(Minghui.org) Il PCC ha iniziato un altro ciclo di persecuzione del Falun Gong, cercando di costringere i praticanti ad abbandonare il loro credo. Sotto gli ordini del Comitato per gli Affari Politici e Legali, gli ufficiali della Sicurezza Nazionale hanno portato avanti una politica di persecuzione continua. Vorrei condividere la mia esperienza nel superare le loro minacce, molestie e torture.
Fingere di preoccuparsi
Per farmi firmare un documento che denunciasse la mia fede nella Falun Dafa, gli ufficiali all'inizio del loro 'piano', fingevano di preoccuparsi del mio benessere, e mi incoraggiavano a cercare il loro aiuto se avessi incontrato qualche difficoltà. Sono venuti in 'visita' a casa e mi hanno pedinato e hanno anche parlato con i miei parenti per raccogliere informazioni.
Non mi son fatto ingannare dai loro complotti e non ho collaborato. Le loro 'visite', in seguito, sono diventate più frequenti e si sono anche mostrati con la loro vera natura: erano impazienti, polemici e hanno minacciato di picchiarmi.
Minaccia di disoccupazione
Ho rifiutato continuamente di firmare il documento, quindi gli ufficiali mi hanno costretto a rimanere nell'ufficio della comunità per molto tempo, e quel giorno non sono potuto andare a lavoro. Mi facevano pressione dicendo che non si sarebbero arresi finché non avessero raggiunto il loro obiettivo.
“Abbiamo molto tempo da passare con te, e non puoi permetterti di giocare con noi”. Poi hanno aggiunto: “Sono rimasti solo pochi praticanti da 'trasformare' in questa città. Tu non sei il caso più difficile. Abbiamo avuto a che fare con casi più difficili del tuo. Quei pochi che si sono rifiutati saranno condannati”.
Mi hanno anche minacciato facendo leva sul mio lavoro dicendo: “Sappiamo già dove lavori. Se non firmi il foglio, sarai disoccupato e il tuo padrone di casa ti caccerà via”.
Guardarsi dentro e chiedere aiuto al Maestro
Sapevo che le vecchie forze mi stavano mettendo alla prova nella speranza di rovinare la mia coltivazione. Mi sono guardato dentro per trovare quante più mancanze possibili. Determinato a praticare la Dafa, mi sentivo calmo, incrollabile, ed ero pronto per qualsiasi cosa potesse accadere.
Un giovane ufficiale mi ha messo un dito sulla fronte e spingendomi indietro la testa ha detto: “Finora siamo stati gentili con te. Che ci creda o no, possiamo far venire qui una dozzina di agenti per tenerti e costringerti a firmare il documento in dieci minuti”.
Non ho risposto e ho pensato: “È da molto tempo che non ho più paura della morte. Non è colpa mia se mi dovessero costringere fisicamente a firmare, quindi non ho bisogno di essere attaccato al risultato”.
“Il Maestro Li, il fondatore della Falun Dafa conosce il mio vero pensiero. Tuttavia, non dovrei lasciare che la polizia commetta crimini contro la Dafa e i praticanti della Dafa”.
Allora ho chiesto aiuto al Maestro per non permettere agli ufficiali di mettere in atto la loro minaccia. Ero calmo e non mi preoccupavo.
Dissolvere la persecuzione
Sono venuti a farmi 'visita' anche un gruppo di persone del Comitato per gli Affari Politici e Legali, i vicini della comunità, la divisione di sicurezza nazionale, la stazione di polizia locale, e altri cosiddetti 'esperti'. Prima di andarsene, mi hanno ricordato di nuovo che useranno la violenza per costringermi a firmare il documento.
Ho risposto con un sorriso: “È una cosa che non potete fare”. La mia ferma fede nel Maestro ha ribaltato la situazione, perché non sono più tornati e nessuno mi ha più obbligato a firmare o a prendermi le impronte digitali di nessun documento.
Ricordiamo l'insegnamento del Maestro:
“ ...
I pensieri retti dei discepoli sono forti
Il Maestro ha il potere di rovesciare la marea”.
(La grazia fra Maestro e discepolo; Hong Yin II)
Grazie, Maestro e amici praticanti.