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Giappone: I praticanti della Falun Dafa svolgono attività per esporre la persecuzione del PCC

21 Feb. 2021 |   Di un corrispondente Minghui in Giappone

(Minghui.org) L'11 febbraio di quest’anno, i praticanti della Falun Dafa di Kumamoto hanno tenuto un’attività di raccolta firme a Tenjin, una stazione metropolitana di Fukuoka. La petizione chiede il sostegno delle persone per le azioni legali contro Jiang Zemin, l'ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC), responsabile di aver iniziato la brutale persecuzione della Falun Dafa ancora oggi in atto. Nella stessa giornata, hanno anche tenuto una manifestazione pacifica e una veglia a lume di candela davanti al consolato cinese di Fukuoka.

I praticanti, hanno organizzato una mostra informativa sulla Falun Dafa e distribuito volantini a Tenjin, il più prestigioso quartiere commerciale del Kyushu. Molte persone che sono venute a conoscenza delle atrocità del PCC contro i praticanti, hanno firmato la petizione per sostenere le cause legali contro Jiang.

I giapponesi firmano la petizione per sostenere le cause contro l'ex capo del PCC che ha iniziato la persecuzione

Un uomo di mezza età, ha detto ad un praticante: «Sono a conoscenza della persecuzione. È troppo crudele! Vorrei aiutarvi a fermarla. Conosco alcune persone nel consiglio comunale e nel parlamento, li contatterò e dirò loro di prestare attenzione a questa questione. So che è terribilmente difficile per voi, ma dovete continuare!».

Un uomo anziano, dopo essersi fermato ad ascoltare le parole di un praticante, ha detto: «La persecuzione è brutale! Firmerò!». Poi ha chiesto alcuni volantini ed ha riferito: «Li condividerò con la mia famiglia e i miei amici».

I praticanti riferiscono che più di 513.000 persone a Kyushu hanno firmato la petizione. Sempre più persone diventano consapevoli della vera natura del PCC.


I praticanti tengono una manifestazione pacifica davanti al consolato cinese

Il PCC ha lanciato la persecuzione contro la Falun Dafa nel 1999, e sono ventun anni che i praticanti in Giappone, organizzano dimostrazioni davanti ai consolati cinesi durante il capodanno cinese.

Alla vigilia di questa festa, proprio quando le persone si riuniscono e festeggiano con le famiglie, loro ricordano che innumerevoli praticanti della Falun Dafa in Cina hanno perso la libertà e i loro diritti umani fondamentali, e coloro che hanno perso la vita solo per aver cercato di essere persone migliori seguendo la loro fede in Verità, Compassione e Tolleranza.

Un praticante ha raccontato: «Il mio cuore è pesante, specialmente durante il capodanno cinese. Il PCC ha perseguitato la Falun Dafa per ventun anni. Questa persecuzione non si è mai fermata un giorno, nemmeno durante la pandemia. I crimini del PCC sfidano la moralità. Le nostre attività oggi chiedono giustizia e la salvaguardia dei diritti umani fondamentali di tutti».