(Minghui.org)Il 6 agosto scorso una donna residente a Foshan, nella provincia del Guangdong, è stata rilasciata, dopo aver subito quattro anni di continue torture per aver praticato il Falun Gong.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 7 agosto 2018 Hu, ex contabile di cinquantaquattro anni, è stata arrestata per aver dato un libretto del Falun Gong a uno studente. La donna è stata condannata a quattro anni dal tribunale del distretto di Shunde e portata nel carcere femminile della provincia del Guangdong il 19 dicembre 2019.
Poiché ha rifiutato di dichiararsi colpevole di praticare il Falun Gong, le guardie l'hanno spesso privata del sonno, l'hanno affamata e le hanno negato l'uso del bagno, a volte anche per una settimana. Mentre le negavano il cibo, la torturavano anche aprendole la bocca con un grosso cucchiaio di metallo e la nutrivano a forza. A volte le versavano addosso acqua fredda, la costringevano a stare seduta per ore senza muoversi e le spargevano olio al peperoncino negli occhi. Il ciclo di torture si ripeteva ogni pochi mesi.
In inverno la costringevano a stare in piedi di fronte a una finestra aperta con solo un sottile strato di vestiti. In estate una volta non le è stato permesso di fare la doccia o di cambiarsi d'abito per tre settimane.
Famiglia divisa
Nel mese di settembre 2004 Hu è stata introdotta al Falun Gong. La donna è stata subito attratta dai suoi profondi insegnamenti e ha ritrovato speranza nella vita. L'ipertiroidismo, le vertigini e la grave iperplasia cervicale di cui soffriva sono presto scomparsi.
Per aver parlato alla gente del Falun Gong, la donna è stata arrestata più volte, le è stato imposto un anno di lavori forzati ed è stata condannata tre volte rispettivamente a tre, due anni e mezzo e quattro anni di prigione. Il suo ultimo arresto, nell'agosto 2018, è avvenuto solo tre mesi dopo aver finito di scontare la precedente pena detentiva.
Anche dopo il suo rilascio, le autorità hanno continuato a molestarla e a monitorare la sua vita quotidiana. La persecuzione ha causato enormi pressioni al suo posto di lavoro e alla sua famiglia. Suo marito, per evitare di venire coinvolto, è stato costretto a divorziare.
Persecuzioni passate
Il 4 ottobre 2006 Hu è stata arrestata, la prima volta, per aver distribuito materiale del Falun Gong. Nel cuore della notte dieci agenti hanno fatto irruzione nel suo appartamento, confiscandole i libri, il materiale del Falun Gong, il computer e il cellulare.
Poiché il marito lavorava fuori città suo figlio, un bambino che era a casa da solo, è rimasto profondamente terrorizzato. Si è aggrappato al computer, piangendo e implorando la polizia di non portarglielo via, ma senza successo.
La polizia ha condotto la donna al centro di detenzione del distretto di Shunde e ha negato le visite ai suoi familiari. Per protesta Hu ha iniziato uno sciopero della fame. Una settimana dopo le guardie hanno iniziato ad alimentarla a forza.
Il 3 novembre 2006 Hu è stata rinchiusa per un anno nel campo di lavoro forzato femminile di Sanshui. È stata tenuta in cella d’isolamento e costantemente monitorata dalle altre detenute. Di tanto in tanto esse facevano ricorso all’alimentazione forzata. La costringevano a stare in piedi o seduta su un piccolo sgabellosenza potersi muovere per lunghe ore. In estate si rifiutavano di accendere il ventilatore nella stanza senza aria condizionata. Le era permesso di dormire solo dopo la mezzanotte. Il suo mandato è stato prolungato di due mesi perché non ha rinunciato al Falun Gong.
Il 6 settembre 2010 il successivo arresto della donna è avvenuto dopo che le è stato rinvenuto in borsa del materiale informativo sul Falun Gong. La polizia ha raccolto con la forza le sue impronte digitali e le ha confiscato i libri, i materiali e i dischi di memoria con informazioni relative al Falun Gong. Hu è stata condannata a tre anni dal tribunale del distretto di Shunde e, l’8 luglio 2011, è stata portata nel carcere femminile della provincia del Guangdong.
La donna è stata sottoposta a una rigida sessione di torture. È stata privata del sonno per un periodo più lungo di quattro giorni, non le è stato permesso di usare il bagno e veniva costretta a stare in piedi tutta la notte. Una volta, per l'eccessiva stanchezza, si è seduta ed è stata picchiata dalle altre detenute che le hanno strappato manciate di capelli. Hanno minacciato di strapparglieli tutti. Le guardie le hanno anche ordinato di assumere farmaci sconosciuti. Quando si è rifiutata di obbedire, le hanno aperto la bocca e glieli hanno fatti ingoiare a forza.
Il 31 luglio 2015 è stata nuovamente arrestata e detenuta quindici giorni per aver distribuito materiale del Falun Gong. Solo quattro mesi dopo, il 12 novembre, è stata nuovamente arrestata per aver presentato una denuncia penale contro Jiang Zemin, l'ex capo del regime comunista che ha ordinato la persecuzione. Nell'aprile 2017 il tribunale del distretto di Shunde l'ha condannata a due anni e mezzo di prigione.
L’ultimo arresto della donna risale all’8 agosto 2018. Nel mese di novembre 2019 Hu è stata condannata a quattro anni dal tribunale distrettuale di Shunde.
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