(Minghui.org) I praticanti della Falun Dafa in tutto il mondo hanno organizzato marce, manifestazioni pacifiche e veglie a lume di candela per commemorare il ventiduesimo anniversario dell'appello del 25 Aprile 1999. Hanno mostrato alla gente la grazia della Falun Dafa e denunciato la terribile persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC), in atto da decenni. Le manifestazioni si sono svolte a New York, San Francisco, Sydney e nel Regno Unito, nelle quali i praticanti hanno anche protestato contro il rapimento e la detenzione di Sun Changjun a Jilin per mano del PCC.
Il 18 aprile scorso più di 1.000 praticanti hanno marciato pacificamente e si sono radunati a Flushing, New York, per commemorare l'appello del 25 aprile e protestare contro la persecuzione del PCC
Nel 2002 il ventiseienne Sun Changjun è stato condannato a diciassette anni di prigione per aver aiutato a intercettare il segnale della TV via cavo a Changchun ed aver trasmesso informazioni sulla Falun Dafa. Questo atto eroico è stato compiuto per contrastare le dilaganti calunnie del regime comunista sulla Falun Dafa. Sun è stato gravemente torturato nella prigione dello Jilin, dove è rimasto fino al 2019.
Il 6 aprile scorso, appena un anno dopo il suo rilascio, è stato nuovamente prelevato dall'Ufficio 610 e dalla Divisione di Sicurezza Interna della Contea di Wangqing a Yanbian, e detenuto nel centro per il lavaggio del cervello di Yanji. Prima di tale atto l'Ufficio 610 l’ha chiamato minacciandolo di trasformarlo, termine usato per costringerlo a rinunciare alla sua fede.
L'anno scorso il PCC ha lanciato una nuova fase della persecuzione: la cosiddetta campagna "Zero out". L'obiettivo della campagna è quello di costringere tutti i praticanti della Falun Dafa conosciuti ad abbandonare il loro credo. Il PCC trattiene e perseguita i praticanti che si rifiutano di rinunciare alla Dafa.
I centri per il lavaggio del cervello fanno parte della rete delle "prigioni nere" del Partito Comunista, apparse in gran numero in tutta la Cina. Le persone vengono arrestate e detenute in queste strutture, senza passare attraverso alcuna procedura legale. Le prigioni nere, o centri per il lavaggio del cervello, sono gestite dall'Ufficio 610, che sottopone a detenzione illegale i praticanti a tempo indeterminato. Per "spezzare" i praticanti, il Partito li sottopone a torture sistematiche, lavaggio del cervello, iniezioni forzate di psicofarmaci ed altri disumani metodi di persecuzione.
Sun Changjun ha rischiato la vita per parlare alla gente della Dafa
Alle 19:30 del 5 marzo 2002, nella città di Changchun, diciotto praticanti della Falun Dafa hanno intercettato con successo la rete televisiva via cavo della città. Per cinquanta minuti, hanno trasmesso i programmi: "La Falun Dafa si diffonde nel mondo" ed "È auto-immolazione o truffa?".
La trasmissione è stata vista da 300.000 famiglie di abbonati e milioni di spettatori su trentadue canali. Gli abitanti di Changchun hanno appreso la verità sulla persecuzione della Falun Dafa e sono venuti a sapere che la Dafa viene praticata in molti Paesi del mondo. I programmi hanno anche rivelato come il PCC abbia messo in scena l'auto-immolazione di Piazza Tienanmen allo scopo di calunniare la pratica.
L'incidente dell'intercettazione e della trasmissione di Changchun ha colto molte persone di sorpresa. La trasmissione è stata il risultato dell'enorme contributo di un gruppo di coraggiosi praticanti coinvolti direttamente, e di alcuni altri di Changchun.
Durante il raid durato un anno ed iniziato la notte dell'intercettazione, più di 5.000 praticanti di Changchun sono stati arrestati ed almeno otto di loro sono stati torturati a morte. Hou Mingkai, di trentacinque anni, è stato arrestato e picchiato a morte dalla polizia, sulla panca della tigre per due giorni.
Sun Changjun, che ha partecipato direttamente alla trasmissione, è stato condannato a diciassette anni di prigione, Jin Xuezhe è stato condannato a dieci anni, mentre quindici altri praticanti sono stati condannati a pene che vanno dai quattro ai vent’anni. In seguito molti di loro sono stati torturati a morte.
Jin Xuezhe, l'unico praticante tra questi che è riuscito a fuggire dalla Cina, si è rattristato quando ha saputo che Sun era stato nuovamente arrestato e ha detto che l'intercettazione televisiva di Changchun ha fatto conoscere alla gente come il PCC diffonde menzogne per ingannare le persone.
Ha sottolineato: "Le bugie del PCC incitano all'odio verso i praticanti e la Falun Dafa, che insegna Verità-Compassione-Tolleranza. L'intercettazione della trasmissione dei praticanti è stata come un fulmine nella notte scura, che ha perforato la cortina di ferro inscenata dalle sue menzogne. Rappresenta una pietra miliare nel rompere la censura dell'informazione del PCC ed incoraggia le persone in tutto il mondo a smascherare coraggiosamente le sue bugie".
La manifestazione a New York chiede alla comunità internazionale di unirsi per salvare Sun
Il 18 aprile scorso, durante la marcia e la manifestazione tenutesi a Flushing in occasione dell'appello pacifico del 25 aprile, Chen Jingyu di Changchun ha chiesto aiuto alla comunità internazionale per salvare Sun.
I praticanti hanno esposto cartelli con la scritta "Rilasciare Sun Changjun immediatamente e senza condizioni" durante la marcia e la manifestazione tenutesi a New York il 18 aprile scorso
Secondo Chen, dopo la laurea, Sun ha lavorato come assistente del sindaco nel governo della città di Luozigou, nella contea di Wangqing, provincia dello Jilin. All'inizio del 2000 è stato prelevato mentre si recava a Pechino per lanciare un appello a favore della Falun Dafa.
Il vice segretario del PCC della contea gli ha chiesto di scrivere una dichiarazione di pentimento prima di poter riprendere il suo lavoro, ma Sun si è rifiutato ed ha perso il lavoro.
Dopo essere stato arrestato in seguito all'intercettazione della TV di Changchun è stato legato alla panca della tigre per due giorni. Durante il processo illegale è stato percosso con un bastone elettrico ad alta tensione per aver difeso la Dafa.
La notte in cui è stato trasferito nella prigione dello Jilin, è stato picchiato ed ha riportato la frattura di una costola. Durante la prigionia è stato costantemente torturato ed ha contratto la tubercolosi. Le sue condizioni sono peggiorate ed è divenuto emaciato ma, poiché perseverava nella sua fede, i funzionari della prigione hanno rifiutato di rilasciarlo su cauzione.
Protesta davanti al consolato cinese di San Francisco
La sera del 23 aprile scorso i praticanti della baia di San Francisco hanno tenuto una veglia a lume di candela davanti al consolato cinese per protestare contro la persecuzione del PCC.
Annie di Changchun ha commentato: "Sono qui per protestare. Il Comitato per gli Affari Politici e Legali di Changchun ha tenuto illegalmente una sessione di lavaggio del cervello nel distretto di Jingyue per perseguitare i praticanti della Falun Dafa. Il centro per il lavaggio del cervello è una prigione nera del PCC. Recentemente molti praticanti sono stati arrestati illegalmente".
I praticanti tengono una manifestazione davanti al consolato cinese di San Francisco il 23 aprile scorso e chiedono alla comunità internazionale di aiutare a salvare il signor Sun
I praticanti tengono una pratica di gruppo, una manifestazione per commemorare l'appello del 25 aprile e protestare contro la persecuzione del PCC
Daniel Xu, ex ricercatore dell’università di Stanford, ha detto che l'attuale campagna "Zero-out" del PCC prende di mira e perseguita i praticanti in tutto il Paese.
Daniel ha sottolineato che l'anno scorso il PCC ha attuato una campagna nazionale per costringere i praticanti a rinunciare al loro credo. Ha detto: "Tutto ciò ha portato direttamente ad arresti e detenzioni su larga scala. Questo è il motivo per cui i centri di lavaggio del cervello che perseguitano i praticanti sono apparsi di nuovo in Cina. In queste carceri nere non c'è limite al periodo di detenzione, e non esistono regole legali.
Una manifestazione a Sydney chiede alla comunità internazionale di aiutare Sun
I praticanti hanno tenuto manifestazioni davanti al municipio di Sydney e di fronte al consolato cinese, rispettivamente il 23 ed il 25 aprile. L'ex professore associato Li Yuanhua dell'Università Normale di Pechino ha esposto un cartello con la scritta "Rilasciate Sun Changjun immediatamente".
Il 25 aprile scorso i praticanti hanno manifestato pacificamente vicino al Consolato cinese di Sydney. Il primo da sinistra è l'ex professore associato Yuanhua Li dell'Università Normale di Pechino
Manifestazione vicino al consolato cinese a Sydney il 25 aprile
Li ha detto che una volta è stato detenuto dal PCC in un centro per il lavaggio del cervello per non aver voluto rinunciare alla Falun Dafa. "Il centro per il lavaggio del cervello è un luogo dove il PCC esercita il controllo mentale e la persecuzione. Il lavaggio del cervello tende ad inculcare forzatamente le calunnie del Partito sulla Dafa e limita la libertà personale. Vengono usati vari metodi di intimidazione per costringere i praticanti ad abbandonare la loro fede. In caso contrario, rischiano una detenzione illimitata".
L'uomo ha invitato i governi di tutti i Paesi a schierarsi dalla parte della giustizia e della loro coscienza, ad aiutare i praticanti a fermare il disastro dei diritti umani in Cina ed a salvare Sun e gli altri praticanti detenuti.
Centro di Birmingham, Regno Unito
Il 24 aprile scorso durante la manifestazione nel centro di Birmingham, i praticanti hanno esposto dei cartelli per chiedere l'immediato rilascio di Sun Changjun.
I praticanti espongono cartelli nel centro di Birmingham, Regno Unito, il 24 aprile