centro di detenzione n. 1 di Lanzhou.
Il 30 dicembre il figlio di Cui si è recato presso il tribunale distrettuale di Chengguan per indagare sul suo caso. Un membro del personale gli ha detto solo che la Procura localeil 14 dicembre aveva approvato il suo caso e che il procuratore è Yang Yuling.
Questo per la donna è stato il secondo arresto in due mesi. In precedenza era stata arrestata a casa da oltre quaranta agenti il 3 settembre, dopo essersi rifiutata di rinunciare al Falun Gong. La polizia le ha confiscato i libri del Falun Gong e oltre 150.000 yuan (circa 19.000 euro) in contanti. È stata trattenuta per un mese presso il centro di detenzione n. 1 di Lanzhou e rilasciata il 30 settembre.
È tornata più volte alla stazione di polizia per farsi restituire i suoi effetti personali, ma senza successo. Una volta il comandante l'ha spinta e le ha fatto sbattere la testa contro il muro.