(Minghui.org) Un abitante di Kunming, città situata nella provincia dello Yunnan, è stato tenuto in cella d’isolamento per due settimane dopo essere stato arrestato per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Intorno alle 11:00 del 15 aprile scorso Hou Wenqin, sulla cinquantina, è stato arrestato nella sua abitazione da cinque agenti che hanno fatto improvvisamente irruzione. Senza mostrare alcun mandato di perquisizione la polizia ha confiscato i suoi libri del Falun Gong, oltre a vario materiale informativo, foto del fondatore del Falun Gong, due computer, diverse chiavette USB e dun mp3. Nessun membro della famiglia era presente durante il blitz della polizia, che in seguito non ha nemmeno fornito una lista degli oggetti confiscati, come richiesto dalla legge.
Dopo aver saputo dell'arresto dell'uomo, i suoi familiari si sono recati alla stazione di polizia di Jinma, responsabile del suo arresto, per chiedere informazioni al riguardo. La polizia ha affermato di non sapere dove si trovasse.
Quando i familiari hanno chiamato nuovamente la polizia dopo essere rientrati a casa, è stato detto loro che l'uomo era stato portato in un centro di detenzione, senza però spiegare il motivo dell'arresto né rivelare l'ubicazione della struttura.
Sono passate due settimane e la famiglia non ha ancora ricevuto alcun avviso di detenzione, né informazioni su dove l'uomo si trovi attualmente.
Prima del suo ultimo arresto Hou, ex dipendente dell'ufficio per la conservazione delle acque e l'energia idroelettrica di Kunming, è stato condannato, nel 2012, a tre anni di pena detentiva, per aver fornito materiale informativo sul Falun Gong al suo supervisore sul posto di lavoro. Dopo il suo rilascio, è stato anche licenziato.
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