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Pechino: Donna condannata a sette anni per aver smascherato la persecuzione della sua fede

04 Marzo 2021 |   Di un corrispondente Minghui a Pechino, Cina

(Minghui.org) Il 29 dicembre scorso, una residente di Pechino, è stata condannata a sette anni per aver distribuito informazioni sulla persecuzione della sua fede.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che segue i principi fondamentali di "Verità, Compassione, Tolleranza". È stato presentato al pubblico nel 1992 ed ha velocemente attirato circa cento milioni di studenti. A causa della sua immensa popolarità, il regime comunista ha ordinato una campagna nazionale contro la pratica nel luglio 1999 e la persecuzione continua ancora oggi.

La signora Yang Xuehua, di circa cinquant’anni, è stata denunciata per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong vicino ad una stazione della metropolitana il 21 luglio dello scorso anno. La polizia, ha trascorso una giornata esaminando i video ripresi dalle telecamere di sorveglianza stradale dopo averla localizzata.

Il 23 luglio, due dozzine di agenti hanno arrestato Yang e saccheggiato la sua abitazione e quella di sua madre confiscando molti dei loro effetti personali.

Il 6 agosto, è stato approvato il suo arresto e da allora è reclusa presso il centro di detenzione del distretto di Fengtai.

Yang, è comparsa presso il tribunale di Fengtai il 29 dicembre in cui l’avvocato ha presentato una dichiarazione di non colpevolezza per conto suo e la donna ha anche testimoniato in sua difesa, ma il giudice l'ha condannata a sette anni con una multa di 7.000 yuan (circa 899 euro).

I suoi familiari non sono stati informati del processo e non hanno saputo del verdetto fino a due giorni dopo. Ora si stanno preparando a presentare ricorso per conto suo.