(Minghui.org) Da quando il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato la persecuzione della Falun Dafa il 20 luglio 1999, i praticanti della Falun Dafa (conosciuta anche come Falun Gong) hanno partecipato alle attività di chiarimento della verità per aiutare le persone a essere consapevoli della persecuzione e per fermare le atrocità. Io sono una di loro.
Inizialmente ho chiesto ai parenti nella mia città natale di raccogliere alcuni opuscoli Minghui e altri materiali. Poi ho stampato altre copie a casa e le ho distribuite porta a porta.
In seguito ho comprato un computer, gli altri praticanti mi hanno aiutato a installare il software e insegnato come andare su internet per scaricare e stampare questi materiali. La mia casa è diventata un centro per la produzione di materiale informativo.
L’unico problema era la mia poca concentrazione sullo studio della Fa, poiché ero occupata a produrre materiali, così le vecchie forze hanno approfittato delle mie lacune.
Arrestata e detenuta
Nell’agosto 2013, mentre navigavo su internet, il direttore dell’ufficio amministrativo del quartiere con un inganno mi ha fatto aprire la porta. È entrato un gruppo di persone, che mi ha arrestata e portata in una stazione di polizia. Quella notte, successivamente, sono stata portata in un centro per il lavaggio del cervello.
Volevo ricordare gli insegnamenti della Dafa, ma non riuscivo a ricordare nulla dei libri che avevo letto. Ero molto dispiaciuta di non aver studiato e memorizzato la Fa abbastanza bene e quando sono stata rilasciata ho deciso di studiare meglio la Fa.
La seconda volta che sono stata arrestata è stato nel 2015, perché ho presentato denunce penali contro Jiang Zemin (l’ex leader del PCC che ha iniziato la persecuzione del Falun Gong) alla Corte Suprema del Popolo e alla Procura Suprema del Popolo.
Dopo essere stata arrestata e rilasciata due volte, il personale dell’ufficio amministrativo di quartiere e la polizia venivano spesso a molestarmi a casa. Ero molto infastidita e li odiavo. Non avevo alcuna compassione per loro.
Lasciare andare la paura
Un giorno un poliziotto ha suonato il campanello, ma non ho aperto. Dopo che ha lasciato il mio appartamento, sono andata a casa della mia amica al piano di sotto per vedere cosa stava succedendo. Lei non c’era, ma avevo in custodia una copia delle sue chiavi a casa mia.
Ho sbirciato da dietro le tende e ho visto persone con fasce rosse al braccio che entravano in diversi edifici. Mi ha assalito la paura e mi sono chiesta se cercassero me. Quella sera non sono tornata a casa mia, né ho acceso la luce a casa della mia amica.
Quando sono tornata nel mio appartamento la mattina dopo, ho riflettuto sul fatto che non avrei dovuto vivere nella paura. Piuttosto avrei dovuto studiare di più la Fa e inviare più pensieri retti. Sapevo di dover abbandonare la paura. Io sono una praticante della Dafa e sto facendo una cosa retta, sono una brava persona, quegli individui invece sono avvelenati dalla propaganda del PCC, dovrei risvegliare la loro coscienza e trattarli con compassione.
Ho memorizzato l’insegnamento del Maestro:
“Se hai paura ti afferreranno
Quando i tuoi pensieri sono retti, il male collasserà
La mente del coltivatore trabocca della Fa
Inviando pensieri retti i putridi demoni esplodono
Gli Dei sono nel mondo, convalidando la Fa”.
(“Cosa c'è da temere?”, Hong Yin II)
“La Dafa è ciò che porti ovunque con te,
nel cuore alberga Zhen-Shan-Ren;
un grande Arhat è nel mondo,
Spiriti e fantasmi ne hanno gran timore”.
(“Possente virtù”, Hong Yin)
Chiarire la verità
Ho fissato nella mente che stavo risvegliando la coscienza delle persone. Quindi, quando uscivo per chiarire la verità, se incontravo qualcuno che credevo mi stesse guardando, salutavo, gli chiarivo la verità e chiedevo di lasciare il PCC e le sue organizzazioni giovanili.
Nell’autunno del 2018 accudivo i miei genitori anziani nella mia città natale. Il personale dell’ufficio pensioni non riusciva a trovarmi, così hanno contattato mio marito per chiedermi i dettagli della mia adesione al PCC. Ho risposto che tutte le mie informazioni erano nei loro archivi e che potevano guardarle da soli.
Qualche tempo dopo sono tornata a casa mia, ma quando i funzionari dell’ufficio pensioni venivano a trovarmi ero quasi sempre fuori.
Un pomeriggio, verso le 16:30, un agente dell’Ufficio 610 e altri quattro incaricati sono venuti a casa mia. Ho detto loro che non pagavo la quota d’iscrizione al Partito da oltre dieci anni e che non ero più membro del Partito. Ho detto loro di non tornare più.
Volevano sapere se stessi ancora praticando la Falun Dafa e mi hanno chiesto cosa avrei scelto, la Falun Dafa o il PCC. Ho risposto: «Ve l’ho detto un momento fa. Non pago la mia quota di iscrizione da oltre dieci anni, non sono più membro del Partito e continuerò a praticare la Falun Dafa».
All’inizio del 2019 il personale dell’ufficio pensioni è venuto di nuovo a molestarmi. Non ero a casa, quindi mi hanno chiamata per dirmi di incontrarli nel loro ufficio. Hanno detto che qualcuno della Commissione di ispezione disciplinare voleva parlare con me.
Ho pensato di sfruttare l’occasione per chiarire loro la verità, così sono andata. Dopo averci parlato, il responsabile è uscito per discutere con qualcuno al telefono della mia posizione, poi è tornato per dirmi che l’Ufficio 610 avrebbe seguito la mia pratica in un secondo momento.
Dopo essere tornata a casa, ero spaventata e temevo di essere di nuovo perseguitata. Avevo persino pianificato di nascondermi e di impacchettare alcuni effetti personali. Tuttavia, ci ho riflettuto meglio e ho deciso di non farlo. Ero pronta ad affrontare qualsiasi cosa. Ne ho parlato con un’amica praticante e anche lei era della mia stessa idea, così ho deciso di non scappare. La praticante ha inviato pensieri retti e ha selezionato per me del materiale per chiarire la verità.
È stato organizzato un incontro nell’Ufficio verifica disciplinare. Un giorno prima, sono andata all’ufficio pensioni e ho chiesto di spostare l’appuntamento. Ho pensato che ci sarebbero state più persone, così avrei potuto chiarire meglio la verità. Ho anche trovato alcuni praticanti che fuori dall’edificio avrebbero inviato pensieri retti.
Il giorno della riunione, prima di partire, ho inviato pensieri retti per quaranta minuti. Sapevo che il Maestro era lì e che si sarebbe preso cura di me. Avevo accanto il Maestro e la Fa, quindi cosa c’era da temere?
Il Maestro ha detto:
“Se è in grado di lasciare andare la vita e la morte è una divinità; se non è in grado di lasciare andare la vita e la morte, è un umano”. ( Lezione alla Conferenza della Fa in Australia)
Dopo aver inviato pensieri retti, ho messo insieme il materiale per chiarire la verità e sono andata alla riunione. Ho notato qualcosa quando sono uscita dalla porta: il cielo e l’ambiente intorno a me erano diversi. Tutto sembrava un po’ roseo e l’aria era tersa e fresca. Ero piuttosto felice.
Quando ho lasciato alle spalle il cancello della nostra comunità, ho visto arrivare un veicolo della polizia. Il mio cuore non si è mosso, ma ero calma. Sono passata all’ufficio pensioni e ho visto un altro veicolo della polizia che parcheggiava nelle vicinanze. Ero sempre calma, non avevo paura.
Sono salita e ho salutato il responsabile. Gli ho dato un volantino e gli ho detto di leggerlo con calma. Mi ha fatto un segno col pollice in su per dire “ok” e ha detto: «Voi praticanti del Falun Gong siete grandi. Avete il coraggio di fare questo e di assumervi delle responsabilità. Va bene che tu lo dia a me, ma non darlo ad altri».
L’ho ringraziato per la sua gentilezza e per essersi preoccupato della mia sicurezza.
Sono andata alla segreteria e ho visto che il segretario e due ufficiali erano seduti lì. Sono entrata con un sorriso ho stretto loro la mano e ho dato un volantino a ciascuno dicendo loro che praticare il Falun Gong era legale.
Uno di loro ha detto: «Non c'è molto di cui parlare oggi. Vogliamo solo ricontrollare quello di cui hai parlato l’ultima volta». Mi ha passato alcune stampe e ha cercato di trovarmi degli occhiali da lettura.
Ho detto: «Non ce n'è bisogno. Molti praticanti della mia età o anche più anziani non hanno bisogno di occhiali da lettura».
Ho guardato i documenti e la dichiarazione che dimostrava che non ero più membro del Partito. Ho chiesto: «Abbiamo finito? Ci sono altri dipartimenti che vogliono parlarmi?».
Mi hanno risposto: «Abbiamo finito. Non ti cercherà più nessuno».
Dopo che se ne sono andati, ho parlato con la segretaria dell’ufficio pensioni e le ho detto il motivo per cui ho iniziato a praticare la Falun Dafa. Le ho parlato del potere della Dafa che io e altri praticanti avevamo sperimentato. Le ho consigliato di dedicare più tempo all’apprendimento della pratica.
Il secondo giorno, un membro dello staff dell’ufficio d’ispezione disciplinare mi ha detto: «Sei stata espulsa dal PCC».
«Bene!» Ho risposto felice.
Solo quando crediamo veramente nel Maestro e nella Dafa, possiamo lasciare andare l’attaccamento alla paura e camminare costantemente sul nostro sentiero di coltivazione. Io continuerò la mia coltivazione senza andare fuori strada. Studierò di più la Fa per essere all’altezza delle aspettative del Maestro e per aiutarlo a risvegliare la coscienza di più esseri senzienti.