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Chongqing: Le autorità fanno di tutto per cercare di costringere un’insegnante in pensione a rinunciare alla Falun Dafa

13 Maggio 2021 |   Di un corrispondente Minghui a Chongqing, Cina

(Minghui.org) La polizia e le autorità scolastiche di Chongqing hanno iniziato a molestare la signora Zeng Qingbi, un'insegnante in pensione, perché è rimasta una convinta praticante della Falun Dafa. Per tre volte, infatti, l’hanno arrestata e portata in centri di detenzione. Le molestie si sono intensificate lo scorso anno, quando il Partito Comunista Cinese (PCC) ha lanciato la campagna nazionale "Zero-out", volta a costringere ciascun praticante della Falun Dafa presente sulle liste nere del governo a rinunciare alla propria fede.

La Falun Dafa, conosciuta anche come Falun Gong, è una pratica di meditazione che si basa sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Viene insegnata in Cina dal 1992. Nel luglio 1999 l'allora leader del PCC Jiang Zemin ha iniziato a perseguitare la pratica e, negli ultimi ventidue anni, i praticanti in Cina hanno subito torture e indicibili vessazioni.

Secondo la politica ufficiale di Chongqing, nell'ultima campagna "zero out" le autorità delle aree con sei o meno praticanti hanno ricevuto l'ordine di costringere tutti a rinunciare alla loro fede. Se l'obiettivo non fosse stato raggiunto, i loro stipendi sarebbero stati ridotti fino al 3%.

Zeng lavorava nella scuola media sperimentale del distretto di Wulong. Il comitato distrettuale per l'istruzione e la direzione della scuola hanno formato una task force speciale incaricata di trasformarla. Durante una riunione di facoltà il preside della scuola ha dichiarato che se Zeng si fosse rifiutata di firmare le dichiarazioni di rinuncia alla sua fede, sarebbero stati detratti 3.000 yuan (circa 384 euro) dal salario di tutti. Alcuni insegnanti e membri del personale provenivano dalle stesse famiglie e quindi rischiavano di avere riduzioni di stipendio doppie, triple o addirittura quadruple.

Anche il posto dove lavora la nipote della praticante, un'agenzia governativa identificata nel database delle autorità, ha ricevuto l'ordine di partecipare alla campagna per "trasformare"Zeng.

Dal mese di settembre dello scorso anno, funzionari della scuola, del governo della città, della comunità e della polizia hanno molestato la donna quindici volte. Alcune persone che avevano praticato il Falun Gong in passato, ma che poi hanno smesso, sono state assunte come "esperti" per cercare di farle il lavaggio del cervello.

A partire da ottobre la scuola ha costretto tutti gli insegnanti a partecipare, soprattutto i membri del Partito Comunista Cinese. Ogni mercoledì mattina, a partire dalle 9:30, hanno fatto il lavaggio del cervello a Zeng in una sala riunioni.

Nel pomeriggio un'altra squadra di personale di sicurezza della scuola e funzionari del Comitato per gli affari politici e legali (un'agenzia extragiudiziaria incaricata di perseguitare il Falun Gong) la molestava a casa.

A volte sono rimasti a casa sua nel tentativo di farle il lavaggio del cervello. Durante lo scorso settembre a sua nipote è stato ordinato di prendere due giorni di ferie e di stare con Zeng per controllarla.

Alla fine dell’anno gli altri insegnanti hanno deciso di prendere una misura estrema per costringere la donna a rinunciare alla sua fede. Il 9 dicembre due insegnanti le hanno afferrato le braccia mentre gli altri l'hanno costretta a imprimere le sue impronte digitali su un pezzo di carta con il suo nome. In seguito hanno riempito il foglio con delle dichiarazioni che dicevano che lei voleva rinunciare alla sua fede.