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Un praticante della Dafa promosso per la sua integrità, mentre i colleghi vengono indagati per aver preso tangenti

14 Ott. 2022 |   Un anno dopo la mia azienda ha subito un’importante riorganizzazione. I sottoreparti non avrebbero più avuto revisori interni ed il personale avrebbe dovuto competere e candidarsi per le posizioni della sede centrale.

(Minghui.org) Lavoravo come direttore dei lavori nell’industria edilizia statale. Quando ho cominciato a praticare la Falun Dafa la Cina era nella fase di riforma economica e molte persone, comprese quelle dell’industria delle costruzioni, cercavano di ricavare benefici materiali da qualsiasi fonte e a tutti i costi.

Il mio era un posto di lavoro di proprietà e finanziato dallo Stato. Gli appaltatori di costruzioni spesso esaurivano tutti i mezzi per inviare regali o denaro al nostro gruppo dirigente al fine di ottenere contratti. Era una prova per tutti i membri del team.

Praticare la Dafa e vivere secondo i suoi principi di Verità, Compassione, Tolleranza ha elevato il mio livello spirituale. Nel lavoro sono diventato coscienzioso e meticoloso.

Quando mi hanno assegnato la mansione di garante degli accordi di programma mi sono imposto di non farmi influenzare dalle abitudini sociali corrotte e rifiutavo di accettare regali. In virtù del mio comportamento riuscivo ad ottenere accordi migliori e a far risparmiare alla mia azienda molto denaro per la costruzione. Da allora l’azienda mi ha chiesto di occuparmi non solo della liquidazione dei progetti di nuova costruzione, ma anche della liquidazione e dell’efficienza dei progetti di assistenza logistica e paesaggistica.

In seguito quasi tutti i membri della mia azienda sono stati indagati dalla procura locale per corruzione e io sono stato l’unico a esserne rimasto fuori.

Il Maestro ha detto:

“Questo è l’unico pezzo di terra pura rimasta nel mondo umano. Questo tipo di ambiente può veramente sollevare la moralità umana e renderla nobile. Può aiutare la gente a diventare buona e può anche cambiare persone molto cattive, aiutandole a ritornare al loro stato migliore. Adesso potete dirmi chi è in grado di realizzare tutto questo oltre la Dafa? Noi possiamo realizzare questo, e questo è il motivo per cui sono venute così tante persone”. (Insegnamento della Fa alla Conferenza in Canada)

Dopo che il nostro revisore interno è stato condannato per aver accettato tangenti, l’azienda mi ha promosso a quell’incarico. A quel tempo non esisteva una revisione contabile esterna e indipendente. La posizione di revisore interno era l’ultimo ‘guardiano’ di tutti i progetti; era considerata una posizione di potere. Ho seguito gli insegnamenti del Maestro e ho fatto bene il mio lavoro.

Un anno dopo la mia azienda ha subito un’importante riorganizzazione. I sottoreparti non avrebbero più avuto revisori interni ed il personale avrebbe dovuto competere e candidarsi per le posizioni della sede centrale. Sapendo di non aver ricoperto la posizione di revisore dei conti abbastanza a lungo, e che ce ne sarebbero stati altri più esperti, non mi sono candidato per nessuna delle posizioni nella sede centrale.

Alcune settimane dopo il nuovo capo del dipartimento dei revisori interni della sede centrale mi ha chiamato e mi ha chiesto perché non mi fossi candidato. Ho condiviso con lui i miei pensieri e mi ha detto che mi avrebbe voluto invitare a lavorare presso la sede centrale perché c’è sempre bisogno di persone come me.

Ero titubante perché questo lavoro sarebbe stato più difficile e avrebbe richiesto un grado di qualifiche più elevate. Qualche giorno dopo il capo mi ha richiamato chiedendomi di non preoccuparmi perché mi avrebbe dato il suo pieno sostegno. Mi ha chiesto di andare avanti e di prepararmi a fare un rapporto sul lavoro.

Tutti i responsabili del reparto di revisione interna della sede centrale, appena costituito, hanno svolto il ruolo di giudici durante il mio resoconto sul lavoro. Dopo aver parlato della mia esperienza lavorativa ho detto ai giudici: “Se ci sono altri candidati con qualifiche migliori, vi prego di considerarli prima”. In seguito un giudice ha chiesto in privato al mio direttore di allora perché avessi detto questo, e il mio direttore ha risposto: “È sempre così, pensa sempre prima agli altri”.

Più tardi, durante una riunione di dipartimento, un capo sezione mi ha confidato: “Le quindici persone della nostra sezione sono state tutte assunte dopo aver battuto altri concorrenti e tu sei stato l’unico che sei stato semplicemente invitato a unirsi a noi, senza dover competere con altri candidati”.