(Minghui.org) Due donne residenti nella città di Shenyang, provincia del Liaoning, sono state detenute in cella d’isolamento per due mesi e mezzo a causa della fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 26 febbraio scorso quattro agenti hanno fatto irruzione nell'abitazione di Jiang Shumei, mentre stava studiando gli insegnamenti del Falun Gong con Xu Zhenying. Sia la sessantenne Jiang, che la settantaseienne Xu sono state arrestate. La polizia ha perquisito l'appartamento ed ha confiscato i suoi libri del Falun Gong, il computer e la stampante.
La polizia si è rifiutata di rivelare dove sono recluse le due praticanti. I loro avvocati si sono recati al centro di detenzione della città di Shenyang per vedere se erano lì, ma le guardie hanno negato di esserne a conoscenza.
L'arresto di Xu è avvenuto sei mesi dopo aver vissuto lontano da casa per evitare la persecuzione. Nel febbraio dell'anno scorso era già stata arrestata e la sua casa messa a soqquadro. Anche suo marito (che non pratica il Falun Gong) ed i loro due figli, Chen Xin e Chen Fei, sono stati arrestati. Suo marito è stato rilasciato ore dopo. Poiché il centro di detenzione ha rifiutato di accettare Xu ed i suoi due figli a causa della pandemia, sono stati rilasciati per scontare sei mesi agli arresti domiciliari.
La donna è stata poi incriminata ed il suo caso è stato deferito al tribunale del distretto di Huanggu. Nell'agosto dell'anno scorso è stata convocata per rispondere ad alcune domande. Onde evitare evitare di venire condannata, si è nascosta, per poi essere arrestata mesi dopo.
Prima dell'ultima persecuzione, Jiang era già stata arrestata il 25 febbraio 2004. Alla stazione di polizia è stata picchiata e colpita con bastoni elettrici, tanto da non essere in grado di camminare per giorni. È stata condannata ad otto anni nella prigione femminile della provincia del Liaoning, dopo essere stata detenuta per un mese in un centro per il lavaggio del cervello. Mentre scontava la pena era costretta a svolgere un lavoro non retribuito per molte ore al giorno e sottoposta a continue percosse ed abusi verbali.