(Minghui.org) L'8 settembre scorso un uomo della contea di Linli, nella provincia dell'Hunan, è stato arrestato e portato al centro per il lavaggio del cervello di Changde, dove è stato sottoposto a intense sessioni, per costringerlo a rinunciare alla sua fede nel Falun Gong.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Intraprendere il Falun Gong
Fu Jianping, di cinquantanove anni, è sempre stato di salute cagionevole, fin da quando era bambino e, dovendo lottare con una grave malattia al fegato, era spesso in ospedale. Aveva provato molte medicine, ma niente lo aveva aiutato. Dopo essersi diplomato, si è arruolato nell'esercito, ma ha dovuto rinunciare dopo due anni, a causa delle cattive condizioni di salute.
Dopo aver trovato lavoro presso la Industrial and Commercial Bank of China, è stato colpito da una stanchezza generalizzata. Anche se aveva solo vent'anni, era molto debole e spesso doveva indossare abiti caldi. Dopo un po', ha dovuto abbandonare il lavoro e la sua ragazza l’ha lasciato.
Negli anni successivi ha chiesto aiuto a diversi specialisti, ma senza successo.
Nel maggio 1996, mentre era in preda alla disperazione più profonda, ha conosciuto il Falun Gong e ha iniziato a praticare. Il mal di schiena, l'insonnia, il gonfiore di stomaco e l'anoressia sono presto scomparsi e, nell'agosto 1999, è tornato al lavoro.
Undici anni di prigione e torture
Poiché Fu, di fronte alla persecuzione, si è rifiutato di rinunciare alla sua fede, è stato condannato due volte per un totale di undici anni. È stato anche per un anno e mezzo in un campo di lavoro forzato.
Anche sua moglie, Zhu Guiying, come praticante del Falun Gong, è stata arrestata diverse volte e tenuta in un centro per il lavaggio del cervello.
Periodo di tre anni
Nel dicembre 2004 l'uomo è stato arrestato per aver parlato alla gente del Falun Gong. Alla stazione di polizia di Sixingang è stato picchiato e costretto a inginocchiarsi. Gli agenti l’hanno ammanettato e, con i piedi completamente sollevati da terra, l’hanno appeso per le manette, che gli hanno tagliato i polsi. A causa del dolore era madido di sudore.
Poiché aveva iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione, i detenuti l’hanno alimentato con l'urina e l’hanno anche coperto con un piumino e picchiato. Aveva dolori dappertutto e non riusciva a camminare.
Nel 2005 Fu è stato condannato a tre anni di prigione. È stato prima detenuto nel carcere di Jinshi, e poi trasferito nella prigione di Wangling.
La guardia Yan Fan ha fatto in modo che fosse monitorato da tre detenuti, ventiquattr'ore su ventiquattro. Una volta l’hanno spogliato e percosso con due bastoni elettrici,fino all'esaurimento delle batterie. In un'altra circostanza ha ricevuto lo stesso trattamento quando si è rifiutato di recitare le regole della prigione. Aveva vesciche grandi come un uovo sulla schiena, e le sue labbra erano gonfie e livide. Per protesta ha iniziato uno sciopero della fame. Yan ha ordinato ai detenuti di spaccargli la bocca e le gengive con delle bacchette, e di nutrirlo a forza. La tortura gli ha provocato, per lungo tempo, gonfiore e dolore alle gengive.
Quando si è rifiutato di partecipare alla sessione di lavaggio del cervello, le guardie l’hanno costretto a stare in piedi per dieci giorni senza dormire. I detenuti lo sorvegliavano a turno. Gli aprivano gli occhi, lo scuotevano e gli versavano addosso acqua fredda.
A causa della lunga permanenza in piedi, le sue gambe si sono gonfiate a tal punto che la pelle si è quasi aperta. Vedeva sdoppiato e non riusciva a mantenere l'equilibrio.
In seguito le guardie l’hanno costretto a lavorare senza retribuzione. Di notte doveva sedersi su un piccolo sgabellofino alla mezzanotte. Quando si rifiutava di lavorare, le guardie lo costringevano a inginocchiarsi e lo colpivano, sul volto e sulla bocca, con un manganello elettrico.
Periodo di otto anni
Nel 2012 è stato nuovamente arrestato e, nel 2013, è stato condannato a otto anni di pena detentiva. Il 26 ottobre 2016 è stato trasferito dalla prigione di Jinshi a quella di Wangling. È stato sottoposto a lunghe permanenze in piedi, scosse elettriche e stiramenti estremi. Ai suoi familiari non è stato nemmeno permesso di fargli visita.
Una volta, dato che durante l'appello si è rifiutato di alzare la mano, le guardie hanno ordinato a diversi detenuti di spingerlo contro il muro e tirargli le gambe, per fare una spaccata. Per poco non è svenuto dal dolore.
Quando si è rifiutato di diffamare il Falun Gong, su istigazione delle guardie, tre detenuti hanno fatto a turno per schiaffeggiarlo.
L'uomo è stato spesso costretto a restare in posizione eretta. Gli era consentito dormire solo tra le 22:00 e le 23:00 e tra le 4:00 e le 5:00 del mattino. Per il resto della notte doveva restare in piedi. Alla fine è crollato a causa del gonfiore delle gambe. In seguito le guardie l’hanno costretto a sedersi su un piccolo sgabello. Durante i pasti non gli era permesso di alzarsi o di andare in bagno. Dopo essere stato costretto a farsi i bisogni nei pantaloni, le guardie non gli permettevano di cambiarsi.
Il 1° ottobre dell'anno scorso, un anno dopo essere stato rilasciato, Fu ha presentato una mozione per riconsiderare il suo caso al tribunale intermedio della città di Changde, insistendo affinché il tribunale lo resaminasse. Poiché aveva già scontato i termini, sperava soprattutto di ottenere giustizia per il Falun Gong, in modo che più persone vedessero quanto è brutale la persecuzione. Non è chiaro se il tribunale gli abbia mai risposto.
Sempre nell'ottobre dell'anno scorso Wan Dongming, direttore dell'Ufficio 610della contea e vice segretario del Comitato per gli Affari Politici e Legali, ha tentato di ordinargli di rinunciare al Falun Gong, sostenendo che i funzionari provinciali stessero per giungere in città per una visita. Fu si è rifiutato di obbedire.
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