(Minghui.org) Una residente della città di Hailin, nella provincia dell’Heilongjiang, è stata recentemente condannata a sei anni per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Lo scorso 11 agosto Xu Ying, insegnante di scuola elementare di cinquantatré anni, è stata arrestata e, lo stesso giorno, condotta nel centro di detenzione della città di Mudanjiang. Il 22 novembre il tribunale della città di Hailin ha tenuto un processo segreto e l'ha condannata a sei anni di prigione. Le autorità si sono rifiutate di fornire dettagli riguardo alla sentenza.
Negli ultimi dieci anni questa è la quarta volta che Xu viene incarcerata per aver sostenuto la sua fede. Nel 2012 le erano stati inflitti un anno e mezzo di lavori forzati e nel 2015 era stata trattenuta per un mese in un centro per il lavaggio del cervello e condannata a tre anni di prigione.
Un anno e mezzo in un campo di lavoro forzato
il 14 agosto 2012 la donna è stata arrestata nella sua abitazione. Le sono stati confiscati computer, stampante e cellulare. Dopo tre mesi nel locale centro di detenzione, il 1° novembre è stata trasferita nel campo di lavoro forzato di Qianjin per scontare una pena di un anno e mezzo.
Poiché si è rifiutata di rinunciare al Falun Gong, le guardie hanno impedito ai suoi familiari di farle visita o di effettuare versamenti in contanti per l'acquisto dei beni di prima necessità. Su loro istigazione, la detenuta Lyu Haishan ha monitorato Xu ventiquattr’ore ore su ventiquattro e le ha ordinato di recitare le regole del campo di lavoro. Lyu la picchiava e la insultava sistematicamente.
Il 26 marzo 2013 diversi detenuti l’hanno picchiata in gruppo, colpendola alla testa con un giornale arrotolato, tenendola a terra e calpestandola, oltre a negarle l'uso del bagno.
Le guardie hanno vietato a Xu e ad altre tre praticanti, Tian Qingling, Lin Peiyu e Wang Dongli, di lavarsi, mangiare o bere acqua.
Per protestare, dal 25 maggio le quattro praticanti hanno attuato uno sciopero della fame. Le guardie si sono vendicate costringendo Xu a restare in piedi durante la notte. Il giorno successivo, lei e Lin sono state legate a una sedia di ferro, mentre Tian è stata messa in una cella d’isolamento. La guardia Zhou Muqi ha ammanettato strettamente Xu, poi le ha afferrato i capelli e l'ha schiaffeggiata. Il suo volto si è gonfiato e ha perso una manciata di capelli.
Rievocazione della tortura: Sedia di ferro
Pochi mesi dopo, a causa dell'attenzione internazionale, il regime comunista ha iniziato a chiudere i campi di lavoro in tutto il Paese. Il 17 agosto 2013 la donna è stata rilasciata.
Torturata nel centro per il lavaggio del cervello
Il 17 marzo 2014, mentre era al lavoro, Xu è stata nuovamente arrestata e portata nel centro di detenzione di Hailin. Le guardie l'hanno insultata, schiaffeggiata e calpestata con le loro scarpe di cuoio, inoltre le hanno sputato in faccia e versato addosso acqua fredda.
Il 16 aprile è stata trasferita al Centro per il lavaggio del cervello di Qiqihar, dove le è stato ordinato di guardare dei video che diffamano il Falun Gong. Quando si è rifiutata di obbedire, le guardie l'hanno ammanettata a un armadietto e costretta a sedersi su un piccolo sgabellodavanti alla TV.
All'inizio di maggio Gu Songhai, capo dell'Ufficio 610della provincia dell’Heilongjiang, si è recato al centro per il lavaggio del cervello. Per costringere la donna a rinunciare alla sua fede, l'ha schiaffeggiata più di trenta volte e, quando le mani gli facevano male, l’ha colpita con un telecomando. Ha anche afferrato i capelli della donna e le ha sbattuto violentemente la testa contro il muro. Un'altra guardia, di nome Qian, l’ha costretta a restare in piedi per molte ore al giorno, senza piegare le gambe per sette giorni.
Qian e altri due funzionari del centro per il lavaggio del cervello, Zhang Yang e Cai, le hanno afferrato le mani e l’hanno costretta a firmare, contro la sua volontà, una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong. Il 24 maggio 2014 la donna è stata rilasciata.
Condannata a tre anni
Il 24 novembre 2014 Xu è stata arrestata dalla polizia mentre tornava a casa dopo il lavoro. La sera è stata portata al centro di detenzione della città di Mudanjiang, dove le guardie hanno ordinato alle detenute di controllarla e di picchiarla. È stata ammanettata e incatenata a terra quattro volte per aver praticato il Falun Gong.
Illustrazione della tortura: Ammanettata e incatenata a terra
Il 14 aprile 2015 il tribunale di Hailin ha tenuto un’udienza sul suo caso e l’ha condannata a tre anni di prigione. Il 13 maggio 2015 è stata condotta nel carcere femminile della provincia dell’Heilongjiang.
Informazioni di contatto dei perpetratori:
Liu Xingli (刘兴利), presidente del tribunale della città di Hailin: +86-453-7321008
Jiang Xinkun (姜新昆), presidente del tribunale della città di Hailin: +86-13904834266, +86-453-7117271
Wang Wei (王威), direttore dell'Ufficio per la sicurezza interna della città di Hailin: +86-18745351789, +86-453-7336502
(Altre informazioni sui contatti dei responsabili sono disponibili nell'articolo originale in cinese).
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