(Minghui.org) Saluti, Maestro. Saluti, amici praticanti. Sono una praticante vietnamita che attualmente vive nel Regno Unito.Nel 2015 ho iniziato a praticare la Falun Dafa.

Dopo aver attraversato diverse prove di vita e morte e aver visto molti praticanti abbandonare la Falun Dafa a causa delle tribolazioni fisiche, sono stata incoraggiata a scrivere questa condivisione ed il processo per superare quelle prove. Credo che la cosa più importante sia in che modo aiutiamo e sosteniamo gli altri praticanti che stanno attraversando gravi tribolazioni.

Lo scorso ottobre, ho affrontato la più grande tribolazione da quando coltivo. Sono arrivata a capire che era stata organizzata dalle vecchie forze, che volevano uccidermi usando i crimini che avevo commesso nelle vite passate.

Prima, di questa tribolazione ne ho avuto un’altra. Avevo i sintomi influenzali: mal di testa e dolori in tutto il corpo, come se fossi trafitta da migliaia di aghi. L’ho semplicemente rifiutata, ed è passata in un giorno. Anche se ero ancora molto debilitata nel fisico, ho fatto del mio meglio per stare di turno, come al solito, davanti all’ambasciata cinese. Io seguo solo le predisposizioni del Maestro, [il Maestro Li Hongzhi, il fondatore della Falun Dafa] non ne accetto nessun’altra.

Dopo il mio turno all’ambasciata, sono andata a casa ed ho iniziato a studiare la Fa da sola. Improvvisamente, ho avuto le vertigini e sono svenuta. Non riuscivo né a sentire e neppure avevo il controllo, avevo quasi perso la mia coscienza principale. Ho chiesto al Maestro di darmi la forza: “Maestro, per favore aiutami! Seguirò solo le tue disposizioni”.

Ero come tra due dimensioni: una la vedevo come un film alla televisione. Mi sono vista in una vita precedente: ero un uomo cattivo, ma c'era una donna che mi amava profondamente (la donna ora è un praticante maschio mentre io sono femmina) e ne ho approfittato; poi mentre veniva torturata e moriva davanti a me, la guardavo senza far nulla. Avrei potuto salvarla se avessi voluto, invece sono rimasto in silenzio e mi sono divertito a vederla morire.

Ero in preda al panico quando ho visto accadere quelle cose terribili alla donna, e il dolore che sentivo attualmente era esattamente quello che lei aveva sopportato in passato. Avevo il cuore talmente oppresso che credevo mi si sarebbe spezzato. Mi sono resa conto che stavo pagando il karma per le cattive azioni commesse in precedenza.

Fortunatamente è apparso il Maestro; mi ha guardata direttamente senza dire una parola. Sapevo che stava sopportando molto karma per me, risvegliando la mia coscienza principale e dandomi pensieri più retti.

Ho pensato: “Io sono una praticante della Dafa che aiuta il Maestro a salvare gli esseri umani. Non accetterei mai di rinunciare alla mia vita per pagare quei crimini. Devo rimanere viva”.

Nella dimensione di questo mondo materiale, attorno c’erano praticanti che inviavano pensieri retti. Esattamente non sapevo cosa mi succedeva intorno. In seguito mi hanno raccontato che avevo le convulsioni, vomitavo, urlavo e piangevo in continuazione.

Un praticante (con il quale avevo una stretta connessione) mi ha raccontato che mentre teneva le mie mani ha sentito che sono diventate fredde due volte, come la temperatura del corpo di una persona quando è morta. Nella sua mente è apparso il mio funerale e le diverse incombenze di cui bisognava occuparsi in quei casi. Rifiutava totalmente l’idea e aveva un solo pensiero retto: “Dovevo restare”. In effetti, per due volte ho quasi accettato la predisposizione delle vecchie forze a causa del dolore e dei sensi di colpa.

Non sappiamo quante cose cattive abbiamo fatto nelle vite precedenti, ma le vecchie forze usano i nostri crimini passati per interferire nell’aiutare il Maestro a salvare le persone. Ci fanno sentire sottilmente in colpa per i nostri crimini passati e accettano le nostre attuali tribolazioni. Questo può sembrare ragionevole, ma è sbagliato.

L’apparizione del Maestro ha rafforzato la mia fede in Lui e nella Fa. Il nostro sentiero di coltivazione include la rimozione di tutti gli attaccamenti ordinari. Il Maestro ha già sopportato molto karma per noi, per permetterci di coltivare. Quando abbiamo delle difficoltà, il Maestro le usa per farci illuminare alle verità più elevate, mentre le vecchie forze ci conducono verso una trappola per toglierci la vita. Quindi, dobbiamo mantenere retti i nostri pensieri e discernere la disposizione del Maestro dalla trappola del male.

Non importa quali crimini abbiamo commesso in passato o persino in questa vita, prima di intraprendere la coltivazione, ora noi siamo praticanti della Dafa, e la nostra missione è soltanto quella di coltivare bene (rimuovere gli attaccamenti) e aiutare il Maestro a rettificare la Fa. Io credo che se noi trapassassimo presto a causa dell’apparente karma di malattia, quella non sarebbe assolutamente la disposizione del Maestro.

Perciò, il primo pensiero retto è molto importante, potrà decidere se vivremo o moriremo. Questo è particolarmente vero nei momenti più dolorosi. Quando si è deboli, quando la nostra coscienza principale non è abbastanza forte suggerisco di tenere a mente un solo pensiero retto: “Ho bisogno di rimanere vivo e chiedere aiuto al Maestro”. Questo pensiero è molto semplice e puro, ma è il più forte. Mantenendo questo pensiero retto, significa che stiamo rifiutando totalmente il piano del male e che crediamo nel Maestro.

Alcuni praticanti potrebbero dire che il Maestro ci dice sempre di guardarci dentro, che se succede qualcosa, dovremmo cercarne la causa guardandoci dentro e scoprire le nostre mancanze. Sono completamente d’accordo. Ma trovandoci tra la vita e la morte, la nostra coscienza principale e il fisico potrebbero essere troppo deboli per cercare gli attaccamenti. In ogni caso, dovremmo evitare la trappola di sentirsi colpevoli e accettare la pianificazione del male.

Quando avremo superato il momento più critico, e il nostro corpo fisico si sarà un po' ripreso, la nostra coscienza principale sarà più chiara, allora troveremo e rimuoveremo gli attaccamenti nascosti nel profondo.

Alcuni giorni dopo i momenti più difficili, nel mio casonon riuscivo ancora a mangiare e un’amica praticante mi dissetava con un cucchiaio poiché non potevo muovermi, avevo dolori in tutto il corpo e difficoltà a respirare. Una volta, quando la mia mente non era ancora lucida, ho visto il cielo attraverso la finestra, era bellissimo, blu: avrei voluto lasciare il corpo fisico e andarmene in cielo.

Improvvisamente, una forza mi ha sollevata e spostata dall’altra parte del letto, dove non si poteva più guardare il cielo; la mente è diventata più razionale e mi son detta: “Devo restare. Non ho ancora completato la mia missione e adempiuto ai miei voti”. Credo che sia stato il Maestro a tirarmi su, perché in quel momento non potevo muovermi ed ero in crisi respiratoria. Come avrei potuto girarmi da sola? Solo il Maestro poteva aiutarmi!

Ho realizzato che le vecchie forze mi avevano teso una trappola con la prospettiva di darmi sollievo.

Dopo che il dolore nel corpo fisico si è placato e la mia coscienza principale è diventata forte, ho trovato il mio attaccamento. Non avevo provato alcuna compassione per quel praticante (la donna nella vita precedente). Ho sempre sentito che la vita era ingiusta e mi chiedevo perché mi trattasse in modo strano e rifiutasse la nostra amicizia. Lo vedevo come il mio partner nel crimine, ma spesso mi trattava male senza una ragione apparente. Pertanto, mi arrabbiavo facilmente e non avevo compassione per lui.

La causa principale era che gli avevo fatto del male in una vita passata. Ho potuto vedere la ragione e rimuovere il mio attaccamento. Ora che sono una praticante della Dafa, non dovrei più avere l’attaccamento alle emozioni e dovrei trattare tutti con grande compassione, anche se mi avessero fatto un torto o se stessi ripagando i debiti karmici.

Come sosteniamo gli altri praticanti nelle tribolazioni

Sono stata proprio fortunata, perché è grazie alla disposizione compassionevole del Maestro, che ho potuto ascoltare mia madre che raccontava come aveva aiutato un praticante a superare una tribolazione. Quel praticante aveva un cancro ai polmoni allo stadio terminale e il medico gli aveva già detto che non c’era speranza.

Mia madre gli ha detto: “Non dovresti ascoltare gli altri praticanti che ti consigliano come trovare gli attaccamenti. Quello di cui hai bisogno ora è credere nel Maestro e aggrapparti al pensiero retto che devi rimanere, non importa come. Se vai in ospedale o fallisci un test di xinxing, va bene. Il Maestro ci darà altre possibilità per fare meglio, ma dobbiamo mantenere il nostro corpo fisico per avere un’altra possibilità”.

Lei ha detto che, quando la maggior parte dei praticanti viene ad aiutarci, dicono: “Devi studiare di più la Fa per trovare i tuoi attaccamenti”. Ci deve essere qualcosa che hai fatto di male per avere questa tribolazione. Devi inviare pensieri retti per rimuovere tutti i tuoi attaccamenti”; e così via. Il consiglio è giusto, ma dobbiamo considerare se può essere utile o meno nel caso in cui il praticante sia debole, perché potrebbe seguire i sensi di colpa che lo condurrebbero nella trappola delle vecchie forze.In quel caso la mente non sarebbe abbastanza forte.

Dopo aver ascoltato i consigli di mia madre, quel praticante ha acconsentito ad usare un respiratore e si è sentito meglio, dopo qualche giorno ha cominciato a studiare la Fa e a fare gli esercizi. Poi sorprendendo tutti ha lasciato l’ospedale ed in seguito ha spiegato che dopo aver ascoltato la condivisione di mia madre, si è sentito alleggerito dai sensi di colpa e così ha accettato il respiratore: “Perché il mio pensiero era cheprima dovevo respirare, e poi avrei potuto studiare la Fa”, ha commentato.

Mia madre sosteneva che, dato che era lui ad avere la tribolazione, gli altri praticanti avrebbero dovuto solo inviare pensieri retti e mantenere saldo il pensiero: “Deve rimanere”. Ha detto che, anche se potessimo vedere i suoi attaccamenti, la prima cosa che dovremmo fare è rifiutarli completamente. Potremmo condividere con lui in modo compassionevole e positivo, in modo che possa rimuovere i suoi attaccamenti attraverso la coltivazione, e dovremmo incoraggiarlo senza farlo sentire in colpa o farlo scivolare in un atteggiamento mentale negativo.

Mia madre ha condiviso questa esperienza con me proprio prima che affrontassi la tribolazione. Sapevo che quella era la disposizione del Maestro per aiutarmi a mantenere i miei pensieri retti, sia che avessi lamentechiara o meno.

Ho veramente apprezzato gli altri praticanti che mi hanno aiutata in quegli istanti. Tuttavia, non avevano nessuna esperienza precedente di aiuto verso un praticante in tribolazione. Perciò non riuscivano a calmarsi e continuavano a chiedermi cosa avessi fatto di sbagliato che potesse aver causato la mia tribolazione.

Anche se dopo aver ascoltato la condivisione di mia madre, mi ero preparata mentalmente,quando non ero forte, il senso di colpa mi attanagliava e le lacrime scorrevano in continuazione, tanto chequasi accettavo i miei crimini passati ed entravo a far parte del piano delle vecchie forze. Fortunatamente, il Maestro ha fatto in modo che un praticante vietnamita mi portasse a casa sua e si prendesse cura di me senza fare domande.

Era un nuovo praticante. Non voleva sapere quale fosse la mia tribolazione e quale potesse essere la ragione. Ha agito in base al suo cuore puro e voleva solo prendersi cura delle persone.

In seguito, ho capito che il modo migliore per aiutare i praticanti in una tribolazione è quello di mantenere un pensiero retto, mantenere quel semplice pensiero, aiutarli a prendersi cura, studiare la Fa insieme, ecc.

Il Maestro ha detto: “… se proprio non riuscite ad avere dei buoni pensieri, almeno non dovreste averne di cattivi”. (Quinta lezione; Zhuan Falun)

Mi sono illuminata sul fatto che non dovremmo pensare agli errori che può aver commesso il praticante.

Anche aiutare gli altri praticanti fa parte della nostra coltivazione. In altre dimensioni, stiamo combattendo il male insieme per mantenere la nostra vita al fine di aiutare il Maestro a salvare le persone. Se riuscissimo a mantenere un pensiero retto forte, questo sarebbe molto efficace, potrebbe essere la cosa migliore da fare.

Chiedere aiuto quando serve

Ci siamo resi conto che alcuni praticanti che ci hanno lasciato, nonhanno chiesto aiuto per eccesso di premura e per evitare di far perdere tempo agli altri praticanti. Questo è apparentemente molto giusto, ma da quanto ho capito, è difficile che quegli sforzi ottengano un buon risultato.

Il pensiero di far perdere tempo è una forma di sentimentalismo verso gli altri praticanti che dovremmo eliminare. Tutto è pianificato dal Maestro e chi può venire incontro per aiutare, fa parte del Suo piano. Dovremmo apprezzarlo e mantenere i pensieri retti insieme per superare la prova. È un modo di cooperare per respingere il piano delle vecchie forze.

Si insinuano in modo molto sottile; superficialmente si potrebbe pensare di non voler occupare il tempo degli altri praticanti, e che siamo brave persone perché pensiamo prima agli altri. Ma guardando razionalmente la questione, le vecchie forze potrebbero usare la nostra emotività per impedirci di lavorare insieme.

Perciò vorrei ricordare che se avessimo bisogno di aiuto, dovremmo semplicemente accettarlo, pensare meno e accettare il sostegno degli amici praticanti per superare la prova insieme. In questo modo potremmo seguire le disposizioni del Maestro e non rinunciare al sostegno degli altri praticanti.

In conclusione, noi tutti sappiamo che ora è la fine della fine, e le vecchie forze sono deliranti e stanno danneggiando questo Universo e la Dafa. Molti praticanti se ne sono andati a causa di tribolazioni fisiche come il cancro. Quella è la disposizione delle vecchie forze. Il Maestro non avrebbe mai voluto che ce ne andassimo con una tribolazione di malattia, perché noi siamo praticanti della Dafa. Se fallissimo la prova e andassimo in ospedale, sarebbe giusto, non dovremmo sentirci in colpa; poiché ciascuno di noi è a un livello diverso, anche il modo in cui rispondiamo alle prove può essere differente.

Se andassimo in ospedale, dovremmo sempre ricordare di essere praticanti della Dafa e che se non superiamo un esame, dovremmo prenderlo come una lezione per fare meglio la prossima volta. Se crediamo nella Dafa, il Maestro ci darà un'altra possibilità. Non dovremmo deprimerci né pensare negativo poiché con quella mentalità non potremmo superare la prova.

Anche per i praticanti che hanno tradito la Dafa durante la persecuzione, il Maestro ci dà ancora più possibilità di fare meglio. Perciò, come veri praticanti della Dafa, noi dovremmo seguire il Maestro e onorare i nostri voti.

Per favore, segnalate qualsiasi cosa delle mie condivisioni che non sia in linea con la Fa.