(Minghui.org) Una mattina, circa due settimane fa, improvvisamente non riuscivo a sollevare la mano destra quando sono andata ad accendere il computer per scrivere un articolo. Sentendo un forte dolore, non riuscivo a controllare il mio braccio. Ho pensato ai sintomi dell’emiplegia (paralisi o debolezza in un lato del corpo), ma ho subito negato il pensiero. Tuttavia, non potevo ancora alzare la mano destra.
Poi mi è venuta l’idea di usare la mano sinistra per sollevare la mano destra. Mi sono allarmata chiedendomi da dove venisse quell’idea. Un pensiero così sbagliato sembrava un’esca per farmi accettare che solo la mia parte sinistra fosse funzionale. Una volta realizzato il trucco, sono riuscita ad alzare un po’ il braccio destro. Mi sono resa conto di aver fatto i passi giusti e di aver individuato le disposizioni delle vecchie forze.
Ho acceso lentamente il computer, continuando a sopportare il dolore al braccio. Ricordavo costantemente a me stessa di non lasciare alle vecchie forze alcuna opportunità di perseguitarmi. Allo stesso tempo, sentivo che le vecchie forze hanno cominciato a ritirarsi a poco a poco. Dopo avere ripetutamente negato le loro disposizioni, ho finalmente finito l’articolo in tempo e poi ho partecipato allo studio di gruppo alle 8:30 del mattino.
Alla fine della giornata, anche se il braccio mi faceva ancora male, ero molto eccitata e pronta a raccontare a mia figlia dell’episodio di oggi dove mi sono comportata con pensieri e azioni rette. Alla fine mi ha chiamato la sera dopo aver finito di lavorare. Le ho raccontato di come avessi superato le difficoltà e cosa avevo imparato dall’esperienza. Aspettavo di sentirla complimentarsi con me, invece mi ha solo detto: “Mamma, pensi troppo”.
La sua risposta non mi è sembrata un complimento. Pensavo di aver capito male. Mia figlia mi ha spiegato che anche lei aveva avuto dei sintomi di malattia la settimana prima. All’inizio le faceva male lo stomaco, ma ha pensato: “Non voglio che mi faccia male lo stomaco”. Il dolore ha cessato. Poi è andata al lavoro, ma le faceva male la gamba e zoppicava. Così ha pensato: “Non voglio che la gente mi veda zoppicare, non va bene”. Il dolore alla gamba era sparito immediatamente. Mi ha detto che queste comprensioni sono tutte basate sulla Fa.
Mia figlia ha descritto le sue esperienze senza enfasi, così mi sono vergognata di avere gli attaccamenti allo zelo, all’ostentazione e al desiderio di riconoscimento.
Sono grata al Maestro Li per aver esposto i miei attaccamenti con le parole di mia figlia. Il Maestro mi ha purificata passo dopo passo. Continuerò a coltivare e a purificarmi, perché un praticante della Dafa non dovrebbe essere attaccato al proprio ego.