(Minghui.org) Di seguito riportiamo tre lettere ricevute dai lettori di Minghui che sono anche praticanti del Falun Gong. Insieme ai loro familiari hanno celebrato la morte di Jiang Zemin, ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC) che nel 1999 ha dato inizio alla persecuzione del Falun Gong.
Mio marito balla
Quando mio marito è tornado a casa verso le ore 20:00 del 30 novembre, era molto eccitato. Ha esclamato: “Ultime notizie! Jiang Zemin è morto! Jiang Zemin è morto a Shanghai all’età di novantasei anni”. Gli ho chiesto: “Davvero?”
Mi ha risposto: “Certo, la notizia è stata postata nel gruppo degli insegnanti. Se non fosse stato vero, l’insegnante Wang non avrebbe osato postare un simile messaggio così apertamente”.
Ero felice di sentire questa notizia e ho continuato a leggere il mio libro. Mio marito era così felice che si è messo a ballare un tipo di danza che siamo soliti insegnare agli studenti per poi esibirsi durante le celebrazioni dei festival. Consiste nel far tenere agli studenti un nastro di fiori, poi si fermano ogni due passi, muovono le braccia in certi modi mentre cantano delle canzoni…
Mio marito ha ballato da una parte all’altra della stanza per poi ruotare intorno a me e al tavolo da tè prima di uscire dalla stanza cantando: “Jiang Zemin è morto, ne siamo molto lieti, molto lieti! Jiang Zemin è morto, ne siamo molto lieti, molto lieti!”
Vedendo mio marito cantare e ballare come un bambino mi sono commossa profondamente. Eh già, dopo aver visto me e altri praticanti essere ingiustamente perseguitati per ventitré anni, come avrebbe potuto non essere felice venendo a sapere della morte di Jiang? Ricordo che un anno si era sparsa la voce della morte di Jiang e mio marito all’epoca aveva comprato dei fuochi d’artificio per festeggiare. Questa volta la morte del principale responsabile della persecuzione del Falun Gong è stata confermata e certamente mio marito, come decine di milioni di praticanti e di loro familiari, saranno entusiasti.
Festeggiamenti dalla città di Shantou, nella provincia del Guangdong
I praticanti del Falun Gong del distretto di Jinping della città di Shantou, provincia del Guangdong, hanno celebrato la morte di Jiang Zemin insieme ai loro familiari.
Festeggiamenti in famiglia
Il 30 novembre ho saputo della morte di Jiang da una notizia che ho letto online alle ore 18:00 e l’ho subito detto ai miei familiari. Tutti erano entusiasti, specialmente mia moglie che ha detto: “Non mi sono mai sentita così eccitata e felice. È un bene che Jiang sia morto. Sarebbe dovuto morire molto tempo fa. In tutti questi anni la mia famiglia e altri praticanti hanno dovuto soffrire così tanto tra la perdita del posto di lavoro, aver visto distruggere la propria famiglia ed essere stati imprigionati”.
Sapevo che pensava realmente queste cose. Poco dopo che Jiang ha iniziato a reprimere il Falun Gong nel 1999 sono stato inviato in un campo di lavoro forzato perché praticavo il Falun Gong. La mia famiglia è stata molto vicina al crollo emotivo e finanziario (ero l’unico capofamiglia). Mia moglie si è anche sentita una cittadina di seconda classe poiché all’opinione pubblica era stato fatto il lavaggio del cervello dalle autorità che hanno fatto credere che i praticanti del Falun Gong stessero violando la legge e per questo meritassero la persecuzione. A causa della discriminazione e degli sguardi sarcastici che le persone le rivolgevano, non osava uscire di casa e spesso piangeva. Chiedeva a nostra nipote che allora aveva sette anni di andare al mercato vicino casa per fare la spesa.
Quando a volte le amiche le chiedevano come se la fosse cavata in quegli anni in cui io ero stato imprigionato, non sapeva cosa rispondere perché non voleva ricordare quel periodo doloroso. Ancora oggi vedere i furgoni della polizia la rende nervosa…tutto questo è stato causato da Jiang.
Ecco perché la sua morte è stata una grande occasione degna di celebrazione per la mia famiglia. Mia moglie continuava ad applaudire mentre accendevamo i fuochi d’artificio…