(Minghui.org) Una volta ero timido ed eccessivamente cauto. Dopo aver iniziato la pratica della coltivazione nel 1998, il mio attaccamento alla paura non è stato rimosso completamente, era nascosto e non mi guardavo veramente dentro.
A volte cercavo di cavarmela con falsi pretesti, il che rendeva le mie tribolazioni sempre più grandi. Qui vorrei condividere come la coltivazione mi ha cambiato dall'essere timido ad avere una mente retta e forte.
Il mio attaccamento alla paura mi ha portato sulla strada sbagliata
Nell'ottobre del 2018, sono stato arrestato con altri praticanti perché avevamo distribuito materiale per chiarire la verità e siamo stati portati in un centro di detenzione.
Appena attraversato il cancello del centro sono stato avvolto dalla paura. Ho visto due detenuti in piedi ai lati della porta della cella con sguardi cupi, ognuno dei quali teneva una spessa mazza di legno, sembravano vuoti, proprio come fantasmi all'inferno. Le luci nel corridoio erano fioche, ed era inquietante.
Una volta nella cella, sono stato immediatamente circondato e mi hanno tempestato di domande dicendo tanti "No" e tanti " Devi".
Il mio cuore palpitava e non ricordavo nulla di quello che dicevano. La mattina dopo, un detenuto mi ordinò di pulire il bagno a mani nude e vedendomi riluttante mi disse che i nuovi arrivati dovevano farlo. Mi sono sentito umiliato, la mia faccia era calda come se fossi stato schiaffeggiato e pensavo che gli altri mi fissassero ridendo di me. In effetti, questo colpiva i miei attaccamenti umani che non erano stati rimossi.
A quel tempo non avevo abbastanza fiducia in me stesso e non mi consideravo un vero coltivatore. Inoltre non pensavo che si trattasse di una persecuzione in altre dimensioni da parte delle vecchie forze, ma che una persona ne perseguitasse un'altra in questa dimensione.
Avevo paura di essere picchiato e avevo pensieri negativi. Non ho trattato la questione con la mente di un coltivatore e non ho pensato di resistere alla persecuzione.
Potevo solo sopportare l'insulto con una mente umana e obbedire vigliaccamente alla disposizione del male. Qualche giorno dopo, improvvisamente mi ricordai della storia che il Maestro aveva raccontato su Han Xin:
"Dopotutto Han Xin era una persona comune - noi siamo coltivatori e dovremmo essere molto meglio di lui. Il nostro obiettivo è di andare oltre il livello della gente comune, di forgiarci in modo tale da poterci spingere a dei livelli ancora più elevati". (Nona Lezione -Zhuan Falun)
Sapevo che il Maestro mi aveva dato un suggerimento. Ho sorriso, ho rafforzato la mia schiena ed ho pensato: "Han Xin, una persona comune, ha potuto affrontare con calma quell'umiliazione; non sono forse bravo come lui?”
Così, ho superato i miei risentimenti per il fatto che mi era stata fatta un'ingiustizia. Il male nell'altra dimensione mi ha visto realizzare i principi della Fa ed è venuto di nuovo a creare problemi.
Questa volta le prove erano più intense. Ogni giorno quando eravamo seduti in cortile, quattro o cinque detenuti facevano a turno per insultarmi e non importava chi facesse qualcosa di sbagliato, mi incolpavano e coglievano ogni occasione per attaccarmi.
Dopo tre settimane di insulti , ho perso l'appetito e anche se ingoiavo qualche boccone, era misto a lacrime amare. Ero tutto il giorno assonnato e quando ero sveglio sentivo il cuore a pezzi. Avevo mal di testa, perdita dell'udito all'orecchio sinistro e nessuna traccia di pensieri retti. In quei momenti non riuscivo a pensare di credere nel Maestro e nella Dafa.
A causa della mia paura e all'incapacità di sopportare le avversità, non volevo più tribolazioni e sono sceso a compromessi scrivendo una lettera in cui dichiaravo che avrei rinunciato a praticare la Falun Dafa.
Il ritorno alla retta via
Quando ero sul sentiero sbagliato, esausto, solo e impotente, i compagni di pratica rafforzavano i miei pensieri retti. Gradualmente sono emerso dal pantano e sono tornato sul giusto sentiero.
In cella durante la pausa un anziano praticante mi incoraggiava ripetutamente dicendo: «Non lasciare la mano del Maestro; il Maestro ti sta aspettando!»
C'era anche una giovane praticante gentile e determinata che mi teneva la mano ogni giorno. Lei mi aiutava costantemente a rafforzare i miei pensieri retti, mi recitava la Fa con le lacrime agli occhi e usava i principi della Dafa per ispirare i miei pensieri retti.
Un giorno, ho recitato la Fa del Maestro: " Gli innumerevoli anni di sofferenze mirano tutti a questo momento " (" Tutto per questo giorno" Hong Yin III)
Quel voto a lungo dimenticato penetrò improvvisamente nelle profondità della mia anima. Sì, questa era la mia intenzione originale: ho abbandonato l'aureola di un Dio per venire in questo mondo! Come potevo inchinarmi al male ora? Come avrei potuto promettere qualcosa al male?
La Fa del Maestro mi svegliò. Avevo le lacrime agli occhi e una gratitudine infinita nel mio cuore. Grazie Maestro, per la tua compassione e la tua protezione! Grazie, colleghi praticanti, per i vostri sforzi ben intenzionati!
Gridai nel mio cuore: "Maestro, ho sbagliato! Mi correggerò immediatamente e tornerò a casa con te!
Dopo aver condiviso i pensieri con gli altri praticanti, ho visto le intenzioni sinistre dei demoni marci e malvagi: il loro scopo era quello di distruggermi. Non collaborerò mai con loro.
Durante il processo, ho lasciato andare la mia paura, ho negato la mia "dichiarazione di pentimento" e ho detto con sicurezza che avrei continuato a praticare la Falun Dafa. In quel momento, sentii di essere stato sollevato da un pesante fardello e il macigno che premeva sul mio cuore era sparito. All'improvviso mi sono sentito rilassato e felice, come un bambino che aveva commesso un grosso errore e adesso era stato perdonato.
Sono stato molto felice di essere di nuovo con il Maestro!
Rafforzare i miei pensieri retti e il mio coraggio memorizzando la Fa
Il giorno del mio trasferimento alla prigione, sono stato messo in cella e mi è stato ordinato di sedermi su un piccolo sgabello. La parte bassa della schiena mi faceva così male che non riuscivo nemmeno a tenere in mano una bacinella d'acqua.
Nel giro di pochi minuti non resistevo più, i detenuti mi insultavano e mi deridevano con parole oscene. Ho seguito l'insegnamento del Maestro e ho mantenuto la mia xinxing. Non mi sono arrabbiato e non li ho odiati, al contrario, gli ho chiarito la verità con calma, ma mi ignoravano.
Ho inviato pensieri retti per eliminare i demoni che li manipolavano e continuavo a recitare gli insegnamenti del Maestro: «È difficile da sopportare, ma tu puoi sopportarlo. È difficile da fare, ma tu puoi farlo». ( Nona Lezione - Zhuan Falun)
Oltre a memorizzare la Fa, continuavo a chiedere al Maestro di proteggermi. Ho stretto i pugni, ho stretto i denti e sono rimasto seduto fino alle 10:00 di sera. Ero così debilitato, assetato e affamato che mi tremavano le mani.
Alle 3:00 o 4:00 del mattino sono stato chiamato per continuare a stare nello sgabello. Anche se ero stanco, dovevo continuare a stare seduto.
In prigione usavano tattiche di affaticamento per sconfiggermi e costringermi a scendere a compromessi per essere trasformato. Nel mezzogiorno, mi facevano male le natiche come se fossero state graffiate da un coltello e la parte bassa della schiena mi faceva così male che stavo per crollare.
Non potevo più recitare la Fa, così è venuto fuori il mio karma di pensiero che ha iniziato a interferire, riempiendomi la testa di cattivi pensieri. Sentivo che la tribolazione era troppo grande da superare, pertanto, ho raggiunto un compromesso ed ho presentato nuovamente una dichiarazione di "trasformazione".
Pensavo di essere finito! Mi ero nuovamente compromesso e non c'era più speranza! Come potrei continuare la coltivazione? Quando le cose andavano male non riuscivo a sopportare la tribolazione.
Quella notte ho fatto un sogno terribile. Ero nel deserto, esausto e non sapevo cosa mi stesse inseguendo per togliermi la vita e alla fine, non potendo più correre sono caduto. Nonostante fossi stanco e affamato, non osai restare lì e mi alzai con difficoltà, ma proprio quando stavo per correre, improvvisamente ho guardato in alto ed ho visto delle nuvole scure che stavano rotolando nel cielo insieme ad un vento gelido e pioggia.
Continuavo a correre, ma più correvo, più mi spaventavo, perché non c'era nessun posto dove nascondermi. Ho sentito i miei capelli rizzarsi e mentre barcollavo ho gridato: «Maestro, aiutami!».
In preda al panico, sono inciampato e sono caduto. Mi sono sdraiato a terra piangendo disperatamente, e consapevole nella mia coscienza di trovarmi in una situazione disastrosa perché avevo fatto qualcosa di terribilmente sbagliato. Sentivo di aver commesso un grosso errore e avrei dovuto soffrire lì per sempre. Ero profondamente triste e la sensazione di rimpianto era al di là delle parole.
Mi inginocchiai a terra rivolgendomi al Maestro e piansi. Confessai sinceramente il mio errore e lo supplicai di perdonarmi. Alzai gli occhi al cielo, unii le mani e pregai il Maestro di apparire, ma non lo vidi.
Ho girato in tondo, cercando il Maestro, ma non sono riuscito a trovarlo! Ero disperato!
Le lacrime mi scorrevano lungo le guance e dopo essermi svegliato, avevo le lacrime sul viso e il cuscino era bagnato.
Per tutto quel giorno ho avuto il cuore pesante, pensando al mio sogno, così reale e così spaventoso! Mormorai: "Il Maestro vuole davvero un discepolo deludente come me?"
Poi ho capito: "No, il Maestro è compassionevole e ama ogni discepolo".
Dopo averci pensato, ho improvvisamente compreso: dovevo agire immediatamente per negare la mia dichiarazione di "trasformazione" e tornare alla coltivazione in modo che il male non osasse interferire con me e il Maestro mi avrebbe protetto.
Tuttavia, appena ho pensato di negare l'affermazione di "trasformazione", pensieri negativi e paure hanno inondato la mia mente, perché avevo paura di essere rinchiuso in una cella da solo o torturato.
Ho lottato con me stesso, andando avanti e indietro e il mio vero sé ha affrontato il falso sé. Ho pensato che ci doveva essere una battaglia tra il bene e il male in un'altra dimensione, mi sono sforzato a non indietreggiare ma attaccare il male con coraggio.
Ho fatto del mio meglio per recitare tutta la Fa che riuscivo a ricordare per liberarmi dei pensieri che mi distraevano, preparandomi per tre giorni.
Era una domenica quando ho consegnato la mia "dichiarazione solenne" alla caposquadra. La prese con un sorriso, ma dopo averla letta la sua espressione cambiò e si avventò su di me. Quando gli altri prigionieri videro la caposquadra arrabbiata, si radunarono intorno a me.
Mi bloccarono e mi misero in posizione accovacciata. Era più scomodo che essere picchiato e contemporaneamente mi imprecavano e picchiavano. Dopo molto tempo, hanno visto che non potevo davvero resistere, così mi hanno lasciato andare in bagno dove sono svenuto.
Le guardie mi hanno portato all'ospedale della prigione, dove il medico ha scoperto che avevo la pressione alta.
In seguito, sono stato costretto a prendere delle pillole e all'inizio non ho avuto il coraggio di rifiutarle. Dopo averle prese un paio di volte, ho capito che non potevo collaborare con loro, così ho rifiutato di prenderle ancora. Il caposquadra non riuscendo a costringermi mi ha portato in ufficio. Ero un po' nervoso perché non sapevo che tipo di persone avrei incontrato.
Un agente mi incoraggiava a prendere le pillole, ma vedendo che ero riluttante a farlo, ha smesso di insistere.
Gli ho detto che i coltivatori della Dafa sono persone buone e che praticando la Falun Dafa non ho infranto alcuna legge. Gli ho anche detto che non avevo commesso alcun crimine e che mi rifiutavo di essere "trasformato".
Vedendo che ero molto determinato non mi ha più spinto. Ci sono stati altri scontri con le guardie della prigione, ma ho superato la tribolazione senza alcun pericolo, perché ero protetto dal Maestro.
Grazie, Maestro, per la tua misericordiosa protezione! Ho finito questo articolo in lacrime.
Vorrei ringraziare i colleghi praticanti per il loro aiuto disinteressato. Recupererò la strada rimanente della coltivazione e praticherò diligentemente senza mai fermarmi.