(Minghui.org) Nel luglio 2018 la signora Zhang Jianhua, di ottantuno anni, residente a Lanzhou, nella provincia del Gansu, è stata condannata a tre anni per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione, che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Nella prigione femminile della provincia del Gansu, la donna è stata privata del sonno e affamata. Le altre detenute l'hanno anche costretta a bere urina e, diverse volte, hanno usato lo spazzolino del bagno per lavarle la bocca.
Il 17 giugno dell'anno scorso, dopo avera rilasciata, la polizia ha continuato a molestarla e a scattarle foto, contro la sua volontà. Nel frattempo l'ufficio locale della previdenza sociale le ha ordinato di restituire gli oltre 40.000 yuan(circa 5.700 euro) di pensione, ricevuti mentre era in prigione, anche se non vi è alcuna base legale per tale richiesta.
Molestie dopo il rilascio
Mentre Zhang deve ancora superare il trauma delle orribili torture subite in prigione, Lian Gang, un agente della stazione di polizia di Xiaoxihu, ha continuato a molestarla e a scattarle foto.
L'8 dicembre dell'anno scorso, dopo averla molestata, Lian ha perquisito la casa della praticante Yang Zhonglan, che viveva nella medesima suddivisione. L'agente ha anche arrestato un'altra praticante, la signora Xie Guifang, e l'ha trattenuta per quindici giorni. Lo scorso 22 marzo ha fatto di nuovo irruzione nell'appartamento di Zhang per scattarle delle foto.
Ogni volta che arrivavano gli agenti la donna li esortava a non molestarla più, ma senza successo.
Ordine di restituire la pensione
Oltre alle molestie, il Centro servizi per la previdenza sociale della città di Lanzhou (detto "il Centro") le ha anche ordinato di restituire la pensione di 40.000 yuan, che aveva ricevuto mentre stava scontando la pena.
Il 18 marzo scorso Zhang si è recata con un'amica al Centro, per informarsi. Senza fornirle alcuna spiegazione, l'addetta alla reception le ha chiesto se avesse portato i soldi.
L'amica di Zhang ha chiesto quale fosse la base legale per chiedere la restituzione del denaro. L'impiegata ha tirato fuori quattro pezzi di carta. Il primo era l'avviso di restituzione dei benefici pensionistici ricevuti durante la pena detentiva, il secondo era l'avviso di scarcerazione, mentre gli altri due pezzi di carta erano i registri dei pagamenti della pensione, compreso quanto aveva ricevuto ogni mese e l'aumento che riceveva ogni anno.
L'avviso di restituzione della pensione, datato 25 marzo 2021 era firmato con la data del giorno successivo da una persona chiamata Zhao Liang. Confermando di aver ricevuto l'avviso, Zhang ha sostenuto che il documento fosse stato emesso mentre lei stava ancora scontando la pena e di non conoscere nessuno di nome Zhao Liang. Si è chiesta chi fosse e perché avesse ricevuto il documento a suo nome.
La donna ha chiesto una copia dell'avviso, ma l'addetta alla reception si è rifiutata di dargliela. La sua amica ha insistito: "Se non le fornisci nulla, come puoi chiederle di restituirti i soldi? L'addetta alla reception ha ceduto e ha accettato di dare uno scritto a Zhang, a condizione che lei lo firmasse, riconoscendo di aver ricevuto pagamenti illegali della pensione.
L'impiegata ha scaricato il documento "Lettera di risposta dell'ufficio generale del Ministero del lavoro e della previdenza sociale sulle questioni riguardanti le prestazioni dell'assicurazione pensionistica per i pensionati condannati" (documento numero 2001-44), rilasciato nel 2001, e l'ha dato a Zhang, come base legale per la restituzione della pensione.
La donna si è rifiutata di prenderlo, perché non aveva nulla a che fare con il Centro servizi per la previdenza sociale di Lanzhou e non aveva nessun sigillo o firma di qualcuno che lavorasse nell'ufficio.
L'addetta alla reception ha affermato di non avere nientaltro’ per lei; poteva tornarsene a casa e aspettare l'aggiornamento, ma è passato un mese da allora, e non ha ricevuto nulla.
Mentre la maggior parte dei praticanti del Falun Gong a cui è stato ordinato di restituire la pensione ricevuta durante le proprie ingiuste condanne hanno avuto la pensione completamente sospesa,Zhang, nello scorso mese di marzo, ha ricevuto il suo pagamento. Resta da vedere se potrà continuare a ricevere la pensione nei prossimi mesi, e se le autorità ritorneranno sulla decisione di farle restituire il fondo.
Argomentazione legale
Al fine di ottenere giustizia, Zhang ha scritto al Centro, sostenendo che la pensione fosse una sua proprietà personale, guadagnata con il suo duro lavoro. Non apparteneva al governo o all'ufficio della previdenza sociale, il quale stava solo gestendo il fondo per i pensionati, e non sarebbe stato nella posizione di considerare il suo reddito illegale, né tanto meno di trattenerla o di chiederne la restituzione.
Nel documento numero 2001-44 che la l'addetta alla reception le ha mostrato, c'era scritto: "Ai pensionati condannati a pene detentive a tempo determinato od a più sanzioni penali, la pensione sarà sospesa, durante il periodo di detenzione o di rieducazione attraverso il lavoro. Dopo la scadenza della pena o della rieducazione attraverso il lavoro, la pensione di base può essere erogata secondo lo standard precedente, e parteciperanno all'adeguamento della pensione di base in futuro".
Ma l'articolo 44 della Costituzione cinese recita: "Lo Stato applica il sistema di pensionamento per i lavoratori ed i membri del personale di imprese e istituzioni e per i funzionari degli organi di Stato, secondo la legge. Il sostentamento dei pensionati è assicurato dallo Stato e dalla società".
L'articolo 73 della legge sul lavoro dice anche: "I lavoratori devono, nelle seguenti circostanze, godere delle prestazioni di assicurazione sociale in conformità con la legge. Le condizioni e le norme per i lavoratori di godere delle prestazioni di assicurazione sociale sono stabilite da leggi, norme e regolamenti. Il denaro dell'assicurazione sociale a cui i lavoratori hanno diritto deve essere pagato nei tempi previsti e per intero".
Inoltre, nella legge sulle assicurazioni sociali non c'è un requisito simile per la restituzione dei fondi pensione emessi durante la detenzione. Sulla base del principio che la legge di livello inferiore non deve essere in conflitto con la legge di livello superiore, questa politica (documento numero 2001-44) dovrebbe essere considerata non valida. Il documento non ha seguito la procedura di registrazione descritta nel capitolo 5 della legge sulla legislazione. Privare i cittadini dei diritti e aumentare il potere delle agenzie governative, non ha alcuna base legale e non è supportato dai regolamenti amministrativi.
Inoltre l'articolo 80 della Legge, rivista nel 2015, afferma che: "Le questioni previste dalle norme dipartimentali devono essere trattate nell'ambito dell'applicazione delle leggi o dei regolamenti amministrativi del Consiglio di Stato, delle decisioni o degli ordini. Le norme dipartimentali non basate su leggi, regolamenti amministrativi del Consiglio di Stato, decisioni o ordini non devono pregiudicare i diritti dei cittadini, delle persone giuridiche o di altre organizzazioni, o aumentare la portata dei loro doveri; e non devono aumentare il potere di quel dipartimento o ridurne i doveri legalmente prescritti ".
Quindi il documento numero 2001-44 di per sé violava già diverse leggi in Cina, e avrebbe dovuto essere abrogato.
Per un approfondimento più dettagliato degli argomenti legali, si rimanda a un caso simile di un altro praticante nella provincia del Qinghai:
Articolo correlato