(Minghui.org) Dallo scorso anno il Partito Comunista Cinese (PCC) porta avanti la cosiddetta “campagna di riduzione a zero” che mira a costringere ogni praticante della Falun Dafa sulla lista nera del governo a rinunciare alla disciplina spirituale. Quando i praticanti si rifiutano di firmare le dichiarazioni di rinuncia alla propria fede richieste, la polizia e/o i membri del personale del comitato residenziale tirano fuori spesso un pezzo di carta dal contenuto sconosciuto o addirittura completamente bianco per farli firmare. Molti praticanti, inclusi alcuni che coltivavano da oltre venti anni, hanno firmato questi documenti confusi. Alcuni di loro avevano persino partecipato di persona alle lezioni della Fa del Maestro. È un vero peccato! Il Maestro ha detto:

“In qualsiasi situazione, non cooperate con le richieste, con gli ordini o con ciò che il male istiga.” (“I pensieri retti dei discepoli della Dafa sono potenti”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento II)

Come discepoli della Dafa dovremmo resistere fermamente alla persecuzione e salvare la gente. Come possiamo dare una garanzia al male? Anche se è un pezzo di carta bianco, non è forse una forma di compromesso? Non significa forse questo, metterci sotto il controllo del male? Essere trattati in questo modo sarebbe un insulto anche per una persona comune! Come potremmo essere così servili? Nelle prime fasi della persecuzione alcuni praticanti non hanno compreso chiaramente questo problema e hanno fatto alcune cose deplorevoli che hanno causato grandi ostacoli alla propria coltivazione. Ad esempio, un amico praticante mi ha detto che la stazione di polizia locale lo ha spinto a scrivere le tre dichiarazioni per rinunciare alla Falun Dafa, ma poiché lui ha rifiutato, la situazione è rimasta in stallo per diversi giorni. La polizia è andata a molestarlo ogni giorno e ha minacciato di portarlo in un centro di lavaggio del cervello. Ha avvertito molta pressione! Poi un poliziotto gli ha detto: “Non hai affermato che non avresti mai fatto nulla di illegale praticando la Dafa? Allora dovresti scrivere qualcosa del genere e firmarla!” Il praticante ha dunque fatto come gli è stato detto e si è sentito sollevato di aver finalmente superato la prova. Gli ho detto: “Stai usando l’astuzia per coprire la tua paura... il male lo vede chiaramente! Quello che vogliono è farti raggiungere un compromesso!” La comprensione poco chiara di questo praticante su questo problema gli ha causato negli ultimi due decenni ripetute persecuzioni. È stato portato diverse volte ad assistere a sessioni di lavaggio del cervello e ogni volta non è riuscito a mantenere i pensieri retti. I requisiti per la coltivazione della Dafa sono i più puri. Non possiamo soddisfare lo standard recitando una parte o facendo affidamento sulla fortuna. I discepoli della Dafa che hanno attraversato la persecuzione più folle dei primi giorni hanno imparato la Dafa razionalmente, superato le prove difficili ed eliminato il male con il cuore più puro. A quel tempo c’erano molte condivisioni a questo riguardo, quindi la maggior parte di loro aveva una chiara comprensione della cosa. Ricordo quando, all’inizio del 2001, sono andato a Pechino per la terza volta ad appellarmi per il diritto di praticare la Dafa. Ero appena stato rilasciato dalla detenzione ed era quasi il giorno del Capodanno cinese. La polizia mi ha chiesto di promettere che non sarei andato a Pechino durante le festività, ma ho rifiutato. Hanno fatto pressioni sulla mia famiglia, che ha detto che ero stato a Pechino diverse volte e che sicuramente non sarei tornato. La polizia ha fatto un passo indietro e ha detto che si sarebbe accontentata che mi fossi impegnato verbalmente a non andare. Ho risposto prontamente: “Non prenderò alcun impegno verbale. Decidere dove andare è un mio diritto e una mia libertà, e non potete portarmelo via!” Hanno detto che mi avrebbero chiamato una volta alla settimana per sapere cosa stavo facendo, ma ho protestato in modo deciso affermando: “Pratico la Dafa in modo retto e dignitoso. Non voglio che mi chiamiate, questo mi causerà solo disturbo! Non risponderò alle vostre chiamate!” Da allora non mi hanno più disturbato. Il Maestro ci ha insegnato:

“... ‘le apparenze derivano dalla mente’...” (“Insegnamento della Fa all’Incontro di Epoch Times”, Insegnamento della Fa nelle conferenze X)

La persecuzione sta continuando da quasi 22 anni. Se nel processo i discepoli della Dafa fossero diventati più razionali e maturi, questa “campagna di riduzione a zero” avrebbe potuto non esistere. Anche nel caso che il male non avesse voluto fare marcia indietro, non sarebbe comunque durata così a lungo e su così vasta scala. Ha esaurito tutti i tipi di mezzi spregevoli e avrebbe dovuto essere spazzato via molto tempo fa. La coltivazione nella Dafa è la più sacra, ed è la compassione del Maestro ad averci dato la più grande benedizione e gloria in questo universo. Dobbiamo ricordare solo che fare qualsiasi compromesso con il male è una disgrazia ed è la più grande mancanza di rispetto e il più grande tradimento nei confronti del Maestro e della Dafa. Se non comprendiamo nemmeno questo problema fondamentale perché negli anni non abbiamo coltivato bene, allora c’è davvero un grosso problema che dobbiamo affrontare seriamente. Nota dell’editore: Le idee espresse in questo articolo rappresentano le opinioni dell’autore, verso le quali è il solo responsabile. I lettori sono invitati a valutare il contenuto secondo la propria comprensione.