(Minghui.org) “Il Rapporto del 2021 sui diritti umani nel mondo”, pubblicato il 12 aprile 2022 dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, mette in evidenza la persecuzione del Falun Gong in Cina e le ingiustizie che i praticanti della disciplina spirituale stanno affrontando.
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti
In una conferenza stampa tenutasi martedì scorso, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato che il Partito Comunista Cinese “sta continuando a commettere genocidi e crimini contro l'umanità nei confronti degli uiguri musulmani dello Xinjiang, gruppo predominante tra quelli minoritari, a erodere le libertà fondamentali e l'autonomia a Hong Kong, e ad attuare una repressione sistematica in Tibet”. Ha notato che “il nostro interesse a difendere i diritti umani non è solo basato sui principi; è vitale per la nostra sicurezza nazionale”. Ha aggiunto che, indipendentemente da dove sono state commesse le violazioni dei diritti umani, c'è “la stessa urgenza di fermare gli abusi e ritenere responsabili i colpevoli”. Il rapporto ha indicato il prelievo forzato di organi in corso da prigionieri di coscienza, tra cui i praticanti del Falun Gong e i musulmani dello Xinjiang. Ha anche menzionato una dichiarazione rilasciata nel giugno 2021 da diversi esperti delle Nazioni Unite, esprimendo preoccupazioni allarmanti per il prelievo forzato di organi “che prende di mira i membri delle minoranze, tra cui praticanti del Falun Gong, uiguri, tibetani, musulmani e cristiani, detenuti in Cina”. Il rapporto ha anche delineato l'uso da parte del regime comunista della “detenzione amministrativa per intimidire i difensori politici e religiosi e per prevenire manifestazioni pubbliche”, in particolare la detenzione di praticanti del Falun Gong, attivisti politici e altri aderenti religiosi nei centri di lavaggio del cervello, spesso conosciuti come “centri per l'educazione legale”. Nel rapporto, è stato messo in evidenza il caso del praticante del Falun Gong Ren Haifei. Il signor Ren, della città di Dalian, nel Liaoning, marito di una residente negli Stati Uniti, è stato arrestato senza mandato ed è dovuto essere ricoverato in ospedale per le gravi ferite subite susseguentemente. Dopo essere stato dimesso, le autorità lo hanno trattenuto nel centro di detenzione di Yaojia. Prima del suo ultimo arresto, il signor Ren era stato detenuto due volte, nel 2001 e nel 2008, per il fatto di praticare il Falun Gong e per aver protestato contro il trattamento disumano riservato dal governo ad altri praticanti. Oltre al signor Ren, un altro praticante del Falun Gong che è attualmente incarcerato è il signor Bian Lichao, un insegnante di scuola media nella città di Tangshan, provincia dell’Hebei. Il signor Bian sta scontando una pena di dodici anni nella prigione di Shijiazhuang. Nel maggio 2015, sua moglie Zhou Xiuzhen è stata condannata a quattro anni di reclusione per aver cercato di ottenere il suo rilascio. In prigione, la donna ha accusato una grave patologia epatica, tuttavia le è stata negata la libertà vigilata per ragioni mediche. Dopo che è stata rilasciata, le autorità hanno continuato a molestarla. Il 19 aprile 2020 è morta all'età di cinquantasei anni dopo aver vomitato una grande quantità di sangue. Il rapporto ha menzionato anche la situazione dell'avvocato per i diritti umani Gao Zhisheng, che è tuttora detenuto in una prigione cinese.