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[Conferenza Europea della Fa] Lasciare andare gli attaccamenti incluso quello alla comodità

23 Ott. 2022 |   Di un praticante della Falun Dafa dall’Europa

(Minghui.org) Nel marzo del 2020 il mondo si è fermato a causa della pandemia. Guardando indietro a quel periodo, ho avuto delle mancanze nella mia coltivazione. Ogni giorno continuavo a fare molte cose, tra cui il lavoro ordinario, ma non riuscivo ad alzarmi presto al mattino per fare gli esercizi, andavo sempre meno a fare gli esercizi all’aperto con il gruppo di pratica e non ero diligente nell’invio dei pensieri retti.

Questo periodo è andato avanti fino alla fine dell’estate 2021, quando abbiamo potuto finalmente partire con le attività per la promozione di Shen Yun in Italia. Eravamo impegnati in un numero maggiore di città rispetto al 2020, e ho avuto la possibilità di andare in una città diversa dalla mia per partecipare come corresponsabile.

Sebbene avessi avuto alcune esitazioni in un primo momento, dopo aver riflettuto più attentamente, ho realizzato che il Maestro mi stava dando di nuovo una preziosa opportunità per avanzare nella coltivazione, lasciare andare i miei attaccamenti e adempiere ai miei voti.

Imparare dagli imprevisti

Durante l’estate, abbiamo scoperto che mia madre aveva un cancro al colon con metastasi al fegato in stato avanzato. I medici davano poche speranze ed è stata operata d’urgenza. È stata un’estate molto intensa e la situazione familiare era in preda a continui scossoni emotivi. Ho potuto restare solido dentro e non essere toccato dalla situazione solo grazie alla coltivazione quotidiana. Ho potuto vedere chiaramente la differenza tra me e i miei familiari, che stavano vivendo la situazione con grande emotività.

Mia madre ha visto Shen Yun nel 2020, e mi ha sempre supportato, avendo sperimentato in prima persona che la Dafa è buona. L’anno scorso mi ha detto che da tanto tempo faceva lo stesso sogno, in cui sentiva di non riuscire a tornare in un certo luogo. Aveva sempre l’impressione di essere persa. Un giorno finalmente ha sognato che era riuscita a ritornare a casa ed era felice. È deceduta ad aprile di quest’anno. Sono certo che avrà un buon futuro.

Guardando indietro a questi mesi, sono grato al Maestro. È stato un periodo di lavoro continuo, in cui mi sono trovato davanti a prove, difficoltà da superare, ma anche a incoraggiamenti e piccoli miracoli. In numerose occasioni insieme agli amici praticanti, abbiamo vissuto esperienze incoraggianti, che ci hanno fatto sentire che il Maestro era sempre accanto a noi.

Fare la scelta giusta

Ho potuto lasciare andare l’attaccamento alla paura di restare senza soldi e senza lavoro. Dopo alcuni mesi in cui dedicavo metà del tempo ancora al lavoro ordinario, ho deciso di fare quello che sentivo giusto nel mio cuore e di seguire totalmente il Maestro. Ho quindi contattato la mia azienda per dirgli che intendevo lasciare il lavoro. Con mia grande sorpresa, l’azienda per cui lavoravo ha insistito perché non dessi le dimissioni, e mi hanno concesso un periodo di aspettativa molto lungo in modo da poter tornare una volta che le attività in cui ero impegnato fossero terminate. Molti colleghi del mio team di lavoro mi hanno scritto dei messaggi di incoraggiamento, dicendomi che avevo fatto la scelta giusta e che ero stato coraggioso.

Il processo di promozione di Shen Yun nella città è stato un quotidiano confrontarsi con i miei limiti. Ogni giorno ci sono stati passi da fare, ogni giorno ho dovuto mettere da parte il mio attaccamento al comfort, al conflitto con gli altri, alla paura, al mettermi in mostra. Ogni giorno è stato come limare via un piccolo pezzettino del mio ego, che impediva la giusta collaborazione con tutto il gruppo. Mi sono spesso accorto che tendevo a guardare fuori anziché dentro; quando invece riuscivo a farlo, spesso i conflitti sparivano da soli.

Guardando indietro credo che siamo riusciti a creare un ambiente di coltivazione solido, a formare un corpo unico e mettere da parte noi stessi. Sono molto grato al gruppo di praticanti con cui ho potuto condividere questo prezioso processo e ho ammirato la loro determinazione. Ho anche potuto imparare da loro in molte occasioni. Anche quando emergevano differenze di opinioni o piccoli conflitti, siamo stati in grado di condividere l’uno con l’altro e non lasciare spazi alle vecchie forze per poter interferire. Eravamo quasi sempre in grande armonia.

Sento di dover migliorare. Siamo delle particelle al fianco del Maestro e lo aiutiamo nella rettifica della Fa. Non importa quali ruoli o compiti diversi mi vengano assegnati, è come se fossero tutti raggi di una ruota: ognuno di essi è importante e l’unione delle parti ci permette di avanzare. Ognuno è necessario, e ognuno fa cose diverse, proprio come ha predisposto il Maestro. Ho potuto chiaramente vedere l’egoismo dei miei pensieri e l’attaccamento a ciò che mi piace fare di più o che preferisco. Ma non spetta a me decidere, e quei pensieri erano davvero infantili e non da coltivatore.

Ho capito che essere responsabili verso la Fa significa anche accettare i ruoli e i compiti che ci vengono assegnati, cercare di collaborare bene con gli altri praticanti e risolvere insieme ogni errore o mancanza senza lamentarsi. Credo che il Maestro predisponga il sentiero per ognuno di noi, e non c’è margine di errore.

La promozione di quest’anno è stata molto impegnativa, ma tutti gli spettacoli hanno registrato il tutto esaurito, ed è stato un grande successo in tutte le città. Ho avuto l’opportunità di poter seguire la compagnia per l’intera tournée e sono grato per questa incredibile esperienza. Poter collaborare gomito a gomito con tutti i praticanti e ricevere a caldo le reazioni entusiaste del pubblico durante gli spettacoli. È stato un periodo di tempo molto prezioso.

Credo di poter riassumere gli ultimi anni del mio processo di coltivazione secondo questa parte dell’insegnamento del Maestro:

“…«È difficile da sopportare, ma tu puoi sopportarlo. È difficile da fare, ma tu puoi farlo». In realtà è proprio così. Quando tornate a casa, potreste volerci provare. Se state attraversando una tribolazione terribile o magari una circostanza critica, provateci. Quando è difficile da sopportare, provate a sopportarlo. Quando sembra impossibile da fare, o solo difficile da fare, provateci semplicemente per vedere cosa riuscite a fare. Quando riuscirete effettivamente a farlo, proprio come quel viaggiatore esausto, vedrete “l’ombra dei salici, la freschezza dei fiori, un posto per riposarsi”. (Nona lezione, Zhuan Falun)

In molte occasioni ho potuto sperimentare in prima persona che, se abbiamo la volontà di migliorare, molte cose sono possibili per noi e ci sono molte opportunità. Quando sono stato in grado di fare un primo passo, agire e mettere da parte i miei concetti, tutto è stato possibile, anche quello che invece credevo fosse impossibile.

Spesso il semplice “provare a farlo” ha portato risultati inaspettati, molto positivi. Mi sono reso conto che il Maestro ha fiducia e crede in noi molto di più di quanto noi crediamo in noi stessi. A volte, quando sembra che non ci sia un percorso possibile o che si finisca in un vicolo cieco, fare un passo o un’azione può portarci fuori dall’“impasse”.

Ci sono state numerose esperienze significative e sarebbe impossibile descriverle tutte, ma vorrei condividerne una in particolare. Eravamo a ridosso della festività della Pasqua, precisamente il lunedì di Pasquetta.

L’opportunità di promuovere Shen Yun

Dopo aver parlato tra noi in gruppo, abbiamo deciso di andare a distribuire volantini fuori città, in una zona di campagna con alcune villette. La Pasqua è una festività molto sentita in città, e le persone hanno l’usanza di andare in campagna e fare un barbecue in famiglia.

In un primo momento avevamo deciso che quel giorno ci saremmo riposati e non saremmo usciti. Poi, discutendone insieme, abbiamo pensato di dover cercare di sfruttare quel tempo, perché mancava poco alla fine della promozione e c’erano ancora biglietti da vendere. Ho così accantonato il pensiero di godermi una giornata di comfort, che pure era emerso, e il giorno dopo siamo andati in quella zona in treno per distribuire i volantini di Shen Yun.

Se fosse stato un qualsiasi altro giorno, non avremmo trovato quasi nessuno lì, ma dato che molte persone trascorrono le vacanze nelle loro seconde case, la zona era affollata. Era un giorno particolare e nell’aria c’era un’atmosfera festosa. Tantissime persone ci hanno accolto con il sorriso e sono state disponibili ad ascoltarci. Hanno accettato i materiali su Shen Yun, e ci hanno offerto acqua, bibite, pane, caffè e persino frutta dai loro alberi. Tutti erano nei giardini e molti ci hanno invitati ad entrare e chiesto se volessimo mangiare con loro.

Molte ville erano aperte, con le famiglie riunite intente a far festa e stare insieme, il che ha facilitato di molto il nostro lavoro. Quel giorno ho sentito davvero molto il calore e la vicinanza del Maestro, la sua compassione e la sua protezione. Abbiamo anche incontrato persone interessate che avevano già ricevuto informazioni sullo spettacolo, persone che frequentavano il teatro e persino un tecnico che lavorava stabilmente per il teatro.

Mentre un anno di attività volge al termine, un altro è già pronto a iniziare. Abbiamo il futuro davanti a noi.

Chiedo agli amici praticanti di farmi notare in caso ci sia qualcosa non in linea con la Fa.

Grazie Maestro, grazie amici praticanti.

(Condivisione inviata per la Conferenza Europea della Fa 2022)