(Minghui.org) Il 5 maggio scorso, il Senato dello Stato della Pennsylvania ha introdotto la risoluzione 98 contro il prelievo di organi attuato dal Partito Comunista Cinese (PCC). Il senatore dello Stato Vincent Hughes è il principale promotore di questa risoluzione.
La risoluzione 98 dello Stato della Pennsylvania
Il senatore della Pennsylvania Vincent Hughes, rappresentante del 7° distretto
Di seguito il testo del documento: UNA RISOLUZIONE Incoraggiare la comunità medica di questo Stato ad aumentare la consapevolezza pubblica sulle pratiche non etiche di trapianto di organi in Cina. CONSIDERANDO che il Falun Gong è una pratica spirituale incentrata sui valori chiave di Verità, Compassione e Tolleranza che mira a raggiungere il benessere fisico e spirituale attraverso la pratica di esercizi meditativi; e CONSIDERANDO che dal luglio 1999 i praticanti del Falun Gong vengono perseguitati dal Partito Comunista Cinese, come documentato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, dalla Commissione degli Stati Uniti per la libertà religiosa internazionale, da Amnesty International, da Human Rights Watch e da molte altre organizzazioni non governative; e CONSIDERANDO che la persecuzione dei praticanti del Falun Gong implica l'uso diffuso della tortura, del lavoro forzato, del lavaggio del cervello e di altri abusi nei campi extralegali di rieducazione attraverso il lavoro, nei centri di detenzione e nelle carceri; e CONSIDERANDO che i prigionieri sono costretti a sottoporsi a esami medici, esami del sangue, analisi delle urine e radiografie, nonostante siano stati torturati; e CONSIDERANDO che il sistema dei trapianti di organi in Cina non è conforme, nei percorsi di approvvigionamento di organi, ai requisiti di trasparenza e tracciabilità stabiliti dall'Organizzazione mondiale della Sanità e che la Repubblica Popolare Cinese ha impedito l'ispezione, il controllo e la verifica indipendenti o imparziali del sistema dei trapianti; e
CONSIDERANDO che la Repubblica Popolare Cinese ha attuato nel 1984 regolamenti che consentivano il prelievo di organi da prigionieri giustiziati; e
CONSIDERANDO che l'ex vice ministro della salute Huang Jiefu ha ammesso pubblicamente che oltre il novanta per cento degli organi trapiantati estratti da donatori deceduti proveniva da prigionieri giustiziati in Cina; e CONSIDERANDO che gli organi sono stati prelevati con la forza da praticanti del Falun Gong nei centri di detenzione e nelle carceri senza il consenso volontario e informato; e CONSIDERANDO che, dal 1999, sono stati detenuti più di un milione di praticanti del Falun Gong e che ne sono stati uccisi per i loro organi circa 65.000; e CONSIDERANDO che gli ospedali ricevono gli organi da queste strutture e che gli organi prelevati vengono quindi utilizzati per i trapianti; e CONSIDERANDO che i destinatari di questi trapianti sono cinesi o individui dall'estero, compresi i cittadini degli Stati Uniti; CONSIDERANDO che il governo della Repubblica Popolare Cinese continua a negare che molti organi vengono prelevati senza il consenso dei prigionieri e allo stesso tempo impedisce la verifica indipendente del suo sistema di trapianto; e CONSIDERANDO che, nel giugno 2001, il medico cinese Wang Guoqi ha testimoniato davanti alla sottocommissione per le relazioni internazionali e i diritti umani della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti che gli ospedali lavorano in collusione con le agenzie della sicurezza di Stato per prelevare organi dai prigionieri giustiziati senza il consenso scritto dei donatori e che questi trapianti sono stati e sono una lucrosa fonte di reddito; e CONSIDERANDO che, nei suoi Rapporti nazionali 2011 sulle pratiche per i diritti umani, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha dichiarato: “Gruppi di media e di advocacy all'estero e nazionali hanno continuato a segnalare casi di prelievi di organi, in particolare da praticanti del Falun Gong e uiguri”; e CONSIDERANDO che, nel maggio 2012, l'Organizzazione mondiale per le indagini sulla persecuzione del Falun Gong ha reso pubbliche trascrizioni telefoniche e registrazioni audio di conversazioni tra investigatori sotto copertura e alti funzionari del Partito Comunista Cinese, in cui diversi funzionari hanno lasciato intendere che le autorità centrali erano a conoscenza o coinvolte nel prelievo di organi dai prigionieri del Falun Gong; e CONSIDERANDO che il consenso volontario e informato è il presupposto per la donazione etica degli organi e che le organizzazioni mediche internazionali affermano che i detenuti privati della loro libertà non sono nella condizione di dare il proprio consenso; e CONSIDERANDO che la Repubblica Popolare Cinese non ha ufficialmente abrogato le disposizioni attuate nel 1984 che consentono il prelievo di organi da prigionieri giustiziati; pertanto, in Cina, l'uso di organi da prigionieri giustiziati rimane legale; e CONSIDERANDO che tra il 1999 e il 2004, parallelamente all'inizio della persecuzione del Falun Gong, il numero di trapianti a livello nazionale ufficialmente riportato in Cina è triplicato; e CONSIDERANDO che il 1° gennaio 2015 il dottor Huang Jiefu, attuale copresidente del Comitato per i trapianti e gli organi umani della Commissione nazionale per la salute e la pianificazione familiare, ha affermato che la Cina avrebbe smesso di procurarsi organi dai prigionieri giustiziati, ma che nessuna agenzia ufficiale della Repubblica Popolare Cinese ha rilasciato questa dichiarazione né l'affermazione di Huang è stata verificata da ricercatori indipendenti; e CONSIDERANDO che i funzionari cinesi hanno riclassificato i prigionieri del braccio della morte come “cittadini comuni” con il diritto di donare i loro organi, sebbene l'uso di organi di prigionieri per il trapianto sia specificamente vietato dalle organizzazioni mediche internazionali; e CONSIDERANDO che nel maggio 2016 Huang Jiefu ha annunciato tramite i media statali che la Cina aumenterà il numero dei centri trapianti da 169 a 300 nei prossimi cinque anni; e CONSIDERANDO che stando all'ultima ricerca si stima che la Repubblica Popolare Cinese esegua molti più trapianti di organi ogni anno rispetto alla cifra ufficialmente indicata da essa, ovvero 10.000, e comunque più di qualsiasi altro Paese al mondo, nonostante abbia pochi donatori volontari; e CONSIDERANDO che, secondo prove aggiornate, si stima che ogni anno in Cina si eseguano tra 30.000 e 100.000 trapianti senza fonti di organi identificate; e
CONSIDERANDO che prove aggiornate suggeriscono che dal 2001 potrebbero essere stati uccisi per i loro organi fino a un milione e mezzo di praticanti del Falun Gong; e CONSIDERANDO che, nel 2015, il rapporto annuale della Commissione degli Stati Uniti sulla libertà religiosa internazionale ha nuovamente elencato la Cina come “Paese di particolare preoccupazione” a causa delle gravi violazioni dei diritti umani e delle pratiche illegali di prelievo di organi, affermando che “i praticanti del Falun Gong imprigionati sono particolarmente presi di mira”; e CONSIDERANDO che nel 2015 e nel 2016 la Commissione esecutiva del Congresso sulla Cina ha condannato le pratiche non etiche di prelievo forzato di organi in corso in Cina; e CONSIDERANDO che, nel giugno 2016, la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato la risoluzione 343 della Camera esprimendo preoccupazione per l'approvvigionamento di organi da parte della Cina da prigionieri di coscienza non consenzienti, che includono “un consistente numero di praticanti del Falun Gong e membri di altri gruppi di minoranze religiose ed etniche”; e CONSIDERANDO che la pratica di prelevare organi dai detenuti costituisce una violazione delle linee guida sull'etica medica; e
CONSIDERANDO che l'uccisione di prigionieri allo scopo di vendere i loro organi per il trapianto è una violazione intollerabile del diritto fondamentale alla vita; sia quindi DECISO che il Senato della Pennsylvania chieda al governo della Repubblica Popolare Cinese di porre immediatamente fine alla pratica del prelievo forzato di organi da tutti i prigionieri, in particolare dai praticanti del Falun Gong e dai membri di altre minoranze religiose ed etniche; e sia inoltre DECISO che il Senato della Pennsylvania chieda al governo della Repubblica Popolare Cinese di aumentare la responsabilità e la trasparenza nel sistema dei trapianti di organi e punire i responsabili degli abusi; e sia inoltre DECISO che il Senato della Pennsylvania faccia appello al governo degli Stati Uniti affinché introduca un divieto per ogni ospedale universitario degli Stati Uniti di formare medici cinesi in chirurgia dei trapianti fino a quando la Repubblica Popolare Cinese non faciliterà ispezioni indipendenti e imparziali delle sue infrastrutture adibite ai trapianti; e sia inoltre DECISO che il Senato della Pennsylvania suggerisca al governo degli Stati Uniti di emanare una legislazione che vieti ai cittadini statunitensi di ricevere organi all'estero dove l'approvvigionamento di organi non è trasparente e tracciabile secondo le linee guida accettate a livello internazionale; e sia inoltre DECISO che il Senato della Pennsylvania solleciti il governo degli Stati Uniti ad avviare un'indagine completa e trasparente sulle pratiche di trapianto di organi nella Repubblica Popolare Cinese; e sia inoltre DECISO che il Senato della Pennsylvania inviti il governo degli Stati Uniti a vietare l'ingresso nel Paese a qualsiasi medico coinvolto in operazioni non etiche di approvvigionamento di organi o trapianti che abbiano utilizzato organi prelevati da prigionieri viventi in Cina; e sia inoltre DECISO che il Senato della Pennsylvania richieda alla comunità medica di questo Stato di mettere in guardia i pazienti dal recarsi in Cina per procurarsi organi per interesse personale; e sia inoltre DECISO che il Senato della Pennsylvania incoraggi la comunità medica di questo Stato a contribuire ad aumentare la consapevolezza pubblica delle pratiche non etiche di trapianto di organi in Cina; e sia inoltre DECISO che copie di questa risoluzione siano trasmesse al Presidente degli Stati Uniti, al Vice Presidente degli Stati Uniti e al Segretario di Stato degli Stati Uniti e a ciascun membro del Congresso della Pennsylvania.