(Minghui.org) Lo scorso 23 aprile i praticanti della Falun Dafa hanno tenuto una parata a Tokyo, per aumentare la consapevolezza della persecuzione in Cina, tuttora in corso, e per commemorare il 23° anniversario dell'appello del 25 aprile 1999 a Pechino.
Molti passanti si sono fermati a osservare e alcuni hanno fotografato o filmato la sfilata. Attraverso i messaggi sugli striscioni e le informazioni distribuite dai praticanti, molte persone hanno capito la brutalità della persecuzione in Cina e hanno firmato la petizione per mostrare il loro sostegno alla Falun Dafa.
I praticanti hanno tenuto una parata a Tokyo, il 23 aprile scorso, per informare l'opinione pubblica sulla persecuzione in Cina e per commemorare l'anniversario dell'appello del 25 aprile 1999 a Pechino
Il 25 aprile 1999, più di 10.000 praticanti si sono recati presso l'Ufficio delle Petizioni dello Stato a Pechino, per chiedere alle autorità di rilasciarne altri quarantacinque, arrestati illegalmente a Tianjin. Hanno anche chiesto al governo di revocare il divieto di pubblicazione dei libri del Falun Gong ed il diritto di praticare la loro fede. Durante l'intero appello, i praticanti si sono comportati pacificamente e con educazione; non hanno tenuto cartelli o gridato slogan, e hanno persino pulito tutta la spazzatura, prima di andarsene.
La parata commemorativa di due ore è partita dal parco Hanakawato, ad Asakusa, ed è passata attraverso molti quartieri affollati di Tokyo. Le auto della polizia aprivano la strada, seguite dalla Banda Musicale Tian Guo e dai praticanti con gli striscioni. Molti altri hanno distribuito informazioni lungo tutto il percorso, raccogliendo firme per la petizione che chiede di porre fine alle atrocità che avvengono in Cina. La Banda Musicale Tian Guo ha eseguito diversi brani, e la musica rinvigorente ha attratto molte persone. Alcuni hanno salutato i praticanti, mentre altri hanno mostrato il pollice in su, per esprimere il loro sostegno. Quando la gente ha saputo della brutale persecuzione in corso da ventitré anni, ha firmato la petizione per condannarla.
La signora Rei, una praticante della Dafa, ha detto: "La persecuzione è andata avanti per ventitré anni. I praticanti della Falun Dafa si sforzano di essere brave persone seguendo i principi di Verità, Compassione, Tolleranza, ma il regime comunista cinese ha coperto la verità riguardo al genocidio. Speriamo che questa sfilata possa aiutare più giapponesi a comprendere cosa sta effettivamente accadendo in Cina. Chiediamo aiuto a tutte le persone, per porre fine alla persecuzione".
Duang Thu Hang, una praticante vietnamita, ha detto: "Molte persone non sono ancora a conoscenza di questa persecuzione. Ho partecipato alla parata sperando di far conoscere i fatti alla gente. Ho iniziato a praticare la Falun Dafa nel 2020, quando, guardando un video degli esercizi sui social media, ho pensato che fosse meravigliosa. Ho imparato i movimenti dal video. Fin dall'infanzia, ero spesso malata, ma dopo aver iniziato ad ascoltare le lezioni del Maestro Li (il fondatore della Falun Dafa), i miei malanni sono scomparsi, ed anche la mia vista è migliorata".
Il signor Tanaka (a sinistra) ed il suo amico
Il signor Tanaka, studente di scuola superiore, ha detto dopo aver appreso della persecuzione: "Questi crimini devono essere fermati. Voglio mostrare il mio sostegno firmando la petizione".
Il signor Shinhata e sua figlia
Il signor Shinhata ha ascoltato con attenzione le spiegazioni di un praticante sulla persecuzione, in particolare sul prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza, perpetrata dal regime comunista. Turbato dalle brutalità, ha affermato: "Non ne sapevo nulla prima. Dobbiamo assolutamente fermare queste azioni malvagie. Una cosa del genere deve essere più ampiamente sottolineata. Oggi è la prima volta che ho sentito parlare della persecuzione e, quando tornerò a casa, mi informerò meglio, diffondendo la notizia. Non pensate di poter fare qualcosa solo perché avete il potere!", ha detto, riferendosi al regime cinese, "Prelevare gli organi di persone vulnerabili, mentre sono ancora vive, è contro i principi celesti".
Il signor Sekiguchi ha incoraggiato i praticanti a continuare il buon lavoro dopo aver firmato la petizione.
Dopo aver appreso la portata delle brutalità, i residenti giapponesi firmano la petizione per chiedere la fine della persecuzione in Cina