(Minghui.org) Molte persone nella comunità internazionale hanno un concetto piuttosto confuso del comunismo, pensando che non sia poi tanto male, poiché sembra promuovere “giustizia sociale” e “uguaglianza”. In realtà il comunismo per sua natura è molto pericoloso, ed è fondamentalmente dannoso per la cultura tradizionale e i valori etici che sono essenziali per l'esistenza dell'umanità.

I sostenitori dei comunisti sono molto ingannevoli, poiché spesso si mascherano per cercare di ottenere i voti del popolo. Hanno ripetutamente interpretato il ruolo del “lupo di cappuccetto rosso”; travestendosi da nonna portano un cestino e bussando alla porta dicendo: “Apri la porta, io sono la nonna e ti ho portato del cibo delizioso”.

I comunisti enfatizzano la “proprietà pubblica”, la “società del benessere” e la cosiddetta “giustizia sociale”, ingannando le persone spingendole a “vivere di sostegni” invece che di lavoro.

Una delle cose agghiaccianti che Marx scrisse nel Manifesto del Comunismo dice: “I principi del comunismo possono essere riassunti in una frase: Abolire tutta la proprietà privata o borghese”.

Bill Muehlenberg, un autore americano, commentatore dei media e attualmente segretario del Family Council of Victoria in Australia, ha sostenuto che: “la giustizia sociale non è ciò che si pensa che sia” e che “nei paesi socialisti le uniche persone che possiedono beni di alto valore sono i governanti socialisti e i loro fedeli amici. Poiché sotto il socialismo c'è poca mobilità verso l'alto, le società socialiste sono caratterizzate da due livelli economici: In cima, la piccola élite di dirigenti immensamente ricca, e in fondo, le masse a basso reddito costrette a obbedire ai dettami dei loro padroni comunisti. Una grande e prosperosa classe media come quella che abbiamo in America, nei paesi con un governo comunista a Partito unico, non esiste”.

La “terza via” di Chavez

Nel 1998, durante la campagna elettorale, quando Chavez era in corsa per la presidenza del Venezuela, al fine di prendere il potere ha minimizzato le sue proposte socialiste e ha promesso ampie riforme sociali ed economiche, che hanno conquistato la fiducia e il favore dei poveri e della classe operaia di allora.

Disse che avrebbe trovato una “terza via”, tra il socialismo e il capitalismo per realizzare una “rivoluzione pacifica e democratica”, facendo credere alla gente che non stava seguendo il comunismo dell'Europa dell'Est, crollato non molto tempo prima, nel 1991.

Dopo essere salito al potere ha preso il controllo della legislatura e ha modificato la Costituzione. Poi ha iniziato a promuovere il socialismo nazionalizzando i settori economici chiave, offrendo assistenza medica gratuita e istruzione gratuita, così come un sistema di alloggi pubblici. La benzina è divenuta la più economica del mondo, costando meno dell'acqua in bottiglia. Si poteva usare tutta la benzina che si voleva, senza preoccuparsi di cosa sarebbe successo quando quel livello di consumo in seguito sarebbe diventato insostenibile.

Nei primi anni della sua amministrazione, per i venezuelani la vita era buona. Il reddito dei poveri in molti luoghi era aumentato del 55%; il tasso di disoccupazione era diminuito del 6,4% e la popolazione in povertà era diminuita del 10%. Di conseguenza, Chavez è divenuto sempre più popolare tra i poveri, come se fosse il loro grande salvatore.

Nel 2007 ha istituito 132 centri di formazione comunista e ha ordinato a tutti i dipendenti delle imprese nazionali di trascorrere almeno quattro ore alla settimana a studiare la teoria marxista; tale requisito si è esteso anche ai militari e alle scuole.

All'inizio, con il Venezuela che aveva le più grandi riserve di petrolio del mondo e il vantaggio degli alti prezzi del petrolio, Chavez sembrava aver creato un paradiso in terra, dove le persone potevano semplicemente sedersi e godere gratuitamente di una bella vita. Tuttavia, quando i prezzi del petrolio sono crollati, l'economia pianificata di Chavez è andata ogni giorno di male in peggio.

Prima o poi la “grande pentola di riso” sarebbe finita. La stessa storia si è verificata in Cina negli anni 50, quando il regime comunista ha iniziato la politica del “Grande balzo in avanti” e la gente mangiava “dalla stessa pentola”. La cosiddetta “uguaglianza” e i “benefici sociali” hanno prodotto sempre più persone pigre, portando a inefficienza e stagnazione sociale ed economica.

Dopo il 2010 l'economia del Venezuela ha iniziato a deteriorarsi rapidamente e alla fine è crollata con la massiccia sovrastampa di banconote. La fame e la povertà presto hanno afflitto il Paese.

Quando Chavez ha annunciato che avrebbe ridistribuito la ricchezza e avrebbe preso i soldi dai ricchi per darli ai poveri, i ricchi hanno iniziato a emigrare; quando ha annunciato la nazionalizzazione delle imprese private e il controllo dei cambi, nonché il controllo dei prezzi sulle necessità quotidiane, la classe media ha iniziato ad emigrare; quando il suo successore Maduro, ha annunciato che la stampa delle banconote sarebbe andata a buon fine, i poveri hanno iniziato a fare tutto il possibile per scappare in altri Paesi.

In Venezuela nel 2018 l'inflazione ha raggiunto la sbalorditiva cifra di un milione per cento. Tuttavia il governo Maduro ha continuato a creare debito pubblico, prendendo in prestito soldi esteri, per una cifra che ammontava a 120 miliardi di dollari, di cui, più di 60 miliardi provenivano dalla Cina comunista.

Secondo l'Indagine nazionale sulle condizioni di vita del Venezuela per gli anni 2019-2020 (ENCOVI); durante il 2019 i livelli di povertà hanno raggiunto il picco, rendendolo ufficialmente il Paese più povero dell'America Latina e dei Caraibi. In tutto il paese c'era il 75% delle persone che non avevano abbastanza da mangiare e registravano una perdita di peso corporeo in media di 8,7 kg.

Nel 2019 il reddito medio era di 72 centesimi di dollaro al giorno. Basandosi puramente sul reddito, il sondaggio dice che il 96% dei venezuelani viveva in povertà e il 70% in estrema povertà.

L'Europa dell'Est nel 1989 ha abbandonato il comunismo e 30 anni dopo, il Venezuela ha dimostrato ancora una volta che il comunismo è un vicolo cieco. Non ha portato alla gente la felicità come promesso, ma ha lasciato solo cattiveria, corruzione, sofferenza e povertà.

Il fallimento del Venezuela ha attirato l'attenzione di tutto il mondo, eppure Bernie Sanders, il più influente socialista americano e altri opinionisti, hanno parlato molto poco dell'argomento, sostenendo che il socialismo in stile nordico era quello che gli Stati Uniti avrebbero dovuto seguire.

Paul H. Rubin, professore in pensione esperto di socialismo e capitalismo, nell'agosto dello scorso anno ha pubblicato un nuovo libro intitolato: Una guida per studenti al socialismo: Come distruggerà le vostre vite. Nel libro spiega come sarebbero gli Stati Uniti sotto il socialismo dove: La gente sarebbe più povera, ci sarebbe meno libertà e i beni sarebbero di qualità inferiore ma più costosi. Ci sarebbe meno innovazione e l'ambiente si ridurrebbe in condizioni peggiori.

E sostiene anche che gli Stati Uniti sono il Paese più produttivo e ricco che sia mai esistito e che l'attuale livello di ricchezza negli Stati Uniti è dovuto al capitalismo. Infine dimostra che molte critiche al capitalismo (come quella che porta ad un'eccessiva disuguaglianza) sono sbagliate e infondate.

In effetti all'inizio, i socialisti si comportano spesso come Chavez, sdrammatizzano gli estremi del comunismo e dipingono un bel quadro che sanno non si realizzerà mai.

La Danimarca non è socialista

Dopo aver visto il suo paese additato da Bernie Sanders come esempio nel dibattito presidenziale americano, il primo ministro danese Lars Løkke Rasmussen, il 31 ottobre 2015 ha spiegato in una conferenza ad Harvard che il suo Paese non è socialista.

Ha detto: “So che alcune persone negli Stati Uniti associano il modello nordico a una sorta di socialismo, pertanto vorrei chiarire una cosa. La Danimarca è ben lontana da un'economia pianificata socialista, ma è un'economia di mercato”.

E ha aggiunto: “Il modello nordico è uno stato sociale esteso che fornisce un alto livello di sicurezza per i suoi cittadini, ma è anche un'economia di mercato di successo con molta libertà di perseguire i propri sogni e vivere la propria vita come si desidera”.

In effetti, per un certo tempo, i Paesi nordici sono stati consapevoli dei problemi che generava il socialismo. Nel 1975 la Svezia era la quarta nazione più ricca del mondo (secondo il PIL pro capite); tuttavia, è scesa al 14° posto nel 1993, e gli svedesi hanno cominciato a rendersi conto dei problemi che stavano affrontando nel loro esperimento con il socialismo. La studiosa svedese Nina Sanaddaji e altri credono che il benessere sociale espanso sia stato un abuso e che l'etica del lavoro sia stata erosa. Gli svedesi hanno cominciato a capire che le varie pratiche del socialismo sono “un fallimento colossale” e anche la Danimarca è giunta a una conclusione simile.

Tuttavia, negli Stati Uniti, i media tradizionali che sono stati a lungo intrappolati in un pantano asfissiante di “correttezza politica”, si rifiutano di riportare i problemi causati dalla esperienza socialista nei paesi nordici. La “droga psichedelica” del comunismo, col nome del “Green New Deal”, sta ora guadagnando popolarità.

Il fatto è che durante gli ultimi decenni del XX secolo la politica di accomodamento degli Stati Uniti verso la Cina comunista aveva già permesso al socialismo di entrare negli Stati Uniti. Un sondaggio sui giovani del millennio mostra che il 70% di loro crede nel socialismo.

Una volta il comunismo attirava come l'oppio un gran numero di persone e in effetti in tutti questi anni ha avvelenato la gente.

Sotto l'influenza dell'ateismo comunista, negli Stati Uniti ha prevalso l'indulgenza senza scrupoli. Gli otto anni dell'amministrazione Obama più gli ultimi due anni dell'ufficio di Bush Jr., sono considerati da molti americani come il “decennio perduto” con due indicatori iconici: in primo luogo, sempre più persone hanno cominciato a dipendere dall'assistenza sociale; in secondo luogo, la classe media si è andata restringendo. Inoltre è stato legalizzato il matrimonio omosessuale, centinaia di prigionieri del braccio della morte per droga sono stati graziati e sono stati resi popolari i bagni pubblici unisex.

La verità del “socialismo con caratteristiche cinesi”

Il Partito Comunista Cinese (PCC) è estremamente ingannevole e ha una lunga storia di bugie, in modo da ottenere simpatia e approvazione dalla comunità internazionale e spingere i propri programmi politici.

Il 27 settembre 1945 l'editoriale del giornale del PCC Xinhua Daily diceva: “Come raggiungere la democrazia? Per favore, prendete la giusta via della democrazia. Date i diritti del popolo al popolo!” e con il titolo: “La giusta via della democrazia. Restituire il potere politico al popolo senza riserve”.

E continuava: “La democrazia è diventata la tendenza del mondo. Chiunque vada contro questa tendenza perirà...... La democrazia prima di tutto”.

Mao Zedong, leader del PCC dal 1935 fino alla sua morte nel 1976, al fine di nascondere la sua vera natura fingendo di promuovere la democrazia, ha affrontato personalmente l'importanza di questa in numerose occasioni pubbliche, affermando che i difetti della Cina erano la mancanza di democrazia e che solo praticandola la Cina si sarebbe sviluppata adeguatamente.

Nel luglio del 1944, incontrando John Stewart Service, consigliere politico di Joseph Stilwell, comandante del teatro Cina-India-Myanmar e capo di stato maggiore del generalissimo Chiang Kai-shek, Mao Zedong gli ha detto con enfasi: “Ogni soldato americano in Cina dovrebbe fare pubblicità per la democrazia e dovrebbe parlare di democrazia a ogni cinese che incontra. I funzionari americani dovrebbero parlare di democrazia ai funzionari cinesi. In breve, i cinesi rispetteranno i vostri ideali americani di democrazia”. (“Bollettino Storico del Partito”, numero 20-21 del 1983, compilato dal Centro di ricerca sulla storia del partito del Comitato centrale del PCC)

Nel 1949 il PCC ha preteso di stabilire una “Nuova Cina libera e democratica” e ha “invitato” molti patrioti d'oltremare a tornare nella madrepatria. Molti hanno risposto alla chiamata, lasciando le loro case e le loro carriere. Tuttavia la maggior parte di loro ha finito per essere perseguitata come “spie”, “autorità reazionarie” ecc. e molti sono stati uccisi.

Per decenni si è sostenuto che il PCC fosse diverso dal passati, che stava cambiando e stava prendendo la sua strada di “socialismo con caratteristiche cinesi”. Tuttavia, 40 anni dopo la riforma economica e l'apertura della Cina, il PCC rimane lo stesso: con bugie, violenza, corruzione, distruzione della fede e molti altri problemi. Il proletariato è ancora il proletariato, con 600 milioni di persone che guadagnano 1.000 yuan al mese. Dopo 40 anni di riforma e apertura, il livello di vita di quasi la metà della popolazione cinese non è migliorato.

Lo studioso americano Steven Mosher, autore di: Il bullo dell'Asia: Perché il sogno della Cina è la nuova minaccia all'ordine mondiale, afferma che il PCC è in realtà un regime fascista avvolto nel comunismo. In primo luogo, lo stesso PCC consuma circa un trilione di dollari ogni anno, principalmente per stipendi di: alti quadri, funzionari, sanatori e strutture di recupero per quadri in pensione, viaggi all'estero finanziati dal pubblico e spese varie.

La seconda cosa, o il secondo fardello che i cinesi devono sopportare, è il settore statale che ogni anno perde trilioni di dollari americani. Tutte le imprese statali stanno perdendo denaro, portando pesanti sacrifici sul popolo cinese.

Ha detto inoltre che l'economia del PCC non può sbarcare il lunario, ed è andata troppo oltre per essere in grado di riprendersi. La disintegrazione del PCC è inevitabile e non sarà troppo lontana.

Epilogo: La gente si sta svegliando e il rifiuto del comunismo è diventato un consenso

Nel corso dei secoli, il motivo per cui i truffatori hanno spesso avuto la meglio è perché hanno escogitato una serie di trucchi per guadagnare la fiducia degli altri, nascondendo il loro vero volto. Ma i bugiardi sono sempre bugiardi e, per quanto siano abili nell’ingannare, alla fine saranno scoperti.

Trump in molte occasioni ha messo in guardia dalla vera natura del socialismo, le elezioni americane del 2020 hanno permesso a molti americani di rendersi conto di quanto il comunismo sia penetrato nella società statunitense. Un cittadino ha messo in rete un messaggio online dove diceva: “Non vogliamo vedere negli Stati Uniti le seguenti storture: le merci che vengono rubate, le rapine, gli immigrati illegali che entrano a volontà, gli assassini e i piromani che rimangono impuniti, che vengano sostenuti il cambiamento di genere e l'abuso di droghe, gli stupratori protetti, gli attivisti BLM e Antifa senza legge che si comportano in modo del tutto illegale, che rubare 950 dollari non è considerato reato, che alle elezioni non viene fatto nessun controllo dei documenti, ecc. Non vogliamo vedere il capitalismo trasformarsi in comunismo”.

La storia ha raggiunto un momento critico e i trucchi dei diavoli rossi del comunismo sono stati rivelati. La frenesia socialista durante le elezioni generali negli Stati Uniti non è stata che l'ultima bussata alla porta del “Lupo travestito da Nonna”.