(Minghui.org) Una residente della città di Dujiangyan, nella provincia del Sichuan, è stata processata per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere della mente e del corpo che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 29 agosto dell'anno scorso Gan Xuemei, ex insegnante di musica, è stata arrestata per aver parlato alla gente della persecuzione del Falun Gong. Il 16 aprile scorso è stata processata dal tribunale della città di Dujiangyan in videoconferenza dal centro di detenzione di Chengdu.
Il tribunale non ha avvisato dell'udienza il suo avvocato fino a tre giorni prima, ed ha impedito a diversi membri della sua famiglia di assistervi. Solo il marito, il fratello minore e la cognata hanno avuto il permesso di entrare in aula.
L'avvocato ha presentato un'istanza di non colpevolezza, sostenendo che nessuna legge criminalizza il Falun Gong in Cina e che nessuna prova ha dimostrato come la donna abbia arrecato danno alla società.
Gan ha testimoniato in sua difesa, raccontando come la sua salute sia migliorata ed il suo carattere si sia elevato grazie alla pratica del Falun Gong. Ha sostenuto di non aver fatto nulla di male nel sostenere la sua fede.
Il 5 aprile 2017, prima dell'ultimo episodio, era stata condannata a quindici mesi dallo stesso tribunale di Dujiangyan.