(Minghui.org) Ho iniziato la coltivazione della Falun Dafa nel novembre 2009 a Gothenburg, in Svezia. Un giorno sono andata alla biblioteca comunale per restituire dei libri, e ne ho visto due con la copertina dorata, in bella mostra sullo scaffale, che hanno catturato la mia attenzione.
Il titolo di quei libri era Zhuan Falun. Non sapevo cosa fosse, ma inconsciamente sentivo che aveva qualcosa a che fare con la Falun Dafa.
Ho quindi deciso di portarli a casa per leggerli. Solo quando sono arrivata ho notato che uno dei libri era scritto nella forma dei caratteri tradizionali cinesi, mentre l’altro era nella forma dei caratteri semplificata.
Il Maestro ha detto:
“È proprio come con una spina elettrica: una volta collegata la corrente arriva”.(I discepoli della Dafa devono studiare la Fa - Insegnamento della Fa nella conferenza della Fa 2011 di Washington DC, “Insegnamento della Fa nelle conferenze XI”)
C'era un link indirizzato Falun Dafa scritto a mano proprio nell’ultima pagina. Attraverso questo link ho trovato il sito di pratica locale; in seguito un praticante occidentale gentilmente mi ha messo in contatto col responsabile del centro di assistenza locale. Da allora in poi, ho iniziato a praticare la Falun Dafa.
A poco a poco, studiando la Fa e facendo gli esercizi, tutti gli stati anormali del mio fisico sono scomparsi senza lasciare traccia. Dal 28 aprile ho iniziato a fare telefonate sul programma di salvataggio.
Nel processo di apprendimento sono passata da essere molto tesa e goffa nel fare le cose, al progredire costantemente e fare dei miglioramenti; all’inizio non riuscivo a gestire molto bene le informazioni sul chiarimento della verità, e non avevo una comprensione chiara delle leggi e dei regolamenti relativi alla polizia, alla procura e ai dipartimenti giuridici.
Oggi, invece, sono molto più sicura su questi aspetti.
Chiarire la verità
Con le telefonate mi rivolgevo ai cittadini comuni, e quindi, all’inizio, ero molto nervosa. Avevo paura che se non mi fossi espressa bene, avrei impedito alla gente di capire la verità sulla Dafa.
Quando ho iniziato a lavorare al progetto, le prime volte che chiamavo nella regione di Pechino, non appena vedevo che i numeri che erano del dipartimento di polizia o della corte suprema, mi intimidivo e mi agitavo. Mi mancava la fiducia e non riuscivo a chiarire i fatti a persone che ricoprivano ruoli istituzionali elevati.
Inoltre, era ovvio che il mio interlocutore capiva leggi e regolamenti meglio di me, di conseguenza non sapevo bene come iniziare la conversazione. Ricordavo che un altro praticante iniziava la telefonata in modo imparziale, aperto e pacifico. Perciò, anch’io ho seguito questo approccio.
Solitamente dicevo: “Salve! Per favore, con la vostra autorevolezza, proteggete i praticanti della Falun Dafa. Sono tutte brave persone che coltivano il Budda”.
Oppure: “Gli antichi dicevano che si può accumulare una grande virtù dando un po’ di cibo a una persona che coltiva il Budda. Per favore assicurati una buona fortuna, a te e alla tua famiglia”.
Proprio in una situazione simile, l’altra parte mi ha interrotto e ha chiesto: “Chi sei? Dove sei? Come hai avuto il mio numero?”. Da quando abbiamo iniziato a parlare e a interagire, mi sono sentita più rilassata. Prima di allora le persone che chiamavo mi ascoltavano tutto il tempo e quasi mai parlavano.
Ho risposto rapidamente: “Il mio cognome è Chen, e ti sto chiamando da fuori della Cina. È la nostra relazione predestinata che mi permette di parlare con te”. Ho aggiunto: “La Falun Dafa è praticata in più di 100 Paesi. Solo il governo cinese non permette alle persone di praticare la Dafa”.
Ha risposto che voleva solo sapere come avessi avuto il suo numero, e non ha aggiunto né detto nient'altro. Mai prima d’ora mi ero imbattuta con questo genere di domanda, quindi ho replicato: “Non importa come ho avuto il tuo numero. L’importante è che tu possa conoscere la verità”. Tuttavia, lui insisteva ancora per avere una risposta chiara; e io non sapevo cosa rispondere.
Dopo questa conversazione l’ho richiamato alcune volte, e alla fine ha smesso di rispondere alle mie telefonate. Complessivamente ho parlato poco più di 30 minuti.
Avevo toccato molti argomenti, ma quando gli ho spiegato come dimettersi dal PCC e gli ho chiesto se volesse farlo, non si è sbilanciato né ha mostrato la sua posizione. In seguito, per poterlo seguire, ho chiesto al praticante responsabile dell’invio dei messaggi di inserirlo nel progetto. Ho pensato che anche se non si era ancora dimesso, questo avrebbe prodotto un buon impatto su di lui, dato che aveva ascoltato la verità.
Dopo aver riattaccato, riflettendoci, ho capito che non era così difficile svegliare la coscienza delle persone di alto rango del PCC; semmai, erano i miei attaccamenti a bloccarmi.
Indipendentemente da quanto fosse alta la sua posizione, doveva comunque distinguere il bene dal male e fare la sua scelta.
È stato proprio come ha detto il Maestro:
“Non pensate che sia qualche personaggio importante, creando per voi stessi un ulteriore ostacolo mentale, come se foste lì per domandare il suo aiuto. In realtà siete voi che state salvando lui, dandogli un'opportunità di scegliere il suo futuro. Questo è certo. Quindi dovreste ritenere essenziale il chiarire la verità per salvare la gente del mondo”. (“Insegnamento della Fa alla Conferenza della Fa di Atlanta del 2003”, Insegnamento della Fa nelle conferenze IV)
Interagire con le persone
In molti casi, per accendere l’interesse della gente, iniziavo la conversazione parlando delle notizie recenti. Al giorno d’oggi, sia in Cina che all’estero, quasi ogni giorno, accadono grandi eventi.
La situazione cambia rapidamente e le persone sono tutte interessate e prestano attenzione alle informazioni che le interessano. Una volta ho parlato con un agente di una stazione di polizia di Pechino.
Come spunto di conversazione gli ho parlato dell’inondazione nella Cina meridionale. In seguito l’ho informato che la causa era che la diga delle Tre Gole aveva scaricato la ‘piena’ perché non era stata costruita bene.
Gli ho anche detto che le informazioni fornite dal PCC erano false, e che i nostri cittadini comuni hanno il diritto di sapere la verità. Dopo gli ho consigliato gentilmente di fare scorta di riso e farina perché le province alluvionate sono quelle che di solito hanno un buon rendimento nella produzione di riso e se la città rimanesse bloccata, sarebbe piuttosto difficile procurarsi riserve di cibo.
Poi ho affermato che questa non era la prima volta che il PCC mentiva. Ho parlato dell’incidente dell’auto-immolazione e di come sia stata organizzata questa farsa per incastrare la Falun Dafa. Proprio mentre spiegavo questo punto, ho sentito una voce femminile che chiedeva: “Cosa stai dicendo? Cos'è una bufala?”. Probabilmente aveva messo la chiamata in viva voce, così anche la donna mi aveva potuto sentire. Quindi ho ripetuto quello che avevo appena detto. Lei era molto sorpresa e ha commentato: “Non c'è da stupirsi. Mi sono anche chiesta come avesse potuto far tracimare la diga la pioggia da sola. Poi l’uomo è intervenuto e le ha chiesto di riattaccare. Ho pensato che glielo avesse detto perché aveva paura che il suo telefono fosse controllato.
Sembrava che iniziare le telefonate con le notizie fosse un buon metodo per scatenare l’interesse della gente, permetteva di farci ascoltare un po' più a lungo. A volte ho iniziato anche parlando della pandemia. Il PCC ha coperto la vera situazione in Cina. Ma, quando la verità si è diffusa anche oltre confine, se n’è parlato a lungo.
Virus del PCC
Una persona mi ha detto che il governo controllava molto bene la situazione. Quando uno contraeva il virus del PCC (a.k.a. coronavirus), le spese mediche venivano completamente rimborsate. Poi mi ha invitato a osservare quanto fosse grave la situazione negli Stati Uniti. Gli ho risposto che in Cina il conteggio era stato sottostimato.
Inoltre gli ho anche detto che questa ‘piaga’ ha dei bersagli; le regioni e i Paesi dove è molto diffusa sono quelli che hanno stretto rapporti economici con il PCC.
Poi ho detto: “Mettiamo da parte questo argomento, avrei da porti una domanda. Supponiamo che tu fossi in servizio in piazza Tienanmen e improvvisamente vedessi qualcuno in fiamme. Riusciresti a trovare immediatamente un estintore o una coperta antincendio?”
Ho aggiunto: “Non importa che si tratti di ustioni o scottature, una persona non potrebbe sopportarlo. Ma avrebbe potuto stare seduto lì immobile e urlare? Inoltre i capelli e le sopracciglia erano intatti, e la bottiglia di ‘Sprite’, che è molto effervescente, che la persona teneva tra le braccia, col fuoco non si è deformata; è mai possibile?”.
Dall’altra parte della linea telefonica ho percepito una pausa, poi ha detto: “Giusto, giusto! Sapevo che pratichi la Falun Dafa. Il tuo pensiero è a un livello più alto del mio”. Poi ha riattaccato.
Grazie a questa telefonata, mi sono illuminata all’importanza di: non dover dimenticare di menzionare i punti sospetti nell’incidente organizzato dell’auto-immolazione. Portare notizie serve solo per coinvolgere l’altra parte.
Solo la verità della Dafa ha il potere di demolire le bugie del male. Durante questo processo mi sono anche resa conto che i giovani poliziotti appena arrivati, nonostante avessimo chiarito i fatti alla gente per quasi due decenni, avevano ancora qualche incomprensione sulla messinscena dell’incidente dell’auto-immolazione.
Quindi, appena dalla voce capivo che si trattava di un giovane, usavo l’approccio di fare domande così che rispondendo ne fosse coinvolto; poi cercavo di analizzare i punti sospetti nell’incidente dell’auto-immolazione. Questa è una delle verità fondamentali che dobbiamo chiarire, che può infrangere le bugie del male.
Guardarsi dentro
Ci sono state anche telefonate che non sono andate molto bene. Quando questo accadeva, significava che non avevo trattato seriamente ogni singolo numero di telefono, anche se erano stati fatti grandi sforzi per ottenerlo.
Una volta, una chiamata presso il centro di detenzione dell’ufficio di polizia di Pechino non è andata bene. Stavo per parlare della causa dell’inondazione, ma l’altra parte ha riattaccato prima che potessi finire.
Ho richiamato dopo qualche minuto e ho sentito una voce femminile. Non era interessata ad ascoltarmi. Poi ha risposto un uomo giovane che mi ha salutato: “Ciao”. Ho parlato con lui per 6 minuti e 13 secondi.
Gli ho detto che bisognava fare scorta di riso a causa della pandemia, che nella città di Dalian stava diventando seria. Gli ho anche detto che la pandemia non era ancora scomparsa da Pechino.
Mi ha chiesto dove fossi. Poi, con pochissimo accento, mi ha detto in inglese: “Be careful (stai attento ndr)”. L'ho ringraziato e continuando ho cercato di convincerlo a lasciare il PCC. Preoccupata per la sua sicurezza, gliel’ho chiesto in inglese, e lui ha risposto ok.
Così ne ho parlato con la praticante coordinatrice. Lei mi ha suggerito di seguirlo nel percorso per chiarire se si fosse dimesso, perché abbandonare il PCC era una cosa molto seria.
Quindi una settimana dopo ho richiamato ma non ha risposto nessuno. Poi un'altra volta ancora, ma invano. Alla fine si è chiarito tutto: un altro praticante ha scoperto che il giovane era un parente del proprietario del numero di telefono.
Anche se chi aveva risposto era d’accordo a lasciare il PCC, non significava necessariamente che il proprietario del numero lo fosse.
Dopo che ho iniziato a guardarmi dentro, mi sono resa conto che tra tutte le chiamate che ho fatto, nessuno aveva mostrato di voler lasciare il PCC. Non appena qualcuno aveva detto di volerlo fare, ero entusiasta.
Ho pensato solo che le persone della polizia, della Procura e del sistema giuridico erano tenute a usare il loro vero nome quando decidevano di lasciare il PCC. Così non ho badato al fatto se il nome fosse quello di un uomo o di una donna e non ho trattato con la dovuta serietà la questione di abbandonare il PCC.
Avere poca esperienza era una ragione, l’altra era che non ho prestato la giusta attenzione ai dettagli.
Quando ho richiamato, non ho verificato subito il nome del destinatario, e non ho fatto attenzione. Se ci avessi pensato, avrei chiesto se anche Tingting era accanto a lui e avrei verificato se anche lei voleva lasciare il PCC.
In questo modo entrambi sarebbero stati aiutati. Ho veramente apprezzato l’aiuto degli amici praticanti della nostra squadra.
Ho anche percepito ciò che ha detto il Maestro:
“Tutte queste cose dovrebbero dimostrare la larghezza di vedute, la gentilezza e la benevolenza dei discepoli della Dafa. Il suo interesse è il vostro, e il vostro interesse è il suo”. (“Insegnamento della Fa alla Conferenza della Fa di Washington D.C. 2002”, Insegnamento della Fa nelle conferenze II)
Allo stesso tempo sono riuscita a diventare consapevole dell’eccesso di zelo e della mia negligenza, tutto generato dall’indottrinamento del PCC. Solo coltivando bene me stessa, studiando bene la Fa, e con forti pensieri retti, può essere rafforzato il potere di chiarimento della verità.
Indipendentemente dall’atteggiamento della persona dell’altra parte del telefono, io dovrei mantenere una mente stabile.Spero anche che in futuro possa essere perseverante persino in caso le situazioni difficili diventino frequenti.