(Minghui.org) Il 16 gennaio scorso Xu Runye, di sessantasei anni, residente a Yinchuan, nella provincia del Ningxia, è stata arrestata, dopo essere stata ripresa da una telecamera di sorveglianza mentre distribuiva volantini sul Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
La polizia ha perquisito la sua casa e l'ha trattenuta nel carcere della città di Yinchuan per tredici giorni di detenzione amministrativa, prima di trasferirla al centro di Yinchuan, dove si trova da allora.
Il 23 novembre 2016 Xu era già stata arrestata per la sua fede nel Falun Gong, al quale attribuisce la guarigione del suo cancro al seno. È stata poi condannata, dal tribunale del distretto di Jinfeng, a tre anni e mezzo da scontare nella prigione femminile del Ningxia. Il suo ultimo arresto è avvenuto meno di due anni dopo aver finito di scontare la sua pena nel maggio 2020.
Oltre alla pena detentiva Xu, originaria della Mongolia Interna, nei primi anni della persecuzione è stata anche tenuta in un centro di detenzione nella Mongolia per un lungo periodo di tempo.
Negli ultimi anni la persecuzione dei praticanti anziani del Falun Gong continua senza sosta. Solo l’anno scorso è stata confermata la morte di cinquantotto praticanti di sessant'anni o più, a causa della persecuzione, duecentosettantotto sono stati condannati al carcere, milletrecentodiciotto sono stati arrestati e molestati, centoquarantadue si sono visti trattenere la pensione, cinquantacinque hanno subito un prelievo di sangue contro la propria volontà e tredici sono stati costretti a lasciare le proprie case per evitare ulteriori molestie.
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