(Minghui.org) Saluti, Maestro! Saluti, amici praticanti!

Ho una personalità retta e mi sono sempre pronunciato di fronte all’ingiustizia. Una volta ho imprecato contro una persona per aver tagliato la fila al cinema e ho creato una bella sfuriata, finché il mio amico imbarazzato mi ha allontanato. Un’altra volta ho maledetto un venditore in un mercato contadino per avermi preso 10 dollari di Taiwan in più (circa 30 centesimi di euro), nonostante fosse presente anche il mio bambino!

Il Maestro ha detto:

“Una persona cattiva è gelosa per natura. Per egoismo e ira, si lamenta delle ingiustizie nei suoi confronti...” (“Livelli”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento)

Dopo aver iniziato a praticare la Falun Dafa mi sono reso conto che arrabbiarmi era sbagliato. Così ho rimosso alcuni dei miei “comportamenti giusti” che ho capito essere causati dalla gelosia, ma ogni tanto ci sono ricascato.

Per esempio, durante un evento, un praticante ha chiesto ad un non praticante di fare del lavoro extra. Ho urlato contro il praticante, rendendo la situazione imbarazzante per tutti. Un’altra volta un praticante mi ha preso dei documenti importanti senza il mio consenso, mettendomi a rischio di essere multato per 1 milione di dollari di Taiwan (circa 31 mila euro). L’ho rimproverato al telefono davanti a tutti nell’ufficio.

Non volevo esplodere così, ma quando le cose saltavano fuori all’improvviso avevo difficoltà a controllare il mio carattere.

Il Maestro ha detto:

“Se manterrete sempre un cuore pieno di compassione e una mente serena e pacifica, potrete risolvere correttamente le difficoltà incontrate, poiché vi daranno un margine di manovra. Se sarete sempre compassionevoli e benevolenti con le persone, se vi preoccuperete sempre degli altri quando farete qualcosa, e ogni volta che avrete una questione con un’altra persona vi chiederete innanzitutto se potrà sopportarla o se invece ne soffrirà, allora non avrete problemi.” (Quarta Lezione, Zhuan Falun)

Vorrei chiedere scusa a tutti quelli che ho ferito. Invidio molto quei praticanti che sono sempre gentili e compassionevoli.

A un evento organizzato da non praticanti, io e un altro praticante eravamo seduti dietro le quinte in attesa di esibirci. L’area era piena di persone che si preparavano. Una donna con i tacchi alti non riusciva a piegarsi per allacciarsi le scarpe. Io sono rimasto indifferente, ma l’altro praticante è corso verso di lei e le ha legato le scarpe! Sono rimasto scioccato da questo piccolo atto di gentilezza. In seguito, mi sono chiesto per quale motivo non l’avessi aiutata.

Una mattina nel periodo delle vacanze, ero solo in ufficio quando il telefono ha squillato. La persona aveva un forte accento cinese che non riuscivo a comprendere bene, pensavo che fosse un praticante che chiamava dalla Cina. Da quello che ho capito, sentiva che qualcuno lo stava attaccando usando una via di coltivazione spirituale malvagia e voleva che il dipartimento delle notizie lo riportasse.

Sentivo che questo non aveva molto senso perché la sua mente non era chiara, così ho risposto in modo superficiale che il dipartimento delle notizie non aveva ancora nessuno in ufficio e gli ho detto di richiamare più tardi.

Quel pomeriggio, quando una collega praticante è entrata in ufficio, il telefono ha squillato. L’ho sentita rispondere al telefono: “Può parlare un po’ più lentamente? Dice che sta chiamando dalla Cina? Amico praticante, tu hai la protezione del Maestro, gli altri non possono farti del male... Il dipartimento delle notizie non copre questo tipo di storie...”.

Poi la mia collega ha continuato dicendo: “Hai studiato la Fa ultimamente? Il tuo stato di coltivazione non è buono. Qual è il tuo nome? Lascia che ti aiuti inviando dei pensieri retti...”

Dopo queste parole, mi sono vergognato al punto che stavo quasi per piangere. Quanto era diversa la mia reazione dalla sua! Lei era così sincera e gentile, mentre io volevo solo che quella persona mi lasciasse in pace.

Ho visto la mia mancanza di compassione, così ho lavorato duramente per coltivare la compassione oltre al fare le tre cose. Misuravo attentamente le mie parole per evitare di ferire i sentimenti degli altri. Ho continuato in questo modo per anni, fino a questo luglio, quando ho improvvisamente notato che il mio stato di coltivazione è cambiato.

Le parole che uscivano dalla mia bocca non erano più quelle di una volta. La mia voce è diventata improvvisamente così morbida che non potevo parlare forte neanche se avessi voluto e comunicavo con calma. Ciò che era ancora più magico è che riuscivo a essere empatico con le altre persone.

Per esempio, un’amica praticante si è addormentata durante una riunione. In passato avrei pensato che fosse irrispettosa, ma in quel momento le ho detto senza pensarci: “Sei stanca perché hai lavorato tanto”. Non potevo credere che quelle parole fossero uscite dalla mia bocca! Sono stato capace di dire qualcosa di premuroso senza nemmeno pensarci.

In un altro esempio, un’amica praticante mi ha fatto fare del lavoro che poi si è rivelato inutile. In passato avrei pensato che fosse poco professionale e che mi considerasse una “cavia da laboratorio”. Ma in quel momento ho sentito il suo senso di colpa e il dilemma nel non riuscire a trovare le parole giuste da dirmi, così le ho risposto immediatamente che avrei rifatto il lavoro. Era incredibile che io sapessi automaticamente come non far sentire in colpa gli altri e dargli una via d’uscita!

Una situazione dopo l’altra, ho scoperto che non mi arrabbiavo più e che non perdevo la pazienza facilmente. Non prestavo più attenzione a chi aveva ragione o torto, piuttosto mi preoccupavo di portare a termine il lavoro e di farlo bene assieme. A casa parlavo con dolcezza e gentilezza e la mia famiglia non riusciva a credere a quanto fossi cambiato!

Forse il Maestro ha visto il mio sforzo sincero di voler coltivare la compassione e penso che abbia rimosso una parte della mia competitività. Ora i miei pensieri sono buoni e positivi per la maggior parte del tempo e trovo più facile individuare il mio pensiero negativo. Sono molto grato al Maestro per avermi aiutato!

Due percorsi e un dilemma

Avevamo due progetti audio/video simultanei che avevano bisogno di me come produttore. Uno consisteva nel continuare la produzione di un programma che avevo sviluppato e maturato in un ambiente a me familiare. L’altro richiedeva che lasciassi il mio ambiente di coltivazione di 20 anni per lavorare a qualcosa di nuovo, in un posto nuovo.

Ho condiviso il mio dilemma con un altro praticante. Mi sembrava naturale continuare a fare quello che sapevo fare in un ambiente familiare; quindi, ho rifiutato l’idea di andare in un nuovo ambiente per iniziare un nuovo progetto. Ma il praticante mi ha detto: “Non è una coincidenza che la gente ti chieda di partecipare ad un progetto così grande. Inoltre, non sarai tu a creare contenuti tutto il tempo”.

Queste parole mi hanno colpito come un fulmine e mi hanno svegliato facendomi vedere il mio problema. Il mio lavoro quotidiano e i progetti della Dafa in questi ultimi 20 anni sono sempre stati di natura creativa, che era in linea con le mie preferenze e competenze di base. Ho superato volentieri le difficoltà poiché ero interessato al contenuto.

Quando ho esaminato me stesso, mi sono reso conto che il lavoro di chiarimento della verità che avevo svolto per molti anni riguardava ancora molto la soddisfazione e la convalida personale ma non al 100% gli esseri senzienti.

Ora che avevo identificato il mio problema, cosa dovevo fare? Dovevo scegliere il progetto che aveva più bisogno di me o dove potevo contribuire di più? In realtà, indipendentemente da quale prospettiva considerassi le cose, al mio attuale stadio di coltivazione qualsiasi scelta facessi mi sembrava in qualche misura egoista.

Quando sono arrivato a un bivio sul sentiero della coltivazione e della convalida della Fa, quale sentiero avrei dovuto scegliere per continuare? Mi sono reso conto che entrambi offrivano l’opportunità di salvare le persone, ma il fatto di trovarmi di fronte a una scelta non era casuale; ha smascherato la mia mentalità egoista di godere di un senso di realizzazione e ha messo alla prova se potessi cooperare e accettare la proposta.

Così ho avuto la mia risposta. Dato che entrambi stavano salvando le persone e convalidando la Fa, ho deciso di cogliere l’opportunità non casuale di percorrere il sentiero pieno di sfide e incertezze.

Ho lavorato al mio attuale progetto di chiarimento della verità per 20 anni e ho beneficiato di questo ambiente. Non sapevo come dire al mio supervisore che volevo andarmene. Perciò, invece di discuterne con lui di persona, ho chiesto a un amico praticante di dirglielo per me. Non mi aspettavo che il mio comportamento immorale ed egoista avrebbe causato cambiamenti di gestione e problemi al mio supervisore.

Ahimè! Un attaccamento all’egoismo viene rimosso e un altro viene esposto. Non c’è fine all’egoismo!

Poi mi sono ricordato di ciò che ha detto il Maestro:

“Vorrei anche dirvi che, in passato, la vostra natura era realmente fondata sull’egotismo e sull’egoismo. D’ora in poi, qualunque cosa facciate, dovrete innanzitutto considerare gli altri, in modo tale da conseguire la retta illuminazione sull’altruismo. Così, d’ora in poi, qualunque cosa facciate o qualunque cosa diciate, dovrete considerare gli altri - o perfino le future generazioni - come pure l’eterna stabilità della Dafa.” (“ La natura di Budda è senza omissioni”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento)

Mi sono vergognato delle mie mancanze e ho compreso che dovevo essere responsabile della mia decisione. Sono andato dal mio supervisore e gli ho spiegato il motivo per il quale volessi andarmene. Alla fine, con la sua approvazione, ho detto addio a tutti compreso il mio ambiente di coltivazione e mi sono incamminato verso un percorso nuovo e sconosciuto.

Questa condivisione conclude la mia limitata comprensione. Per favore, fatemi gentilmente notare qualsiasi cosa inappropriata.

(Presentato alla Conferenza di condivisione delle esperienze di coltivazione della Falun Dafa di Taiwan del 2021)