(Minghui.org) A novembre 2021, in un mercato locale, un'anziana praticante è stata arrestata per aver chiarito la verità sulla Falun Dafa. Alla stazione di polizia, è stata perquisita a fondo ma gli agenti non sono riusciti a trovare la chiave di casa sua.
Quando l'hanno interrogata si è rifiutata di collaborare con loro o di rispondere a qualsiasi domanda. Il giovane comandante della stazione di polizia l'ha minacciata, dicendo: "Sta a te parlare o no e sta a me decidere se sei detenuta o no". Lei è rimasta imperturbabile e ha creduto che la decisione dipendesse dal Maestro Li, il fondatore della Falun Dafa. Per eliminare l'interferenza che controllava la polizia, ha cominciato a inviare pensieri retti.
Dopo un po' ha detto agli agenti: "Lasciate che vi reciti una poesia scritta dal Maestro Li". Non volevano ascoltare ma lei ha recitato comunque la poesia "Quanti nel mondo si sono svegliati" tratta da Hong Yin IV. Al termine i poliziotti erano tutti d'accordo che fosse una buona poesia.
Nel frattempo diversi agenti poiché non avevano la chiave, sono entrati in casa sua scavalcando il muro e confiscato una dozzina di libri della Falun Dafa. L’anziana praticante era triste quando ha visto che i suoi preziosi libri della Dafa erano sul tavolo della stazione di polizia per essere fotografati. Quando ha chiesto di riaverli, il comandante ne ha restituito solo uno.
Dopo che è stata rilasciata, sapendo che la polizia era ancora in possesso dei suoi libri, ha avuto problemi a mangiare e a dormire. La Dafa e il Maestro l'avevano protetta durante i suoi vent’anni di coltivazione ed eliminato i suoi problemi di salute. Si sentiva in colpa per non aver potuto proteggere i suoi preziosi libri e così ha deciso di andare alla stazione di polizia per recuperarli.
Ha chiesto di parlare con il comandante e gli ha detto che la polizia era entrata nella propria casa e aveva confiscato i suoi libri della Falun Dafa. Il comandante le ha imprecato con rabbia, l'ha picchiettata con le dita sulla fronte, poi è uscito ed è andato nell'ufficio al terzo piano.
La praticante ha capito che forse le sue parole lo avevano irritato, così è andata nell'ufficio per scusarsi. Il comandante l'ha colpita ancora una volta sulla fronte e l'ha maltrattata verbalmente. Lei è rimasta calma, ma era dispiaciuta che fosse stato ingannato così profondamente dalle bugie del Partito Comunista Cinese (PCC).
Poi è andato su e giù tra il terzo e il primo piano più di una dozzina di volte per evitarla. La praticante mentre andava su e giù con lui, in silenzio recitava la Fa nella sua mente. Alla fine, all'ora di pranzo la polizia l'ha fatta uscire dall'edificio.
Quel giorno in piazza si svolgeva il mercato. La strada di fronte alla stazione di polizia era piena di traffico e il municipio era proprio accanto alla stazione. Imperterrita, l’anziana ha iniziato a inviare pensieri retti per eliminare l'interferenza che manipolava la polizia e faceva commettere loro dei crimini contro la Dafa.
Dopo molto tempo la polizia ha aperto la porta, sorpresa di vederla ancora lì. Hanno minacciato di farle una foto e di pubblicarla online ma lei è rimasta imperturbabile e ha continuato a inviare pensieri retti. Alla fine il comandante le ha detto: "I tuoi libri sono già stati consegnati alla centrale di polizia. Li recupererò e te li porterò a casa tua".
Lei ha risposto: "Posso andarli a prendere io stessa". Poi ha anche gentilmente rifiutato l'offerta del comandante di accompagnarla a casa in un veicolo della polizia: "Il nostro Maestro ci ha insegnato a pensare sempre prima agli altri e non voglio farle perdere tempo. Grazie".
Era già buio quando la praticante stava camminando per diversi chilometri fino a casa. Poco dopo il suo arrivo, il comandante della polizia è arrivato in auto e le ha restituito i libri.
Nota dell’editore: Questo articolo rappresenta soltanto l’attuale comprensione dell’autore destinata alla condivisione tra i praticanti, in modo da permetterci di seguire le parole del Maestro: “confrontatevi nello studio e nella coltivazione” ("Coltivazione salda", Hong Yin)