(Minghui.org) Una donna di settantaquattro anni della contea di Miyi, nel Sichuan, nel maggio scorso è stata costretta a vivere lontano da casa per evitare la persecuzione dovuta alla sua fede nel Falun Gong. La signora Xiong Guangrong è stata individuata e minacciata dalla polizia. Nonostante non sia chiaro se in quel periodo sia stata arrestata, le molestie e le minacce si sono rivelate molto dannose per la sua salute fisica e mentale.
Recentemente la praticante, quando è ritornata a casa, delirava, soffriva di una grave perdita di memoria ed era incontinente. I suoi familiari l'hanno portata all’ospedale ed i medici hanno scoperto che aveva avuto un ictus e soffriva di diabete.
Il Falun Gong, conosciuto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal 1999.
In passato, il 9 giugno 2016, Xiong, dopo essere stata denunciata per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong, è stata arrestata, reclusa per dodici giorni nel centro di detenzione del Miyi e rilasciata il 21 giugno. Quattro mesi dopo, il 19 ottobre, dopo essere stata denunciata per aver distribuito materiale del Falun Gong e reclusa nel centro di detenzione di Shuanggou, è stata nuovamente arrestata per altri dodici giorni.
Il 21 luglio 2019 Xiong è sfuggita ad un altro arresto perché al momento dell'arrivo della polizia non era in casa, ma poco dopo, mentre tornava a casa dopo aver fatto la spesa, è stata arrestata ed interrogata per più di tre ore per sapere se avesse distribuito materiale del Falun Gong.
Nel dicembre scorso due agenti di polizia si sono recati presso l'appartamento preso in affitto da Xiong per arrestarla, ma lei non era in casa perché era andata a fare la spesa, così l'hanno aspettata fino a mezzogiorno. Il proprietario di casa di Xiong è stato interrogato dalla polizia per sapere dove si trovasse e, dopo, lui ha riferito alla praticante che gli agenti la stavano cercando. Per evitare di essere arrestata, è stata costretta a rimanere lontana da casa per giorni.
Il 12 gennaio di quest'anno, alle 7:30 del mattino, quando Xiong è ritornata a casa, gli agenti hanno bussato alla sua porta e, quando lei ha aperto, si è trovata di fronte la polizia. Hacercato di chiudere la porta, ma i poliziotti l’hanno spinta e, durante la lotta, le hanno ferito una mano.
La polizia (uno di loro si chiamava Mao Jianping) ha saccheggiato la sua casa dicendole: "Tu stai turbando l'ordine sociale promuovendo il Falun Gong". Le sono stati confiscati i suoi libri sul Falun Gong, materiale informativo, alcuni DVD, quattro lettori multimediali ed un lettore DVD.
Xiong è stata interrogata alla stazione di polizia per sapere dove avesse ricevuto il materiale, ma lei si è rifiutata di rispondere e nel pomeriggio è stata rilasciata.
Il 20 febbraio Xiong, dopo essere stata denunciata per aver parlato del Falun Gong in un mercato agricolo, è stata nuovamente arrestata ed interrogata alla stazione di polizia di Baima da Li Wanbo e Liu Junzhi. Si è rifiutata di rispondere alle loro domande e li ha invitati a non contribuire alla persecuzione, ma i due l'hanno ignorata e portata a casa sua per una perquisizione, ma non hanno trovato nulla relativo al Falun Gong, così se ne sono andati.
Alle 7.30 del 5 marzo gli agenti Mao Lidao e Zhu del dipartimento di polizia di Miyi e Zhong Chaochao della stazione di polizia di Baima hanno nuovamente saccheggiato la casa di Xiong, dove in precedenza l'avevano già molestata.
Hanno spinto la praticante nella loro auto e l’hanno accompagnata al dipartimento di polizia. Dopo un breve interrogatorio l'hanno portata in un negozio di scarpe e le hanno scattato una foto. Xiong ha saputo che uno dei dipendenti del negozio, cui aveva parlato del Falun Gong, l'aveva denunciata. Inoltre è stata portata al mercato agricolo, dove in febbraio era stata denunciata, e lì le hanno scattato un'altra foto, dopodiché le hanno dato il permesso di ritornare a casa.
Il 25 marzo due agenti sono ritornati a casa sua, l'hanno portata alla procura di Miyi e le hanno detto di firmare un documento di rilascio su cauzione, ma lei si è rifiutata di farlo.
Da allora lei si è accorta che, ogni volta che usciva di casa, due agenti la seguivano ed ogni volta che per strada parlava con la gente, la interrogavano e la fotografavano.
Ad aprile la polizia ha presentato il caso di Xiong alla procura, che l'ha rapidamente incriminata e poi l’ha deferito al tribunale di Miyi.
Il 7 maggio Xiong ha ricevuto dal tribunale un mandato di comparizione peril 18 maggio. Ha deciso di vivere lontano da casa, ma è stata rintracciata dalla polizia, che l'ha molestata ed intimidita.