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Jiangsu, Notizie tardive: Genitori e figlio muoiono a causa della persecuzione per la loro fede condivisa

08 Nov. 2022 |   Di un corrispondente Minghui della provincia del Jiangsu, Cina

(Minghui.org)

Nome: Cai Wenming

Nome cinese: 蔡文明

Sesso: maschio

Età: 47

Città: Changzhou

Provincia: Jiangsu

Professione: N/A

Data di morte: ottobre 2013

Data dell'ultimo arresto: 27 ottobre 2000

Luogo di detenzione più recente: prigione di Suzhou

Nome: Zhen Xiangying

Nome cinese: 镇祥英

Sesso: femmina

Età: sui 70 anni

Città: Changzhou

Provincia: Jiangsu

Professione: N/A

Data di morte: aprile 2016

Data dell'ultimo arresto: intorno al 2003

Luogo di detenzione più recente: campo di lavoro forzato femminile di Judong

Nome: Cai Jianhua

Nome cinese: 蔡建华

Sesso: maschio

Età: 77

Città: Changzhou

Provincia: Jiangsu

Professione: N/A

Data di morte: maggio 2020

Data dell'ultimo arresto: 2018

Luogo di detenzione più recente: stazione di polizia di Xixinqiao

Nel 1996 una famiglia di tre persone della città di Changzhou, nella provincia del Jiangsu, ha iniziato a praticare il Falun Gong. Dopo poco tempo i loro disturbi cronici sono scomparsi e hanno potuto godere di una vita serena.

Dopo che il regime comunista cinese ha iniziato la persecuzione del Falun Gong nel 1999 il figlio, Cai Wenming, è stato condannato a sette anni di reclusione. Nel 2013, sei anni dopo essere stato rilasciato, è deceduto a quarantasette anni per una persistente cardiopatia. Sua madre, Zhen Xiangying, ha subito un duro colpo ed è deceduta tre anni dopo. All'inizio del 2020 il padre, Cai Jianhua, è stato condannato a tre anni di reclusione e a maggio del 2020, prima di iniziare a scontare la pena, è deceduto. Aveva settantasette anni.

Genitori e figlio scoprono il Falun Gong

Nel 1994 il signor Cai Wenming, a vent’anni, ha contratto l'epatite B. Questo gli ha provocato l'anemia aplastica, una patologia potenzialmente letale in cui il corpo smette di produrre nuove cellule del sangue. Egli ha venduto la sua casa e ha speso tutti i suoi risparmi per tentare una cura, ma alla fine i medici l’hanno dimesso dicendogli che aveva solo tre mesi di vita. La moglie ha divorziato da lui e gli ha lasciato in custodia il figlio di cinque anni.

Nel marzo 1996 Cai ha iniziato a praticare il Falun Gong grazie al consiglio di un amico, e si è miracolosamente ripreso.

I suoi genitori, constatando la sua guarigione, hanno iniziato a praticare anche loro il Falun Gong. Il padre è guarito dalla cataratta e da disturbi lombari, quindi l'anziano Cai ha creato un luogo di pratica nella sua abitazione, dove più di sessanta persone praticavano regolarmente gli esercizi.

Il decesso del figlio

Il 27 ottobre 2000 Cai Wenming è stato arrestato dal capo Hong Jianxing della stazione di polizia della città di Anjiashe. Gli agenti l’hanno picchiato e preso a calci e Hong gli ha detto: "Quando vogliamo possiamo arrestare persone come te, senza seguire alcuna procedura legale".

La sera successiva gli agenti di polizia Hong, Dai Shini e Liu Guangping, nonché Yan Jianfa dell'Ufficio 610 della borgata, hanno ammanettato Cai, gli hanno coperto gli occhi, l’hanno appeso per i polsi al telaio di una porta e colpito con cinture e manganelli.

Ricostruzione della tortura: Appeso e picchiato

Gli agenti hanno riempito una vasca di acqua e gli hanno infilato la testa dentro fino allo sfinimento e, prima dell'alba, l’hanno spogliato e costretto a inginocchiarsi sul cemento.

Il giorno dopo la polizia ha torturato Cai nello stesso modo e, in conseguenza di ciò, è diventato incontinente. Di notte i vicini potevano sentire le sue urla.

Il capo Hong, durante i quattro giorni di detenzione e torture di Cai, ha cercato di incastrarlo come responsabile i di aver organizzato i praticanti locali per recarsi a Pechino, all'inizio di ottobre, per lanciare un appello a favore del Falun Gong, mentre in realtà in quel periodo si trovava fuori città per un viaggio di lavoro.

Il 31 ottobre Cai è stato portato nel centro di detenzione e, il 9 agosto 2001, il tribunale di Wujin l’ha condannato a sette anni, senza informare i suoi familiari. Nella prigione di Suzhou è stato torturato senza sosta.

Nell’ ottobre 2007, dopo essere stato liberato, il praticante accusava spesso forti dolori al petto, che a volte duravano per tanti giorni. Lui nel luglio 2013 ha iniziato a soffrire di dolori di tipo sistemico e la notte non riusciva a dormire. È deceduto alla fine di ottobre a quarantasette anni.

Il decesso della madre

Il 23 febbraio 2001, quattro mesi dopo l’arresto di Cai dell’ottobre 2000, i suoi genitori, Cai Jianhua e Zhen, sono stati arrestati e portati in un centro per il lavaggio del cervello. Il 1° marzo il capo Hong ha iniziato a picchiarli perché si rifiutavano di rinunciare al Falun Gong e ha ordinato ai suoi collaboratori, tra cui Zou Jinlong, Wang Haobo e Xu Qiang, di colpirli usando bastoni di metallo e di legno. Il 5 marzo nel picchiare la coppia hanno spezzato tre spessi bastoni di legno.

Gli agenti colpivano in particolare il piede sinistro della coppia e, quando i loro piedi diventavano estremamente gonfi, prima di permetter loro di dormire, li costringevano a stare in piedi per ore. Spesso rimanevano svegli a causa del dolore.

Zhen soffriva di un dolore alla schiena talmente intenso da non riuscire a stare in piedi e per camminare doveva appoggiarsi al muro. Il 13 aprile 2001 la polizia, per paura che lei morisse durante la detenzione, l’ha rilasciata. La donna è rimasta a letto per tre mesi.

Dopo essersi ripresa, Zhen si è recata a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong e ha distribuito materiale per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla persecuzione. È stata arrestata e condannata a due anni e mezzo da scontare nel campo di lavoro forzato femminile di Judong.

Le torture nel campo di lavoro hanno compromesso la sua salute, inoltre nel 2013 il figlio è deceduto, cosi poco dopo si è ammalata e nell'aprile del 2016, tre anni dopo, è deceduta.

Il decesso del padre

Il 18 luglio 2000 Cai Jianhua è stato arrestato per la prima volta, mentre si recava a Pechino per lanciare un appello a favore del Falun Gong. Il capo Hong, dopo averlo riportato a Changzhou, l’ha interrogato e inoltre l’ha spogliato e costretto a inginocchiarsi. Cai ha negato di aver fatto qualcosa di sbagliato nel praticare il Falun Gong o nel parlarne, così gli agenti si sono infuriati e l’hanno schiaffeggiato, colpito alla testa e ammanettato per tutta la notte.

Il 24 luglio le forze dell'ordine hanno ammanettato Cai, l’hanno appeso per i polsi al telaio di una porta e picchiato. A mezzogiorno, dopo una mattinata di pestaggi, l’hanno liberato e l’uomo è svenuto per cinquanta minuti, quindi Hong gli ha versato addosso dell'acqua fredda per svegliarlo.Quando si è ripreso era divenuto incontinente.

Hong ha minacciato Cai e gli ha ordinato di scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong e di promettere di non andare più a Pechino per fare appello, ma lui si è rifiutato di obbedire. Poiché Cai era in età avanzata, gli agenti hanno smesso di torturarlo e l’hanno portato al centro di detenzione, dove è stato recluso per un mese.

All' inizio di ottobre 2000 il praticante si è recato a Pechino per presentare un nuovo appello. L'8 ottobre è stato arrestato e riportato a Changzhou. La polizia l’ha torturato, mettendogli anche le manette e soffocandolo e inoltre, la notte, l’hanno svestito fino alla biancheria intima e costretto a inginocchiarsi sul cemento.

In seguito la polizia l’ha portato in una struttura di detenzione situata in un hotel privato, dove gli venivano somministrati solo due pasti al giorno ed è stato costretto a dormire sul pavimento di cemento. Il 24 ottobre Cai è stato portato in un centro di detenzione e recluso per un mese.

Nel gennaio 2001 Cai, in occasione delle vacanze del Capodanno cinese, è stato nuovamente arrestato e recluso in un albergo privato, dov’è stato costretto a guardare video che diffamano il Falun Gong.

Il 23 febbraio 2001, pochi giorni dopo essere stato rilasciato, lui e sua moglie sono stati nuovamente arrestati e torturati per non aver rinunciato al Falun Gong.

Tra il 2001 e l'ottobre 2003, la polizia arrestava sempre Cai in occasione di festività importanti o in date sensibili dal punto di vista politico e lo tratteneva nel centro per il lavaggio del cervello, mentre la moglie stava scontando una condanna a due anni e mezzo in un campo di lavoro e il figlio una condanna a sette anni di reclusione.

Nel 2018 Cai è stato nuovamente arrestato per aver parlato del Falun Gong alla gente e rinchiuso per un giorno e mezzo presso la stazione di polizia di Xixinqiao e, due mesi dopo la liberazione, è stato un'altra volta arrestato dopo essere stato denunciato per aver parlato del Falun Gong a delle persone sull'autobus.

Per via delle sue condizioni di salute, il centro di detenzione gli ha negato l’ingresso e l'ha rilasciato su cauzione ma, alla scadenza di un anno, la polizia gli ha prorogato il termine di un ulteriore anno.

Nel 2020 il tribunale ha condannato Cai a tre anni di reclusione, ma è deceduto nel maggio dello stesso anno, prima di essere portato in prigione.