(Minghui.org) Sun Simiao, uno dei più grandi medici cinesi della storia, visse 141 anni e lasciò un’eredità degna di grande ammirazione.
Sebbene nella sua vita abbia attraversato quattro dinastie, non era interessato alla fama o alle ricchezze materiali. L’imperatore Xuan dello Zhou settentrionale (578-579) e l’imperatore Jing dello Zhou settentrionale (579-581) gli proposero entrambi il titolo di ufficiale; l’imperatore Wen del Sui (581-604) lo convocò per riconoscergli il dottorato imperiale (guozi boshi), ma lui rifiutò.
“Tra cinquant’anni emergerà un grande saggio e io lo aiuterò a salvare la gente” - diceva spesso Sun Simiao a chi gli stava vicino.
Quando l’imperatore Taizong della dinastia Tang (626-649) salì sul trono, invitò Sun a corte. Impressionato dal suo contegno raffinato e l’aspetto giovanile, l’imperatore gli disse: “Grazie a te, so che il Dao è davvero ammirevole, e che esistono esseri celesti come Xian Men e Guang Chengzi”. Gli offrì posizioni d’alto rango, ma Sun rifiutò dicendo che lui voleva solo perseguire il Tao e salvare le persone.
Per tutta la sua vita, Sun coltivò la virtù e salvò le persone con le sue abilità di medico. Considerando la vita umana un tesoro inestimabile, intitolò due dei suoi libri “Qianjin Yaofang” (Formule essenziali per le emergenze - che valgono mille pezzi d’oro) e “Qianjin Yifang” (Un supplemento alle Formule essenziali per le emergenze - che valgono mille pezzi d'oro).
“Se una persona non coltiva la virtù con un buon comportamento, la longevità rimarrà fuori dalla sua portata anche se prende la migliore medicina e i migliori integratori”- ha scritto Sun nel libro “Qianjin Yaofang”. Ed ha commentato: “Quando una persona continua a seguire il Tao e accumula virtù, avrà benedizioni senza invocarle e longevità senza inseguirla”.
Un incontro con i ladri
Durante gli ultimi anni della dinastia Sui, la società era nel caos, erano scoppiate guerre ma Sun continuò a viaggiare e a curare pazienti.
Una volta si recò a Jiujiang (nell'attuale provincia del Jiangxi), dove si imbatté in una banda di ladri. Pensando che fosse una spia, lo legarono e lo portarono dal capo banda.
“Non sono una spia. Sono un medico di settant’anni”- spiegò Sun.
Si sorpresero tutti, visto che sembrava averne solo trenta o quaranta di anni. “Sei un essere divino?” chiese il capo dei ladri. Tuttavia, gli chiese di rimanere e di prendersi cura del resto della banda e delle loro famiglie.
Anche se in linea di massima il capo dei ladri era rispettoso dei medici, comunque si vantava: “Le persone come me sono talmente forti che non hanno bisogno di medici”.
Sun gli chiese: “Hai la sensazione di avere il petto e l’addome gonfi? Le tue feci sono secche e devi urinare spesso? Hai insonnia, un sapore amaro in bocca al mattino e gengive sanguinanti?”
Il capo dei ladri rimase scioccato nel sentire i suoi sintomi elencati così accuratamente che capì subito che Sun non era un medico ordinario.
Un “fratello di sangue” del capo banda era gravemente malato. Un ingrediente basilare di cui Sun aveva bisogno per curarlo era il ginseng, ma non cresceva sulla montagna e bisognava andare altrove a procurarlo.
Dopo che Sun glielo spiegò, il capo dei ladri si affrettò a dire: “Andiamo a rubarne un po'”.
Sun gli chiarì: “No, non possiamo farlo! Non è permesso fare cose cattive neanche per salvare la vita di qualcuno”.
Poiché i ladri non avevano abbastanza denaro per acquistare qualcosa di così costoso come il ginseng, Sun si offrì di lasciare la montagna per trovare il modo di procurarsene un po'”.
Il capo dei ladri preoccupandosi che non sarebbe tornato, mandò una persona con lui e impose a Sun di tornare entro sei giorni. Poiché lo facevano per salvare una vita, Sun promise che sarebbero tornati in tempo.
Alla base della montagna c’era un negozio di medicina cinese che vendeva il ginseng. Sun chiese al proprietario se poteva curare i pazienti nel negozio per tre giorni, in cambio di tre tael di ginseng (circa 100 grammi). Il proprietario chiamò un commesso per testare le capacità di Sun, il quale, gli elencò i sintomi che aveva da tre anni: lo stomaco freddo e la sensazione di averlo pieno; il commesso confermò. Impressionato dalla sua abilità, il proprietario prolungò a otto, i giorni che Sun avrebbe dovuto curare i pazienti o non avrebbe avuto il ginseng. Pensando alla scadenza dei sei giorni, Sun propose di fare gli straordinari e che avrebbe completato in sei, gli otto giorni di lavoro. Se non fosse riuscito a finire, sarebbe tornato in seguito. Promettendolo disse: “Una volta che un uomo dà la sua parola, non può riprenderla”. Il proprietario accettò.
Dopo che Sun iniziò a curare i pazienti, arrivò sempre più gente con ogni tipo di problema di salute. In tre giorni, il negozio aveva già incassato di più che negli ultimi sei mesi; poiché le persone arrivavano in continuazione, chiudeva molto tardi e Sun era molto stanco, ma continuò a lavorare. Il proprietario guadagnò così tanto denaro che per conservarlo dovette infilarlo dentro dei grossi sacchi.
Sei giorni dopo Sun tornò alla montagna con tre tael di ginseng. Il capo banda avuta la notizia, gli offrì una ricompensa. Il paziente prese la medicina e migliorò immediatamente. Sun ringraziò ma rifiutò la ricompensa dicendo che voleva solo lasciare la montagna e andare a trovare il capo della prefettura. Il capo dei ladri, commosso dall’etica di Sun, accettò.
Era ammirevole che, durante un’epoca di caos, Sun potesse continuare a curare i pazienti come al solito. Inoltre, grazie al suo comportamento, insegnò ai ladri ad essere buoni e a non rubare, e la gente del posto beneficiò degli effetti miracolosi della medicina cinese. Le parole di Sun sulla preziosità della vita umana si riflettevano nelle sue azioni, influenzando così tutte le persone coinvolte: il capo dei ladri, gli altri elementi della banda e le loro famiglie, il proprietario del negozio e gli abitanti del villaggio. Tale gentilezza e sacrificio erano quasi senza precedenti.
Un grande medico si impegna ed è sincero
Sun ha praticato per oltre vent’anni nella zona di Jiaozuo (nell’attuale provincia dell’Henan).
Abitava in un’umile dimora nel villaggio, metteva una scrivania all’ingresso, faceva sedere il paziente dall’altra parte della scrivania, di fronte a lui. Faceva pagare solo una piccola tassa per coprire il costo della medicina. Se qualcuno era povero, non gli chiedeva nulla e lo curava gratuitamente.
Oltre a far pagare il minimo, Sun non rideva né parlava ad alta voce davanti ai suoi pazienti. “Quando una persona soffre, tutta la famiglia è infelice. Inoltre, un paziente potrebbe avere un dolore costante. Se un medico è presuntuoso, si diverte ed è noncurante, sia l’umanità che il divino troveranno che questo comportamento è inaccettabile”.
Man mano che la fama di Sun cresceva, molte persone andavano a cercarlo per essere curate. Per facilitare i pazienti che dovevano percorrere lunghe distanze, spesso rimaneva nello stesso posto per un po' di tempo, poi si spostava . In questo modo potevano beneficiarne più persone.
In un articolo intitolato “Un grande medico si impegna ed è sincero”- Sun scrisse:
“Quando un grande medico cura la malattia, deve essere calmo e determinato, senza alcun desiderio o perseguimento. Giura di salvare tutti con grande compassione, indipendentemente dal livello sociale, dalla ricchezza, dall’età, dalla professione, dal feudo, dalle amicizie, dall’etica o dall’intelligenza della persona. Cioè, tutti dovrebbero essere trattati allo stesso modo, proprio come un parente stretto”.
Ha anche scritto: “La vita umana è preziosa e vale mille pezzi d’oro (qianjin). Se uno può salvare una vita con una prescrizione, il merito è superiore". I suoi libri avevano quindi tutti ‘qianjin’ nel titolo. Ha anche dato l’esempio scrivendo le prescrizioni per trattare le malattie comuni su una stele vicino alla sua residenza. In questo modo, la gente poteva farvi riferimento gratuitamente.
La cultura tradizionale cinese si concentrava sui valori morali e sul rispetto del divino. L’idea di Sun che la salute e la felicità derivino dalla virtù veniva spiegato ulteriormente, lasciando un’eredità duratura per le generazioni future.