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Pechino: Praticante del Falun Gong sporge denuncia contro i servizi penitenziari per gli abusi subiti nella prigione di Qianjin

18 Ago. 2021 |   Di un corrispondente di Minghui a Pechino, Cina

(Minghui.org) Qin Wei, artista residente a Pechino, è stato arrestato dalla polizia in borghese del distretto Haidian della sua città nel maggio 2016 per aver distribuito copie dei Nove commentari sul Partito Comunista. Dopo che il suo appello è stato rifiutato, l’hanno condannato a due anni e mezzo di carcere, da scontare nella prigione di Qianjin.

Il 15 aprile di quest'anno, Qin ha ricevuto una lettera dall'ufficio dell'amministrazione penitenziaria della sua città: vi si dichiarava che grazie ad una nuova "Campagna di riforma" del sistema legale e penitenziario, come ex detenuto, poteva presentare reclami contro i funzionari che avevano violato la legge.

Qin Wei

Il 15 giugno, quindi, Qin ha denunciato: Liu Guanghui, direttore della prigione di Qianjin; Liu Gang, sovrintendente del terzo reparto e Yao Yiping, capo squadriglia. È stato confermato che le sue lettere sono state ricevute dal dipartimento competente.

Secondo Qin, nel settembre 2017, mentre era incarcerato nel terzo reparto della prigione di Qianjin, è stato sottoposto a vari metodi di tortura. Su ordine del direttore Liu Guanghui, per un mese e mezzo poteva dormire solo due o tre ore ogni notte e subiva limitazioni nel bere acqua, usare il bagno e lavarsi.

Per impedire a Qin di dormire, i detenuti che erano incaricati di controllarlo usavano uno sgabello per colpirlo ogni volta che chiudeva gli occhi e, quando era troppo stanco per restare sveglio, due persone lo trascinavano e lo facevano correre. Altri gli pizzicavano la schiena e le braccia, lasciandogli molti lividi, il caposquadra Yao Yiping gli ha spruzzato acqua al pepe in viso.

A Qin è stato anche negato il diritto di vedere il procuratore della prigione e gli avvocati o di presentare ricorso. I seguenti sono alcuni incidenti che Qin ricorda.

Direttore: "Ti stiamo perseguitando secondo la legge"

Il sovrintendente del terzo reparto, Liu Gang, ha detto a Qin: "Secondo un documento firmato da Xi Jinping (l'attuale presidente del Partito Comunista Cinese), il tuo diritto di appellarti, di vedere un avvocato o il procuratore della prigione, di vivere e stare in salute, sono stati tutti revocati.

Qin ha chiesto: "Posso vedere questo documento?”.

Liu Gang gli ha risposto che solo i funzionari di livello elevato avevano accesso al documento, ed ha aggiunto di averlo solo letto, ma che non gli è stato permesso di conservarlo.

“Quindi questo locale è un posto speciale dove voi potete torturarmi senza alcuna conseguenza legale?" Ha chiesto Qin.

"Sì."

"Avete una sorveglianza video ventiquattr’ore su ventiquattro?" ha chiesto Qin.

"Questo magazzino è videosorvegliato e trasmette: al distretto della prigione, all'amministrazione della stessa, al dipartimento di giustizia di Qinhe e all'ufficio di polizia di Pechino. Quello che hai subito qui viene condotto e monitorato dai sistemi giudiziari a tutti i livelli, il nostro lavoro è approvato da Xi Jinping", ha risposto Liu Gang.

Il direttore della prigione Liu Guanghui è andato nella stanza due volte. Ha detto al sovrintendente Liu Gang: "Puoi usare i manganelli elettrici per dargli la scossa quando vuoi, ti dò il permesso di farlo in qualsiasi momento, questa si chiama persecuzione a norma di legge". Poi si è rivolto a Qin e ha detto: "Ti stiamo perseguitando in accordo con la legge".

Quando Qin ha fatto notare a Liu Gang che stava violando la legge, questi gli ha detto: "Ho negato di averti molestato in passato, ma ora ammetto che sto davvero violando la legge e che ti sto davvero perseguitando".

"Non hai paura che ti denunci quando esco?" ha chiesto Qin.

Liu Gang ha riso: "Sento che il Partito Comunista Cinese è piuttosto forte, se stesse per cadere non oserei infrangere la legge e fare quello che sto facendo ma troverei qualcos'altro da fare".

Sovrintendente: "A dire la verità, la polizia, il procuratore e il tribunale sono tutti coinvolti"

Qin ha chiesto di vedere il magistrato della prigione. "Di cosa vuoi parlargli?" ha chiesto il capo squadriglia Yao Yiping.

"Voglio denunciare che mi è stato negato il diritto di vedere un avvocato e di appellarmi, voglio anche denunciare che mi state torturando e state consapevolmente infrangendo la legge", ha detto Qin.

"Non possiamo permetterti di vederlo, a dire la verità la polizia, il procuratore ed il tribunale sono tutti coinvolti", ha detto il sovrintendente Liu Gang e ha continuato: "La videosorveglianza trasmette direttamente all'ufficio di polizia di Pechino, possono vedere tutto in tempo reale. Sostieni che la tua salute e i tuoi diritti sono violati, tutto questo è riconosciuto e acconsentito da ogni livello del sistema, noi lo stiamo solo applicando".

Yao Yiping ha anche detto a Qin: "Il procuratore della prigione è ha conoscenza di tutto quello che ti stiamo facendo, ho dato io l'ordine ai detenuti di picchiarti, sono io il responsabile.

Capo squadrone: “Se vuoi vedere un avvocato, devi prima scrivere una confessione"

Yao Yiping ha ritirato l'appello che Qin aveva scritto per se stesso e più tardi ha affermato di non averlo ricevuto e quando Qin ha chiesto di vedere il suo avvocato, ha detto: "Non posso permettertelo, se vuoi vederlo devi prima scrivere una confessione".

"Voglio assumere un avvocato per difendere la mia innocenza", ha risposto Qin.

Yao ha detto: "Se non ammetti la tua colpa, qui nella prigione di Qianjin, non hai alcun diritto legale e non puoi godere di nessuna protezione per la tua incolumità personale".

"Questa è una prigione, come potete deliberatamente violare le procedure legali costringendomi ad ammettere la mia colpa?" ha chiesto Qin.

"Tutte le prigioni in Cina sono così, nessuno viene qui senza ammettere la propria colpa", ha detto Yao Yiping.

Antefatto

Qin è stato arrestato per la sua fede nel Falun Gong otto volte negli ultimi ventidue anni. Il periodo di detenzione più lungo, nel 2004, è stato di cinque anni e mezzo. Durante la prigionia è stato messo in cella d’isolamento, sottoposto al lavaggio del cervello ed ai lavori forzati.

Durante le sue precedenti detenzioni, tra l'ottobre 2003 e il maggio 2004, ha subito scosse sul viso con manganelli elettrici ed è stato sottoposto a lunghi periodi di privazione del sonno, per un periodo lungo fino a cinque mesi. In seguito il suo cuore ha sviluppato un’aritmia che gli ha provocato un arresto cardiaco. Amnesty International, nel 2016 ha emesso un'azione urgente per chiederne la liberazione.

Dopo essere tornato a casa dalla prigione Qin è stato ancora molestato dalla polizia locale. Recentemente, durante la Campagna “Zero-out”, gli agenti sono andati nuovamente a casa sua, chiedendogli di rinunciare al Falun Gong. Quando ha fatto notare loro che quello che stavano facendo era contro la legge, un poliziotto ha detto: "Come può il nostro supervisore dirci di fare qualcosa contro la legge?".

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