(Minghui.org) Il 15 dicembre scorso, una donna di cinquantotto anni, residente nella città di Dezhou, provincia dello Shandong, è stata condannata al carcere, per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
A metà luglio scorso, la signora Qu Fengrong, conosciuta anche come Qu Fengxi, è stata arrestata per aver parlato alla gente dei benefici sulla salute che arreca il Falun Gong. La polizia, ha confiscato tutti i suoi libri del Falun Gong, il computer, la stampante e il tagliacarte. L'hanno rilasciata dopo aver estorto al marito 1.000 yuan (circa 129 euro).
L’8 agosto scorso, è stata nuovamente arrestata per aver parlato del Falun Gong con altre persone. La polizia ha perquisito di nuovo il suo appartamento ed ha confiscato alcuni dei suoi libri sul Falun Gong e una serie di foto del Maestro fondatore.
Dopo essere stata trattenuta in una prigione locale per un mese, è stata trasferita presso il centro di detenzione della città di Dezhou. Nonostante il suo avvocato si sia presentato due volte a farle visita, non gli hanno permesso di incontrarla di persona ma solamente in videoconferenza.
Il 15 dicembre, è stata processata dal tribunale del distretto del Lingcheng e condannata ad un anno e nove mesi.
Persecuzione passata
Qu ha sofferto di molti problemi di salute e quando nell'agosto 1998 ha iniziato a praticare il Falun Gong, i suoi disturbi tra cui l'epatite e il dolore alle gambe sono scomparsi uno dopo l'altro. Dopo che il PCC ha iniziato la persecuzione nel luglio 1999, è stata ripetutamente arrestata e condannata ad un anno di lavori forzati.
Arresti ed estorsioni
Il 24 giugno 2002, è stata arrestata per la prima volta in un mercato locale. È fuggita dalla stazione di polizia, ma è stata nuovamente arrestata a casa il 20 agosto. È stata trattenuta nel centro di detenzione della contea di Ling e rilasciata dopo che la polizia ha estorto 5.000 yuan (circa 645 euro) alla sua famiglia.
Il 22 giugno 2004, la polizia ha fatto irruzione nel suo appartamento, così è stata costretta a vivere lontano da casa per diversi giorni per evitare ulteriori persecuzioni. La sua famiglia ha dovuto pagare altri 3.000 yuan (circa 386 euro) affinché la polizia smettesse di cercarla.
Il 7 agosto, le autorità hanno cercato di arrestarla nuovamente, ma al loro arrivo la donna non era in casa.
Un anno nel campo di lavoro
Il 24 giugno 2006, è stata arrestata ancora una volta e portata presso il centro di detenzione di Dezhou. Dopo diciannove giorni di reclusione, è stata condannata ad un anno e trasferita al campo di lavoro forzato femminile di Jinan. Suo marito e i suoi figli hanno sofferto molto durante la sua prigionia.
Molestie
Il 9 giugno 2018, la polizia ha chiamato il marito di Qu, per poterla rintracciare e molestarla. Dopo che l’uomo ha riferito loro che era in visita da un parente, l’hanno costretto ad accompagnarli presso codesta abitazione. Una volta arrivati sul posto, hanno aspettato la donna fino alle 23:30 per poi andarsene quando Qu non si è presentata.