(Minghui.org) All'inizio di settembre di quest'anno un residente della città di Xingtai, nell’Hebei, è stato condannato a quattro anni e mezzo per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Zheng Mengkan, capo dell'ufficio di sicurezza interna della contea del Guangsong, faceva irruzione nella casa di Yan Xiuhong il 24 agosto 2017. Anche se Yan è fuggito, i suoi libri del Falun Gong, il computer, la stampante, 30.000 yuan (circa 4.000 euro) in contanti, tre carte di debito ed una ricevuta di deposito venivano confiscati.
Yan ha vissuto lontano da casa per tre anni; è stato arrestato il 29 ottobre dell’anno scorso. Dopo una lunga sorveglianza la polizia ha individuato la sua residenza temporanea. Gli agenti durante l'arresto l’hanno picchiato, ferendolo alla testa e alle gambe. Gli hanno confiscato più di 30.000 yuan (circa 4.000 euro) in contanti, la sua bicicletta elettrica e la sua moto, ma la polizia ha dichiarato di avergli preso solo 20.000 yuan (circa 2.600 euro).
La famiglia di Yan è andata più volte alla stazione di polizia locale per chiedere la restituzione degli oggetti sequestrati, ma la polizia ha restituito circa 12.000 yuan (circa 1.600 euro) in contanti e ha trattenuto 8.000 yuan (circa 1.000 euro) come cosiddetta "tassa di polizia". Ha anche rifiutato di spiegare la discrepanza di 10.000 yuan (circa 1.300 euro) nel denaro confiscato.
Quando la famiglia di Yan ha chiesto all'ufficiale Zheng di rilasciarlo, questi ha preteso 30.000 yuan (circa 4.000 euro) in cambio e ha anche ordinato a Yan di scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong.
L'arresto di Yan è stato approvato il 12 novembre dell’anno scorso ed è stato incriminato il 24 dicembre. Da allora alla sua famiglia ed all’avvocato sono state negate le visite ogni volta che si sono recati al centro di detenzione della contea di Guangzong. La scusa usata era che il "sistema di visite" del centro di detenzione era rotto e non erano in grado di elaborare le richieste.
L'avvocato è andato a trovare Yan di nuovo il 18 maggio scorso e gli è stata ancora negata la visita; solo quando ha minacciato di presentare una denuncia contro il centro di detenzione, le guardie gli hanno permesso di vederlo.
Yan è stato processato presso il tribunale della contea di Guangzong il 20 agosto scorso; il suo avvocato è stato informato della condanna a quattro anni e mezzo il 7 settembre ed ora sta facendo appello al verdetto per conto del suo cliente.
Yan è stato recentemente ricoverato in ospedale per ragioni sconosciute. I suoi familiari si sono recati alla clinica ed hanno chiamato il suo nome dall'esterno dell'edificio, dato che era stato nuovamente negato loro di visitarlo. Quando Yan ha risposto, diversi agenti di polizia sono apparsi alla finestra minacciando di arrestare i suoi familiari se l’avessero chiamato di nuovo.
Informazioni di contatto dei perpetratori:
Zhang Mengkan (张孟侃), capo dell'ufficio di sicurezza interna della contea del Guangzong: +86-13930985857
Li Siying (李思营), capo dell'ufficio di sicurezza interna della contea di Wei: +86-15631953189
Li Jing (李京), vice segretario del "Comitato per gli affari politici e legali della città di Xingtai": +86-18932999998
Zhou Jinhu (周金虎), giudice, tribunale della contea del Guangzong: +86-17703398167
Li Na (李娜), procuratore, Procura della contea di Guangzong: +86-319-7212695, +86-319-7213966
(Altre informazioni di contatto dei colpevoli sono disponibili nell'articolo originale cinese).