(Minghui.org) Il 19 aprile scorso una donna di settantadue anni residente a Pechino è stata processata dal tribunale del distretto di Chaoyang per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 17 aprile 2019 la signora Gu Xiaohua è stata arrestata. La polizia ha saccheggiato la sua abitazione, confiscato tutti i suoi libri del Falun Gong ed una dozzina di telefoni cellulari. Il 18 luglio successivo gli agenti hanno sottoposto il suo caso alla procura del distretto di Chaoyang. Il 9 gennaio dello scorso anno il procuratore l'ha incriminata ed ha trasferito il suo caso al tribunale distrettuale di Chaoyang.
Per più di un anno il centro di detenzione del distretto di Chaoyang non ha permesso al suo all'avvocato di farle visita. Quest’ultimo ha richiesto più volte al tribunale di rilasciare Gu su cauzione, ma il giudice ha rifiutato.
La praticante ha insistito sul fatto che non ha violato nessuna legge nel praticare il Falun Gong e si è rifiutata di indossare catene o manette durante l'udienza, che ha avuto luogo nel centro di detenzione. Al suo avvocato non è stato permesso di difenderla in tribunale.
Dall'inizio della persecuzione Gu è stata ripetutamente perseguitata per la sua fede. Nel gennaio 2002 è stata condannata ad un anno e mezzo di lavori forzati, nel novembre 2005 a quattro anni e nel febbraio 2009 le sono stati dati altri due anni e mezzo di lavori forzati.
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