(Minghui.org) «Il mio cuore è andato in mille pezzi quando ho visto il suo corpo disteso lì...», Ren si è presa una pausa, «... ma mi sono trattenuta come meglio potevo».
«Aveva gli occhi ancora semiaperti. Gli ho sfiorato delicatamente le palpebre per chiuderle. Gli ho toccato la fronte fredda e gli ho stretto la mano rigida». Ren Canru, una madre che ha perso il suo unico figlio quasi vent'anni fa, ha rivissuto il suo incubo peggiore, che la perseguita ancora oggi.
«Sono quasi svenuta quando ho visto la sua gamba destra: era tutta nera dal ginocchio in giù. C'era una macchia grande come il mio palmo sul suo polpaccio ed una macchia grande come il mio pollice all'interno del suo piede, dove la pelle e la carne erano sparite, le ossa erano esposte. La sua gamba era rinsecchita, sembrava un bastone secco. Quello non era affatto il figlio che ricordavo».
Ren non vedeva suo figlio Yuan Jiang da quasi un anno, prima della sua morte. Sapeva del suo arresto in agosto, per aver praticato il Falun Gong, ma non era al corrente della sua recente fuga dal carcere, dove è stato brutalmente torturato.
L'ultima volta che l'ha visto è stato nel dicembre scorso, prima che lei e suo marito partissero per Pechino, con lo scopo di presentare una petizione al governo centrale sulla persecuzione della loro fede. Entrambi sono stati arrestati e detenuti. All'inizio dell'estate 2001, quando la donna è stata rilasciata dopo cinque mesi di detenzione, avevasentito la mancanza di suo figlio Yuan, che aveva lasciato la città per evitare di essere arrestato.
Alla fine di agosto 2001 è arrivata la notizia del suo arresto. Ren e suo marito hanno scoperto dov'era detenuto ed hanno cercato alcune volte di fargli visita, però non sono mai stati ammessi all'interno della prigione. Volevano solo portargli dei vestiti pesanti, dato che le giornate si stavano facendo fredde nella loro città di Lanzhou, situata nella Cina nord-occidentale.
La madre era oltremodo preoccupata per la sua sicurezza, essendo a conoscenza del fatto che i praticanti del Falun Gong, specialmente quelli inflessibili, vengono sistematicamente torturati e maltrattati nei centri di detenzione. Conosceva troppo bene suo figlio e sapeva che non avrebbe mai vacillato nel difendere i suoi principi. Quella telefonata ricevuta la mattina del 9 novembre, non è stata una sorpresa.
Dopo aver riagganciato, si è precipitata a casa di un praticante locale come le era stato chiesto, ma ha esitato prima di entrare nella stanza. Lui era lì, il suo amato figlio, che giaceva morto. Aveva solo ventinove anni, un giovane promettente che aveva ancora tutto il meglio della vita da vivere.
Yuan, la madre Ren e la loro tragica esperienza di arresti arbitrari, detenzione, tortura e morte non è stato l'unico episodio. Simili prove sono accadute a centinaia di migliaia di praticanti del Falun Gong ed alle loro famiglie in tutta la Cina, da quando il Partito Comunista Cinese (PCC) ha vietato la pratica spirituale nel luglio 1999 ed ha lanciato una spietata persecuzione contro i suoi seguaci.
In qualità di coordinatore e principale referente dei centri di assistenza di tre province nord-occidentali, l'arresto e la morte del giovane Yuan hanno attirato l'attenzione delle autorità. Molti praticanti locali sono stati coinvolti, compresi i suoi genitori e coloro che lo avevano aiutato.
Yuan Jiang
I. La storia di Yuan Jiang
Laureato alla prestigiosa università Qinghua
La sua famiglia è originaria della contea di Dengkou, nella Mongolia interna. Yuan, il più giovane dei quattro figli e l'unico maschio, era nato il 24 agosto 1972 a Lanzhou, città della provincia del Gansu, da genitori entrambi insegnanti. Suo padre, il professor Yuan Zhuguo, era presidente del dipartimento di fisica all’università normale del nordovest. La madre, Ren Canru, insegnava alla scuola elementare affiliata all'università.
Yuan da bambino era debole e malaticcio. Al liceo gli fu diagnosticata un'infiammazione dei muscoli cardiaci assieme ad un'infiammazione della laringe ed ha dovuto prendersi un anno di pausa. Dopo aver ripreso gli studi, ha partecipato al sesto concorso nazionale annuale di fisica e si è piazzato quinto nella provincia del Gansu. Si è diplomato nel 1990 ed è stato ammesso all'università più prestigiosa della nazione, la Qinghua,per studiare ingegneria elettronica.
Nonostante i suoi notevoli risultati accademici, Yuan è rimasto fisicamente debole durante i primi anni di università. In quel periodo ha anche preso le cattive abitudini di fumare e di bere.
Alla scoperta della scienza straordinaria
Il giovane ha sentito parlare per la prima volta del Falun Gong, chiamato anche Falun Dafa, nel 1993. Per caso ha partecipato ad un seminario tenuto dal fondatore, Li Hongzhi, nella città di Dalian ed è diventato un praticante. Ben presto ha smesso di fumare e di bere e tutte le sue malattie sono scomparse. Sano ed energico, era cambiato nel profondo.
Yuan era convinto che i principi del Falun Gong di Verità-Compassione-Tolleranza sono i veri insegnamenti della Fa di Buddha. Si tratta di una via di coltivazione ortodossa che ispira le persone ad essere gentili. È una scienza straordinaria. Nei mesi a seguire il giovane ha seguito il maestro Li Hongzhi in diverse città partecipando a cinque dei suoi seminari.
Il Falun Gong gli ha dato saggezza ed ha elevato il suo carattere morale. Oltre a coltivare se stesso, ha anche sparso la voce sulla pratica aiutando molte persone della sua università ad intraprenderla.
Un praticante, che ha frequentato l'università nei primi anni novanta, ha ricordato: «Un professore che ha frequentato il seminario del Maestro Li ad Harbin ha istituito il sito di esercizi nel campus. Yuan Jiang, che aveva frequentato diversi seminari del Maestro, fu tra i primi a partecipare regolarmente agli esercizi di gruppo».
«Ci riunivamo ogni mattina in un luogo diverso del campus, a volte davanti all'auditorium, a volte vicino al laghetto del giardino di Jinchun o davanti al memoriale della National Southwestern Associated University (Lianda). Ci trovavamo anche tutte le sere nell'ufficio amministrativo per guardare le videocassette o ascoltare le audiocassette del Maestro Li mentre insegna la Fa».
Una carriera presso l'ufficio delle telecomunicazioni di Lanzhou
Yuan si è laureato all'Università di Qinghua nell'estate del 1995 ed è tornato nella sua casa di Lanzhou per una grande opportunità presso l'ufficio delle telecomunicazioni. Giovane gentile e sincero, sempre disponibile a dare una mano, la sua popolarità è cresciuta nel luogo di lavoro. La sua eccezionale performance gli è valsa il riconoscimento dei suoi supervisori, nonché il rispetto dei colleghi del dipartimento tecnico.
È diventato la persona di riferimento dell'azienda per tutti i problemi legati alla tecnologia ed ai problemi informatici. I cellulari non erano ancora diffusi negli anni novanta e si faceva un largo uso del cercapersone. Yuan rispondeva sempre ai messaggi del cercapersone anche quando non era al lavoro. Richiamava le persone da un telefono pubblico nel suo quartiere, rispondendo sempre alle domande in modo dettagliato e paziente.
Quando l'ufficio delle telecomunicazioni di Lanzhou ha ampliato la sua attività nel 1999 ed ha avviato una società affiliata, la Feitian Wangjing Information Industry Ltd., Yuan è diventato la scelta più ovvia per la posizione di vice direttore generale e responsabile delle tecnologie.
Sito per gli esercizi di gruppo presso l'università Normale del nord-ovest
Poco dopo il suo ritorno a Lanzhou, Yuan ha iniziato a praticare gli esercizi del Falun Gong, presso l’università normale del nord-ovest, tutte le mattine. All'inizio era solo, ma in seguito, gradualmente, si sono unite sempre più persone.
Il giovane è tornato nella sua città natale con un grande bagaglio di esperienza lavorativa e competenza tecnologica. Ha anche guidato altri nella creazione di una terra spirituale pura nel nord-ovest della Cina. Quando ha iniziato il sito di esercizi dell’università, era solo, ma dopo due anni si collegavano regolarmente decine di migliaia di persone ogni mattina.
Molti nuovi luoghi per gli esercizi sono sorti in tutta la città. La gente si radunava nei parchi e nelle piazze ogni mattina per fare gli esercizi insieme. Alla luce del sole mattutino i pacifici praticanti eseguivano i dolci movimenti accompagnati dalla bella musica del Falun Gong. Questi gruppi costituivano uno scenario spettacolare e bellissimo a Lanzhou, la "Città d'Oro".
Senza promozione né pubblicità, la pratica del Falun Gong si è diffusa per passaparola. Il suo miracoloso potere di guarigione e la sua efficacia nell'elevare il carattere morale della società nel suo insieme hanno contribuito alla sua rapida diffusione e ad ottenere in breve tempo una grande adesione.
Alla fine degli anni novanta il numero di praticanti è rapidamente aumentato nella Cina nord-occidentale. Per aiutare meglio i nuovi studenti e coordinarsi tra i luoghi degli esercizi, Yuan ha fondato i centri di assistenza per i volontari a Lanzhou, capitale del Gansu, poi a Xi'ning e Yinchuan, capitali rispettivamente delle vicine province del Qinghai e del Ningxia.Yuan è diventato il coordinatore e la persona di contatto per tutti e tre i centri.
Anche se i laboratori del Falun Gong sono gratuiti, i materiali per la stampa e l'affitto degli spazi sono costosi. I praticanti che hanno aiutato nei centri di assistenza, non solo hanno offerto volontariamente il loro tempo, ma hanno anche contribuito donando del denaro. In qualità di giovane professionista che vive una vita semplice, Yuan ha donato ogni anno fondi considerevoli ai centri.
Quando nel luglio 1998 il Gansu Daily, il più grande giornale della provincia, ha pubblicato un articolo in cui diffamava il Falun Gong, Yuan si è recato di persona alla sede centrale ed ha condiviso con redattori e giornalisti la propria esperienza dei benefici della pratica. La sua storia e la sua sincerità hanno toccato profondamente lo staff del giornale, che ha cambiato atteggiamento nei confronti della pratica ed in seguito ha pubblicato le sue scuse.
Ha anche aiutato ad organizzare conferenze in tutta la provincia per i praticanti nuovi e veterani che si riunivano per condividere le loro esperienze di coltivazione. La terza conferenza annuale di condivisione si è tenuta nella palestra di Lanzhou nel giugno 1998. Molti praticanti hanno condiviso le loro storie e persino il personale del luogo ed il team di sicurezza si sono seduti ad ascoltare.
Quasi diecimila persone hanno partecipato a questa conferenza e tutto è andato liscio e ordinato, senza alcuna spinta o grida. I praticanti hanno lasciato i locali più puliti di quando avevano iniziato. Il personale è rimasto commosso: «Non abbiamo mai visto un gruppo così bello. Sarete i benvenuti se vorrete tornare».
I genitori di Yuan hanno iniziato a praticare il Falun Gong
Dopo aver assistito al forte cambiamento fisico e mentale del figlio, i suoi genitori hanno capito che il Falun Gong è una buona pratica.
La madre Ren, all'epoca, soffriva di cardiopatia e problemi al fegato. Sebbene fosse stata sottoposta a due importanti interventi chirurgici, i sintomi si ripresentavano ogni inverno, e a volte richiedevano anche il ricovero in ospedale. Tuttavia, poco dopo aver iniziato la pratica, tutte le sue malattie sono scomparse.
Il padre di Yuan soffriva di cirrosi, cicatrizzazioni epatiche in stadio avanzato, e aveva assunto innumerevoli farmaci, ma niente lo aiutava a stare meglio. Il suo sistema immunitario era debole e si ammalava con facilità. Doveva indossare un cappello anche d'estate e non poteva mangiare nulla di freddo, altrimenti si sarebbe ammalato. Dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, la sua salute è migliorata rapidamente e sembrava una persona completamente diversa.
Sebbene abbiano attraversato molte tribolazioni nel corso della storia, le persone laboriose e gentili della Cina, non hanno mai perso la loro connessione spirituale con il divino ed hanno sempre creduto nell'essere buoni. Come un faro di luce, il Falun Gong, con le sue profonde radici nell'antica saggezza, ha illuminato la provincia del Gansu, la casa delle Mille Grotte di Buddha, ed ha riacceso una speranza nella gente. Il potere miracoloso del Falun Gong, per la guarigione e per la forma fisica, ha attirato una grande partecipazione nella regione nord-occidentale. Man mano che la comprensione dei suoi insegnamenti da parte dei praticanti si approfondiva, la loro morale si elevava e la loro visione della vita è cambiata in meglio.
Inizio della persecuzione
La pubblicazione dell'articolo sul Gansu Daily che diffamava il Falun Gong nel 1998 non è stato un incidente isolato. Con l'aumento della popolarità di questa pratica, essa ha anche attirato l'attenzione del governo centrale. Alcuni alti funzionari hanno visto come una minaccia la disciplina spirituale basata sui principi di Verità-Compassione-Tolleranza. Tutte le pubblicazioni dei libri del Falun Gong sono state vietate nel 1996 e vari organi di stampa hanno iniziato a criticare la pratica, ma niente di tutto ciò ha impedito al gruppo di crescere. Si stima che nel 1999 in Cina ci fossero quasi 100 milioni di persone che praticavano il Falun Gong.
Il numero di praticanti ha toccato un nervo scoperto in Jiang Zemin, l'allora capo del PCC, che nel luglio 1999 ha lanciato una persecuzione a livello nazionale contro il Falun Gong. Il 20 luglio ha avuto luogo un arresto su larga scala e tutti i coordinatori locali fino al livello della contea sono stati arrestati.
Yuan e altri sette praticanti, tra cui Ge Junying, Yu Jinfang e Li Mingyi di Lanzhou, sono stati arrestati quella mattina e sono stati portati al Renmin Hotel e all'Hongtudi Hotel di Lanzhou e detenuti per sei mesi.
L'11 luglio Yuan si era recato a Dunhuang per un viaggio d'affari. Quando il 21 non è rientrato come previsto, la sua famiglia ha contattato l'azienda dove lavorava. Il suo supervisore ha ingannato i genitori dicendo loro che era partito nuovamente per affari, ma era a conoscenza che una volta rientrato dal suo viaggio di lavoro, Yuan era stato arrestato la mattina presto del 20 luglio dagli ufficiali Li Peican e Lu Zhibin del dipartimento di polizia di Lanzhou, che lo avevano prelevato dalla sua casa in affitto.
Un intero piano del Renmin Hotel è stato dedicato alla detenzione dei praticanti del Falun Gong. Ognuno è stato collocato in una stanza separata e monitorato ventiquattr'ore su ventiquattro. Le loro famiglie non sono state informate e non è stato loro concesso di ricevere visite. Yuan è stato sottoposto a sei mesi di intenso lavaggio del cervello fino al suo rilascio su cauzione il 20 gennaio 2000. Per i sei mesi successivi, gli è stato ordinato di presentarsi al dipartimento di polizia della città una volta alla settimana.
Nel gennaio 2001, in collaborazione con il dipartimento di polizia, la filiale dell'ufficio 610 (un'agenzia extralegale creata appositamente per perseguitare il Falun Gong) della sua azienda l’ha sospeso dal lavoro. È stato di nuovo arrestato ed ha subito nuovamente il lavaggio del cervello. Yuan ha deciso di lasciare la città per evitare ulteriori molestie e detenzioni arbitrarie.
Il giovane è entrato nella lista dei più ricercati della nazione. La polizia di Lanzhou e la sua azienda hanno mandato una squadra a cercarlo a Pechino, a Guangzhou, nella città natale del padre, situata nella Mongolia interna, e persino a casa di suo cugino, in un piccolo villaggio di montagna. La madre ha ricordato: «La polizia ha spesso molestato la mia famiglia dopo che se n'era andato, cercando di scoprire dove si trovava».
Arrestato e torturato
Mentre era in fuga, Yuan ha rinunciato all'idea di trovare un lavoro con le sue competenze professionali. Vivendo una vita molto semplice, si è messo in contatto con altri praticanti ed ha lavorato per smascherare le menzogne del regime comunista che calunniano il Falun Gong.
Le carte d'identità di molti praticanti sono state confiscate per impedire loro di recarsi a Pechino allo scopo di presentare una petizione al governo. Sono stati allestiti dei check-point lungo le principali autostrade e sono stati regolarmente controllati autobus e treni a lunga percorrenza, dove tutti i passeggeri dovevano esibire la carta d'identità. Molti praticanti che viaggiavano senza carta d'identità sono stati identificati in questo modo, mentre cercavano di acquistare un biglietto o di salire su un treno.
Il 30 agosto 2001, è stato fermato un autobus a Dunhuang e la polizia ha iniziato a controllare i documenti d'identità dei passeggeri uno ad uno. Yuan era a bordo senza documenti. All'inizio dell'anno aveva lasciato la sua città natale Lanzhou, per evitare di essere arrestato.
La polizia si è insospettita quando il giovane non ha potuto mostrare un documento d'identità. Non ci hanno messo molto ad identificarlo come uno dei fuggitivi del Falun Gong ed è stato arrestato. Si dice che la ricerca sia stata ordinata direttamente dal Ministero della Pubblica Sicurezza di Pechino, nella speranza di intercettare oltre una dozzina di praticanti che avrebbero potuto aver preso quella strada per recarsi nella provincia dello Xinjiang.
L'Ufficio di Pubblica Sicurezza del Gansu ha rapidamente messo insieme un caso contro di lui ed è stato istituito un comitato speciale per trovare tutti i praticanti a lui collegati nelle tre province del nord-ovest. Questi funzionari hanno intravisto una grande opportunità politica per passare a posizioni d'alto rango ed avanzare nella loro carriera. Uno dei funzionari della commissione ha successivamente rivelato che il giovane era stato appeso e picchiato duramente, dopo l'arresto di Dunhuang.
È stato poi portato al centro di detenzione di Siergou nel distretto di Xigu a Lanzhou. Si pensa che in un primo momento sia stato posto in cella d’isolamento, ma alla fine ne è uscito dopo aver protestato. La sua famiglia, tuttavia, non è stata informata riguardo al luogo in cui era trattenuto.
«Abbiamo cercato di capire dove si trovava mio figlio», ha affermato Ren, «quando siamo andati al centro di detenzione di Siergou, ma le guardie ci hanno detto che non si trovava lì. Siamo poi andati alla prigione di Xiguoyuan, ma neanche lì siamo riusciti a trovarlo, così siamo tornati a Siergou e alla fine abbiamo scoperto che si trovava nella divisione n. 4. Era già metà ottobre quando finalmente abbiamo capito».
«L'agente Wang Jixu del dipartimento di polizia di Lanzhou si occupava del caso di mio figlio. Quando ho detto alle guardie che gli avrei portato dei vestiti pesanti, Wang ha affermato che doveva chiamare il suo supervisore. Il supervisore deve aver chiesto chi era al telefono, perché Wang ha detto: «Sembra sua madre». Poi mi è stato riferito che il supervisore ha dato l'ok per portare dei vestiti. Siamo tornati al centro di detenzione alcune volte con vestiti e cibo, ma non ci è mai stato permesso di vedere nostro figlio».
I membri del comitato speciale hanno presto scoperto che questo giovane, apparentemente gentile e fragile, aveva una volontà d'acciaio. Quando la solita routine di interrogatori non lo aveva scalfito, hanno pensato di aver bisogno di altre attrezzature e di uno spazio più grande per infliggergli maggiori sofferenze. L'ufficio di pubblica sicurezza ha fatto pressione sugli amministratori dell'ufficio delle telecomunicazioni, dove Yuan lavorava, al fine di trovare un posto "adatto" allo scopo.
Inchinandosi alle richieste della polizia, questo ha messo a disposizione il Giardino Hongyan, che possedeva dietro il monte Baitashan. Il giardino si trova a cinque miglia (circa otto chilometri) dal centro della città ed è circondato da montagne ricoperte di alberi maturi. Il clima si stava facendo freddo e c'erano meno visitatori nella zona, il che lo rendeva un luogo ideale per delle sessioni di tortura. La polizia ha rapidamente spostato lì il giovane, portando con sé due camion carichi di attrezzatura.
Gli agenti non hanno esitato ad applicare tutti i metodi di tortura su di lui. In seguito si è scoperto che era anche stato ammanettato nella posizione dell'aquila, con le mani e le gambe aperte il più possibile. La polizia ha cercato di fargli confessare di essere il coordinatore principale delle cinque province della regione nord-occidentale, ma Yuan non ha mai detto una parola.
La polizia ha poi ammanettato le sue mani al termosifone in modo che non potesse né accovacciarsi, né stare in piedi per tutto il tempo. Rimanere ammanettato in questa posizione scomoda per un lungo periodo gli ha causato un dolore inimmaginabile. Secondo un addetto ai lavori, sebbene Yuan sembrasse debole, la resistenza che ha mostrato gli ha fatto guadagnare il rispetto degli agenti di polizia.
Ricostruzione della tortura: appeso e picchiato
Ricostruzione della tortura: Mani ammanettate in posizione semi-accovacciata dove la vittima non può né stare in piedi né accovacciata
Fuga e ricerca in tutta la città
La mattina presto del 29 ottobre 2001 Yuan si è miracolosamente liberato dalle manette e dalle catene mentre le guardie dormivano, ha varcato alcune porte ed è uscito dall'edificio.
Dall'interno del cortile la recinzione non sembrava così alta, ma quando ha fatto un salto, il giovane ha trovato il terreno all'esterno molto più basso, caratteristica tipica delle recinzioni nelle zone di montagna. È caduto e si è rotto una gamba. Non essendo in grado di camminare, Yuan ha strisciato per una certa distanza, fino a quando non ha trovato una grotta di terra artificiale.
Avendo subito lesioni sia all'esterno che all'interno ed avendo fatto lo sciopero della fame, era estremamente debole ed è svenuto. Perdeva in continuazione conoscenza ed in seguito ha ricordato di aver sentito delle persone che camminavano e parlavano fuori dalla grotta, e anche delle sirene in lontananza.
Nei giorni successivi, si sentivano le sirene in tutta Lanzhou; dopo la sua fuga duemila agenti di polizia hanno setacciato tutta la città. Tutti gli incroci principali, gli snodi di trasporto e le stazioni erano bloccati. Le case degli praticanti locali sono state perquisite. Le molestie hanno costretto un praticante di sessant'anni a saltare dalla finestra della sua casa al quarto piano, ferendosi ad una gamba ed alla schiena.
La ricerca è stata rapidamente estesa a tutte le contee, città e paesi limitrofi. Un ordine è arrivato dai superiori per "scavare il terreno a tre pollici di profondità per trovare Yuan Jiang".
Sono stati istituiti dei check-point presso le strade principali e gli incroci. Le auto potevano solo entrare in città, ma non potevano uscirne. La polizia ha setacciato tutti gli alberghi ed i motel della regione. La gente si è chiesta: «Quante risorse sono state impiegate alla ricerca di un praticante del Falun Gong? Non abbiamo visto un tale scalpore neanche quando un criminale che ha ucciso quattro persone è fuggito».
Un breve riposo prima della morte
«Appena mio figlio è fuggito l'ufficiale Lu Zhibin e pochi altri hanno bussato alla porta. Sono entrati in casa guardandosi intorno, ma non ci hanno detto niente. Alla domanda di mio marito che ha chiesto come stava mio figlio, Lu ha cambiato argomento e non ha risposto alla domanda. Quando sono andata al mercato, un agente è uscito da un'auto della polizia parcheggiata vicino al nostro edificio. Mi ha chiesto dove stavo andando e mi ha ordinato di non allontanarsi troppo e di non trascorrere troppo tempo fuori di casa».
Yuan ha trascorso tre giorni e quattro notti nella grotta di terra. Di notte si recava nelle fattorie vicine per prendere qualche foglia di rapa per coprirsi meglio. Era autunno inoltrato. Le mattine e le notti erano già molto fredde nella regione nord-occidentale, con temperature a volte inferiori al punto di congelamento. Yuan indossava ancora il sottile strato di vestiti che aveva quando è stato arrestato, in agosto. Era emaciato, affamato e soffriva molto.
La mattina del 3 novembre, la quarta dopo la sua fuga, fuori dalla grotta era molto tranquillo. Il giovane ha strisciato fino a quando non ha trovato un bastone per sostenersi e si è diretto verso la strada principale. Un tassista gentile gli ha dato un passaggio fino alla casa di un praticante locale, Wang Zhijun nel distretto di Xigu.
Wang è rimasto sorpreso dalla persona che si trovava davanti alla sua porta. Aveva lividi e grumi gonfi su tutto il volto, con il sangue che ancora usciva dalla bocca e dal naso. I suoi capelli erano disordinati e coperti di sporcizia. La camicia era a brandelli di foglie di rapa appassite che pendevano dalla tasca del petto e le sue gambe erano pelle e ossa e di colore viola scuro dal ginocchio in giù.
Wang era sconvolto quando il giovane gli ha rivelato: «Sono Yuan Jiang». Non riusciva a trattenere le lacrime. Che razza di inferno doveva aver passato il suo amico per essere ridotto così?
Quando si è ripreso, è sceso ed ha pagato il tassista. Ha chiamato Yu Jinfang ed altri praticanti per discutere su come prendersi cura di Yuan e proteggerlo.
La ricerca del fuggitivo non si era fermata. Yuan non aveva una carta d'identità, il che significa che nessun ospedale avrebbe potuto ammetterlo. Ad essere onesti i praticanti temevano che l'ospedale avrebbe potuto informare la polizia. Decisero quindi di portarlo a casa della figlia di Yu Jinfang per occuparsi di lui.
Le numerose torture subite dal giovane gli avevano causato gravi lesioni interne. Il sangue continuava ad uscirgli dalla bocca e dal naso. Nei giorni successivi ha perso più volte conoscenza.
Nel pomeriggio dell'8 novembre il gonfiore alla gamba si è ridotto. Verso l'una di notte, si è addormentato. Ha dormito profondamente e non si è rigirato come le notti precedenti. Chi si è preso cura di lui ha lasciato la stanza. Nessuno voleva disturbarlo, era talmente stanco.
Quella notte Yuan è morto serenamente nel sonno. Questo giovane ha sopportato torture inimmaginabili per sostenere la sua fede e la verità.
Il resoconto della madre Ren
«Intorno alle 21:00 dell'8 novembre siamo andati a prendere mia figlia più piccola alla stazione ferroviaria. La mattina presto il giorno dopo, quando i praticanti hanno chiamato, ho pensato che fosse mio genero. Non ho risposto e nemmeno mia figlia. Allorché hanno chiamato di nuovo, ho risposto e mi è stato detto di recarmi a casa di un uno di loro».
«Sapevo che c'era qualcosa che non andava. Quando ho visto il praticante, lo sguardo sul suo volto, ho capito che era successo qualcosa. Mi ha condotto nella stanza in cui dormiva mio figlio. Quando l'ho visto, sono quasi svenuta. Questo non può essere il figlio che mi è mancato tanto».
«Era ridotto a pelle e ossa, a malapena riuscivo a riconoscerlo. I suoi occhi erano ancora leggermente aperti e il sangue gli usciva dalla bocca e dal naso. La mia mente si è svuotata e le lacrime mi sono scese sul viso. Il dolore era opprimente».
«Il mio cuore si è spezzato in mille pezzi, ma mi sono trattenuta meglio che ho potuto. Gli ho sfiorato delicatamente le palpebre per chiuderle. Gli ho toccato la fronte fredda e gli ho stretto la mano rigida.
«Sono quasi svenuta nuovamente quando ho visto la sua gamba destra: era tutta nera dal ginocchio in giù. C'era una macchia grande come il mio palmo sul suo polpaccio ed una macchia grande come il mio pollice all'interno del suo piede, dove la pelle e la carne erano sparite; le ossa erano esposte. Tutta la sua gamba era rinsecchita fino a sembrare un bastone secco. Quello non era affatto il figlio che ricordavo».
Quando Ren è tornata a casa ha condiviso la notizia con suo marito. Il pover'uomo non sapeva come affrontare la situazione. Non l'aveva mai visto così ferito.
Tuttavia la coppia non poteva permettere che la figlia minore lo scoprisse. La loro figlia più piccola, che erano appena andati a prendere alla stazione, era venuta a trovarli da fuori del Paese. Lei e Yuan erano sempre stati molto uniti e ne sarebbe stata devastata. La coppia faceva finta che non fosse successo nulla. Hanno intrattenuto la figlia fino a quando non se n'è andata, senza dire una parola sulla morte del fratello minore.
La figlia ha scoperto la morte del fratello sul sito web di Minghui. Non riusciva a crederci.
Yuan era il preferito di suo padre ed il suo orgoglio. Il professore si è isolato dagli altri dopo la morte del figlio. Per anni ha parlato raramente e spesso gridava quando era solo. Non si è mai ripreso dal dolore fino alla sua morte, avvenuta nel gennaio 2011. Non ha detto nulla prima di morire ed è morto in silenzio dopo essere rimasto a letto per due giorni.
Per evitare infinite molestie da parte della polizia, la madre ha informato il supervisore di Yuan della sua morte. Gli amministratori della società e gli agenti di polizia di Lanzhou ne hanno prelevato il corpo.
Il maglione e la giacca di cashmere, che la madre aveva portato al centro di detenzione, non sono mai arrivati al figlio. Egli aveva indosso solo un paio di pantaloni leggeri e due sottili strati di camicia, fino al giorno della sua morte.
II. La storia di Ren e del professor Yuan
Quando la persecuzione è iniziata nel luglio 1999, Ren ed il marito si sono recati a Pechino per presentare una petizione al governo centrale, allo scopo di far sapere di aver subito un torto e che il Falun Gong è una pratica buona. Tuttavia, nel novembre 2000 entrambi sono stati trattenuti per nove giorni nella stazione di polizia di Anning.
Alla fine di dicembre dello stesso anno la donna si è recata di nuovo a Pechino ed è stata arrestata e trattenuta nella stazione di polizia per due settimane prima di essere trasferita al centro di detenzione n. 1 di Lanzhou, dove è rimasta per cinque mesi. Al suo rilascio, avvenuto all'inizio di giugno 2001, ha scoperto che il figlio aveva lasciato la città per evitare di essere arrestato.
Il professor Yuan ha trascorso alcuni mesi da solo mentre il figlio era in fuga e sua moglie era ancora detenuta. Per impedirgli di tornare a Pechino, l'università in cui lavorava ha inviato dei collaboratori per controllarlo. L'amministrazione della scuola ha cercato persino di farlo alloggiare in un luogo designato. In seguito al fallimento di questo tentativo, hanno fatto in modo che un membro dello staff si trasferisse da lui e lo sorvegliasse ventiquattr'ore ore su ventiquattro. Il professore ha protestato: «Non sono un criminale. Non potete trattarmi così».
Alla fine di agosto 2001, i genitori sono venuti a conoscenza dell'arresto del figlio, avvenuto su un autobus a Dunhuang ed erano preoccupati per lui. Dopo aver scoperto dov'era detenuto, la coppia si è recata alcune volte al centro di detenzione di Siergou, ma non hanno potuto vederlo.
Alla fine di ottobre Ren ha scoperto che era stato trasferito al Giardino di Hongyan. Ha fatto visita al suo supervisore, sperando di trovare un modo per portargli dei vestiti pesanti e del cibo. Il direttore Shi Ming le ha detto: «Non ha detto una parola dall'arresto. Smettila di mandargli del cibo!». A giudicare dalle sue parole, Ren aveva capito che il figlio stava probabilmente facendo uno sciopero della fame.
Dopo la fuga di Yuan, un'auto della polizia si è posizionata vicino all'edificio dove abitavano i suoi genitori, che venivano costantemente sorvegliati. La madre veniva interrogata ogni volta che usciva di casa. Gli agenti le dicevano di "non allontanarsi troppo e di affrettarsi a tornare".
Dopo aver prelevato il corpo del giovane Yuan, la polizia ha condotto i suoi genitori in un edificio dell'università Normale ed ha cercato di conoscere in quali circostanze erano venuti a sapere della morte del figlio.
Ren ha ricordato: «L'agente Lu Zhibin mi ha costretto a scrivere una dichiarazione in cui affermiamo di non richiedere l'autopsia sul corpo, ma ho saputo in seguito che è stata eseguita senza il nostro permesso. Siamo stati trattenuti nei locali dell'università per tutta la notte, fino al mattino successivo».
«Eravamo costantemente monitorati e spesso, quando uscivamo, venivamo seguiti. Mia figlia maggiore vive oltreoceano da più di vent'anni, ma nonostante ci abbia ripetutamente invitato, non siamo mai riusciti ad ottenere i documenti necessari per il viaggio. Il diritto di andare a trovare nostra figlia ci è stato negato a causa dei nostri principi».
«I dipendenti in pensione dell'università hanno ricevuto sussidi mensili dal marzo 2001. Sono aumentati da 150 a 230 yuan (da circa 20 euro a circa 30), poi a 600 (circa 77 euro) ed ora sono arrivati a 900 yuan (circa 115 euro), ma a noi non è mai stato concesso nulla».
Uno sconosciuto si è recato a casa della coppia il giorno dopo la morte del figlio. Si è presentato come giornalista ed ex studente del professor Yuan. Ha confidato alla madre che anche sua moglie praticava il Falun Gong. Le ha chiesto di raccontargli il succedersi degli accadimenti per poter scrivere un articolo ed inviarlo al sito web di Minghui.
Ren lo ha ringraziato, ma ha rifiutato l'offerta. Quando il professor Yuan è uscito dalla camera da letto, l'uomo che sosteneva di essere un ex studente, non ha riconosciuto il suo insegnante.
Il vice direttore Li dell'università dove lavorava il professore è venuto a trovarlo più tardi nel pomeriggio. Dopo aver controllato dallo spioncino, Ren ha aperto la porta, ma Li non era solo. Assieme a lui, cinque uomini vestiti uguali hanno fatto irruzione nell'appartamento.
«Erano quasi le sei del pomeriggio. L'ufficiale Lu Zhibin del dipartimento di polizia di Lanzhou ed un caposquadra sono entrati assieme a Li. Più tardi, la stessa notte il caposquadra è tornato con un gruppo di persone. Con una videocamera che ci stava riprendendo, ci è stato chiesto nuovamente in quali circostanze avevamo scoperto della morte di nostro figlio e cosa è accaduto dopo. Qualcuno stava anche prendendo appunti con carta e penna. Un gruppo di perfetti sconosciuti, uomini e donne, è stato portato per una procedura di identificazione».
Il giorno in cui il corpo di Yuan è stato cremato, l'ufficiale Wang Jixu ha portato diversi estranei che erano dall'altra parte della strada rispetto al forno crematorio ed ha indicato Ren in modo che potessero identificarla.
Un agente è stato poi inviato al centro di detenzione di Siergou e ha detto a tutti i detenuti che condividevano la cella con Yuan: «Yuan Jiang non è mai stato detenuto qui», minacciandoli di non rivelare mai la verità.
III. Cosa è successo a coloro che hanno aiutato Yuan
Dopo la morte del giovaneYuan, la divisione di sicurezza interna del dipartimento di polizia di Lanzhou ha effettuato perquisizioni ed arresti su larga scala. I praticanti che l’hanno aiutato dopo la sua fuga sono stati arrestati.
L'11 novembre 2001 l'ufficiale Lu Zhibin ha guidato una dozzina di agenti nell'appartamento di Yu Jinfang. Senza un mandato l’hanno arrestato, assieme a sua moglie Xia Fuying, sua figlia non praticante, suo genero e persino la loro tata. La casa della giovane coppia è stata posta sotto sequestro.
Yu è stato portato al centro di detenzione della contea di Yuzhong. Xia è stata rilasciata dopo due giorni, ma la loro figlia ed il genero sono stati trattenuti per tre giorni ed hanno dovuto pagare una multa di 1.000 yuan (circa 128 euro). Anche in questo caso, non hanno potuto riprendere possesso dell'appartamento per sei mesi.
Yu Jinfang e sua moglie Xia Fuying
Yu è stato maltrattato fisicamente nella prigione di Yuzhong. I suoi familiari sono stati informati due settimane dopo essere stato ricoverato al Dashaping Force Labor Rehabilitation Center e all'ospedale di Lanzhou a causa di un'emorragia gastrointestinale. Quello che non hanno riferito alla famiglia è che Yu ha fatto uno sciopero della fame per protestare contro l'arresto ed è stato legato ad un letto di metallo per quattro giorni di fila.
Pochi mesi dopo, nell'aprile 2002, in seguito alle dimissioni dall'ospedale, le autorità hanno richiesto alla famiglia di pagare 4.000 yuan (circa 509 euro) di spese mediche. Le figlie hanno contribuito coprendo la metà della somma ed il posto di lavoro ha prestato il resto alla moglie, che ha prelevato una mensilità di stipendio.
Dopo essere stato dimesso dall'ospedale, l'uomo è stato trasferito al centro di detenzione di Dashaping a Lanzhou.
All'inizio di dicembre 2002 Yu, sua moglie Xia Fuying, e Wang Zhijun sono stati condannati senza un'udienza pubblica.
Nel novembre 2003 l'agente He Bo della divisione di polizia n. 16 del dipartimento di polizia di Lanzhou ed altre cinque persone hanno fatto irruzione nell'appartamento di Yu Jinfang e della figlia di Xia Fuying, hanno arrestato Xia e l'hanno trattenuta al centro di detenzione n. 2 di Lanzhou.
Pochi giorni dopo Yu Jinfang è stato condannato a cinque anni di prigione, sua moglie Xia a tre anni e Wang Zhijun a cinque anni.
Nel febbraio 2002 il praticante Wen Shixue è stato arrestato nella città di Shijiazhuang, provincia dell'Hebei, per aver affisso uno striscione della Dafa. Dopo averlo scortato indietro, la polizia della divisione di sicurezza interna del dipartimento di polizia di Lanzhou ha fabbricato prove contro di lui, associando il suo caso a quello del giovane Yuan e l’ha condannato a otto anni e mezzo di prigione.
La morte di Yu Jinfang
Yu è stato costretto a dormire su un punto umido ed ombreggiato del pavimento della prigione che gli ha causato un'eruzione cutanea su tutto il corpo. La scabbia gli ha causato delle vescicole di sangue e pus. L'uomo ha sviluppato un forte stato febbrile che l’ha costretto a letto. Non poteva mangiare né bere, ed era in condizioni critiche.
L'infermeria della prigione ha avvisato la figlia e, nel marzo 2003, dietro il pagamento di 2000 yuan (circa 255 euro) al Dashaping Force Labor Rehabilitation Center and Hospital, Yu è stato dimesso sulla parola. Era in condizioni talmente critiche che è stato rilasciato. Tuttavia, in meno di un mese, è stato riportato al centro di detenzione. Dopo le ripetute suppliche della famiglia ed un ulteriore pagamento di 4.000 yuan (circa 509 euro), è stato nuovamente ricoverato in ospedale.
L'uomo è stato maltrattato fisicamente e verbalmente durante i cinque anni di detenzione fino al suo rilascio nel novembre 2006. Era emaciato, non riusciva a mangiare molto e spesso vomitava. Secondo lo stesso Yu, ha iniziato ad avere questi sintomi due mesi prima del suo rilascio. Sua moglie Xia, che è stata rilasciata tre giorni prima di lui, gli ha chiesto: «Non hai niente da dirmi?» Lui ha sorriso, ma non le ha detto niente.
La sua salute continuava a peggiorare ogni giorno. Non riusciva a mangiare nulla e vomitava sempre più spesso. Dodici giorni dopo il suo rilascio, Yu è deceduto poco dopo le 18:00 del 25 novembre 2006.
IV. Conclusioni
La persecuzione di vent’anni contro il Falun Gong non solo ha causato dolore e sofferenza a centinaia di migliaia di innocenti praticanti di Verità-Compassione-Tolleranza ed alle loro famiglie, ma ha anche coinvolto molti funzionari del PCC e le forze dell'ordine in crimini imperdonabili.
Molti malfattori hanno ricevuto una punizione per quello che hanno fatto e Ma Xili, vice segretario provinciale del PCC del Gansu, nonché capo della task force per la prevenzione e l'istruzione del culto, ne è stato un esempio.
Ma era il più alto funzionario della provincia del Gansu, incaricato di perseguitare i praticanti del Falun Gong. Sua moglie è morta nel 2003. Il suo unico figlio, funzionario di alto rango al dipartimento del tesoro, è morto di cancro al fegato l'anno successivo. La nuora gli ha portato via il nipote. Sua figlia, gravemente ferita in un incidente d'auto, è divenuta un vegetale. Lui stesso è stato rimosso dal suo incarico nell'ottobre 2006.
Anche coloro che si sono associati a Ma hanno ricevuto delle punizioni. Il direttore Han Jianfei dell'ufficio 610 del Gansu, il quale lavorava per Ma, è stato condannato al carcere. Il presidente Shi Xingguang del Gansu Daily, un giornale che gestiva pezzi di propaganda che calunniavano il Falun Gong, è stato ucciso nel suo appartamento da una guardia di sicurezza.
I regimi che hanno perseguitato i giusti nella storia hanno finito per distruggersi da soli. Questa campagna di persecuzione contro il Falun Gong ha messo completamente a nudo la natura efferata del PCC fatta “di inganni, di malvagità e di sfide".
Dalla propaganda e dalle menzogne, che riempiono i media statali, alla pratica comune del lavaggio del cervello e della tortura, dell'arresto, della detenzione arbitraria alle condanne illegali ai lavori forzati ed alla prigionia, dalla repressione aperta e dalla persecuzione al prelievo segreto di organi dai praticanti del Falun Gong a scopo di lucro, il PCC sta distruggendo la moralità del genere umano.
Per sostenere la verità e smascherare le feroci menzogne del regime comunista, decine di migliaia di praticanti del Falun Gong, come il giovane Yuan, hanno fatto enormi sacrifici. Le generazioni future rispetteranno profondamente e ammireranno questi eroi anonimi che hanno sopportato l'inimmaginabile per risvegliare la giustizia e la coscienza nelle persone.